H03WSS02

Acmos

rivolto a

  • scuole secondarie di primo grado
  • adatto anche a utenti con disabilità (durante il percorso non sono previste attività di movimento, questo fa si che la disabilità motoria non sia elemento di esclusione dagli incontri)

obiettivi

  • promuovere all’interno delle scuole la cultura della legalità e della convivenza civile
  • conoscere il fenomeno mafioso, superare gli stereotipi e le mistificazioni
  • ragionare sugli atteggiamenti mafiosi alla base di una cultura dell’illegalità e della prepotenza, che incontriamo spesso nella nostra quotidianità
  • discutere del fenomeno delle mafie al Nord
  • raccontare e preparare le classi al 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
  • scoprire il riutilizzo sociale dei beni confiscati quale strumento virtuoso e positivo nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso

contenuto del percorso

Durante gli incontri gli studenti e le studentesse lavoreranno sulla decostruzione dello stereotipo mafioso attraverso l’uso di immagini e il confronto tra di loro. Successivamente saranno raccontate, attraverso un’indagine che loro stessi faranno con le regole dei giornalisti (5W), le motivazioni per cui le organizzazioni criminali di stampo mafioso hanno rappresentato e rappresentano tutt’ora una pericolosità sociale. Sarà trattato il tema del contrasto alla mafia ragionando insieme della differenza tra antimafia sociale e antimafia istituzionale, concentrandosi sulle leggi vigenti che contrastano il fenomeno mafioso e sulla rete di Libera. Con l’utilizzo del “geoblog” di Libera Piemonte potremo visualizzare la presenza dei beni confiscati nella regione Piemonte e trattare insieme il tema delle mafie al Nord.
Il metodo principale utilizzato nel laboratorio è la discussione e il dialogo tra pari, guidato da un animatore socioculturale di Acmos: i ragazzi, disposti in cerchio, trovano nelle due ore dell’incontro uno spazio di espressione delle proprie idee e dei propri dubbi, senza la preoccupazione di essere giudicati o valutati dagli insegnanti o dai propri compagni. Il conduttore delle attività non svolge delle “lezioni frontali” sugli argomenti proposti, ma attraverso attività educative differenti (letture, brainstorming, strumenti multimediali, giochi educativi..), stimola la riflessione a partire da quello che è il portato degli studenti, guida la discussione, riprendendo e sottolineando alcune riflessioni emerse, pone nuovi interrogativi utili al ragionamento collettivo e, infine, tira le fila di quanto emerso.

costi

100 € a classe

calendario

2 incontri da 2 ore ciascuno

sede attività

presso la scuola richiedente

referente organizzativo

Emma Fontanarosa
emma.fontanarosa@acmos.net
https://acmos.net/