VILLA DELLA REGINA

Informazioni e prenotazioni:
I gruppi scolastici entrano a Villa della Regina gratuitamente, previa prenotazione via mail all’indirizzo:
drm-pie.villadellaregina@cultura.gov.it
Per informazioni: 011 8195035 / drm-pie.villadellaregina@cultura.gov.it
La residenza si trova a Torino all’indirizzo Strada Santa Margherita 79 ed è raggiungibile con l’autobus 56, fermate “Villa della Regina Est” e “Villa della Regina Ovest”

La Villa delle delizie (14-19 anni; durata dell’attività: circa un’ora). Dallo splendore architettonico dei primi anni del Seicento fino alle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale, le varie identità che nei secoli hanno trasformato Villa della Regina vengono presentati ai ragazzi calibrando spiegazioni e approfondimenti a seconda delle fasce d’età e del percorso di studi.

Guida per un giorno (14-19 anni; durata dell’attività: 4 incontri in museo in date diverse). Per comprendere l’importanza della Villa all’interno del patrimonio culturale italiano, i ragazzi possono diventare guide museali per un giorno. Il laboratorio prevede due incontri in museo per conoscere la residenza e i giardini, lo studio individuale dei testi a casa, la prova generale in museo e infine la guida ai visitatori in una data concordata.

Villa della Regina
Il complesso di vigna e giardini fu costruito nel 1615 sulla collina torinese dal principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I. Nel 1692 la Vigna passa ad Anna Maria d’Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II, e cambia il nome in Villa della Regina. Con la guida di Filippo Juvarra, e poi di  Giovanni  Pietro Baroni di Tavigliano, si ridefiniscono spazi e rapporti con il giardino, l’arredo e le decorazioni seicentesche con il coinvolgimento dei grandi artisti all’opera nei cantieri regi della capitale del regno: Giovanni Battista Crosato, Corrado Giaquinto, Giuseppe Dallamano, Pietro Massa. L’unitarietà,  mantenuta fin dal progetto iniziale, di vigna, poi villa con i padiglioni aulici, le grotte, i giochi d’acqua nei giardini e nel parco e le zone di servizio ed agricole, fu conservata anche con la perdita di funzione e il passaggio nel 1868 all’Istituto per le Figlie dei Militari (ente soppresso nel 1975). La mancata manutenzione del  delicato equilibrio fra costruito e giardini, seguita da graduale abbandono, parziali smembramenti, danni di guerra ed interventi impropri, hanno nel  Novecento compromesso lo straordinario complesso con un degrado prossimo al collasso. 
Dal momento della consegna all’allora Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte nel 1994 i restauri realizzati con fondi statali, di enti e privati,  hanno ristabilito la situazione conservativa e la stretta connessione del Compendio di Villa della Regina con la Città, di cui, dall’inizio del Seicento, costituisce il fondale scenografico oltre il Po.