H92XSU02

Sportkids

rivolto a

  • scuole secondarie di secondo grado
  • attività adatta a utenti con disabilità

obiettivi

  • consentire ai giovani di sviluppare e potenziare le relazioni tra pari nel contesto scolastico, fortemente compromesse negli ultimi anni a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, educando al rispetto e alla cooperazione nella costruzione di un progetto comune
  • sviluppo e potenziamento della cooperazione all’interno del gruppo-classe
  • sensibilizzazione all’esperienza musicale come opportunità di riscatto sociale, di espressione emotiva e di autoaffermazione
  • inclusione dei soggetti fragili nello svolgimento di un’attività non competitiva in un contesto accogliente e non giudicante

contenuto del percorso

La prevenzione del disagio giovanile è un tema molto sentito socialmente, in particolare nel periodo attuale in cui le norme di contenimento della pandemia hanno gravemente compromesso lo sviluppo delle relazioni tra pari in un’età delicata e complessa come quella dell’adolescenza. L’iniziativa, anche se di breve durata, ambisce ad offrire un’alternativa utile ad affrontare il problema del disagio giovanile che investe una porzione della fascia adolescenziale del nostro territorio. I giovani in questa fascia di età presentano infatti diversi sintomi di difficoltà, che negli ultimi anni hanno portato ad un aumento di svariate problematiche tra cui comportamenti devianti quali vandalismo e bullismo, difficoltà scolastiche, alto rischio di dispersione, emarginazione sociale; la percezione di disagio diffuso nella fascia di età considerata è altresì evidenziata dall’impennata delle prenotazioni di colloqui individuali registrata dalla psicologa incaricata dello sportello scolastico d’ascolto del nostro istituto. Tale malessere si fa portatore dei condizionamenti di una società mutata, concentrata sull’individualismo e apparentemente incapace di proporre sani momenti di aggregazione sociale, utili alla prevenzione e al superamento di molte forme di devianza. A questa situazione di disagio sociale si aggiunge quella di forte disagio economico, acuita dalle conseguenze causate dal COVID 19. In questo scenario diventa ancor più impellente intervenire a favore dei soggetti più deboli per evitare l’impoverimento culturale, inevitabile in una società nella quale l’arte potrebbe non essere più appannaggio di tutte le fasce sociali. La scelta di utilizzare la musica come mezzo per migliorare l’aspetto socio-relazionale ha un duplice fondamento: innanzitutto discende dall’idea, condivisa da molti, che essa sia un elemento di unione e di condivisione, oltre che di crescita culturale. In secondo luogo va a colmare, seppur in minima parte, la lacuna creatasi nei destinatari del progetto, frequentanti l’indirizzo per la sanità e l’assistenza sociale, che hanno visto la cancellazione delle ore di musica nel piano di studi del loro corso. Il progetto proposto si ispira al modello pedagogico-musicale “El Sistema”, ideato e promosso in Venezuela a partire dal 1975 da José Antonio Abreu, musicista, ex Ministro della Cultura e noto economista. “El Sistema” è un modello didattico musicale che «mira ad organizzare sistematicamente l’educazione musicale e a promuovere la pratica collettiva della musica attraverso orchestre sinfoniche e cori, come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità». Secondo il suo fondatore, l’obiettivo più profondo consiste nell’istruire le persone e farle diventare e sentire “persone di valore”, aiutandole ad accrescere la propria autostima e consegnando loro gli strumenti per crescere. Obiettivo generale dell’iniziativa è di contribuire alla riduzione dei tassi di emarginazione e di disagio della popolazione adolescenziale del territorio di riferimento, attraverso l’attuazione di un progetto che porti i beneficiari a sentirsi parte di una comunità inclusiva, allontanandoli dalle situazioni di malessere sociale, economico, di devianza e facendo accrescere in loro la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri talenti. Su questo modello, si intende realizzare un laboratorio orchestrale che si delinei non solo come progetto “artistico”, ma che sia in grado di offrire un’opportunità di costruzione di benessere attraverso il potenziamento e lo sviluppo delle relazioni tra pari, oltre a offrire un’occasione di riscatto personale e sociale, nonché di sviluppo intellettuale.
L’idea è di approdare alla musica in maniera esperienziale, attraverso l’ascolto e l’imitazione dei musicisti. Durante il laboratorio, diversamente da una classica lezione nozionistica, gli alunni sono dunque costantemente impegnati in attività pratiche legate alla musica. Imparano rapidamente a suonare gli strumenti e, solo in un secondo momento, le tecniche apprese vengono spiegate in maniera semplice dal punto di vista teorico.

costi

450 € a classe

calendario

10 incontri da 1 ora ciascuno

sede attività

presso la scuola richiedente

referente organizzativo

Carla Ferrero
tel: 370.3027785
sportkids@virgilio.it