A18ZSP06

Centro Cultura Ludica “Walter Ferrarotti” in collaborazione con R.E.S.P.I.R.O

rivolto a

  • scuole primarie
  • adatto a utenti con disabilità

obiettivi

  • promuovere la conoscenza della cultura ludica popolare e incoraggiare la diffusione di modi semplici di giocare
  • favorire la conoscenza reciproca e il benessere del gruppo attraverso l’esperienza del gioco vissuto insieme
  • valorizzare il ruolo del corpo, della forza e della vertigine come elementi positivi del gioco ed esercitare la cooperazione, la coordinazione, l’immaginazione e la manualità
  • stimolare la memoria ludica degli insegnanti come risorsa educativa
  • incentivare la conoscenza del Centro Cultura Ludica come risorsa per le scuole e le famiglie

metodologia

Dapprima la classe sarà divisa in due sottogruppi che si alterneranno nelle attività, senza cambiare conduttore. Tale organizzazione, oltre ad ottimizzare la gestione del tempo di gioco, favorisce la partecipazione e permette un dialogo più attento nei momenti di riflessione. Allo stesso modo, non cambiare adulto di riferimento pur cambiando attività, consente una migliore conoscenza e gestione del gruppo. Naturalmente sia i giochi che gli spunti di riflessione saranno tarati di volta in volta in base all’età del gruppo classe, avendo particolare attenzione all’inclusione dei soggetti più fragili e alla partecipazione di tutti.
La metodologia adottata è prettamente ludico-esperienziale, orientata al qui ed ora: attraverso un’esperienza di gioco in gruppo, la classe, nel suo insieme, acquisisce nuove competenze ludiche da mettere in campo tanto nell’ambiente scolastico quanto nel tempo libero. Partecipi di tale processo, anche gli insegnanti ne traggono beneficio: essi, infatti, possono osservare il funzionamento dei singoli e del gruppo in un contesto nuovo, altamente stimolante e coinvolgente come quello del gioco. Inoltre, gli interessati saranno invitati a considerare nel tempo se e come i bambini trasformeranno le regole dei giochi, appresi durante il percorso, dando così vita ad una propria tradizione ludica.

contenuto del percorso

La proposta mira ad animare il percorso espositivo “Giochi e giocattoli della Tradizione Popolare Italiana” con attività di gioco e riflessione capaci di farli rivivere oggi. Le foto esposte mettono in evidenza gli spazi del gioco e raccontano di un “gioco libero”, molto diverso da quello contemporaneo, perché spazio, corpo e movimento erano centrali in quanto strumenti stessi del giocare. Tuttavia, allo stesso tempo, i giochi testimoniano capacità di osservazione, progettualità, manualità creativa, conoscenza di materiali e dispositivi per nulla banali e sempre attuali. Le attività ludiche immaginate permetteranno al gruppo classe di sperimentare alcune caratteristiche del gioco della tradizione, non solo mettendosi alla prova e sfidandosi, ma anche cercando inedite strategie di collaborazione.
Fin da subito la classe sarà divisa in due gruppi che manterranno lo stesso conduttore e si alterneranno, con una breve pausa per la merenda, nelle attività di seguito descritte. Innanzitutto, con il proprio gruppetto, ciascun conduttore proporrà alcuni giochi di conoscenza basati sul nome e sulle caratteristiche dei singoli.
Gruppo 1: dopo una “rapida occhiata” ai giocattoli della tradizione popolare italiana, esposti nel corridoio al primo piano, l’attività si sviluppa nella sala dove è ricostruita l’Aia della cascina, luogo di vita e di gioco per molti bambini del passato che da questo ambiente traevano modelli, materiali e a volte aiuto per realizzare i propri giocattoli. Qui, dopo un primo momento di osservazione dell’ambiente e degli oggetti in esso contenuti, il gruppo, seduto in cerchio, avrà la possibilità provare diversi giocattoli del passato sia “da maschi” che “da femmine” (palle e palline autocostruite con vari materiali di recupero, bambole di pezza e di carta, trottole, strumenti musicali, telefono senza fili, macchinine, bilboquette…). Sperimentare insieme questi giocattoli sarà occasione di dialogo e confronto sulle preferenze ludiche e sui modi di giocare dei singoli, ma anche di stimolazione della fantasia e della creatività attraverso la conoscenza di giocattoli semplici, a volte un po’ dimenticati, ma sempre divertenti perché capaci di sfidare le abilità di ciascuno in modo positivo.
Gruppo 2: l’attività è pensata per svolgerla nel giardino del Centro Cultura Ludica (in caso di pioggia, neve o di inagibilità dello spazio esterno sarà comunque adattata ad un ambiente individuato all’interno del Centro stesso). Al piccolo gruppo saranno proposti giochi di movimento della tradizione popolare sia così come erano giocati dai bambini del passato sia così come sono stati rielaborati in tempi più recenti, in chiave cooperativa ed inclusiva da pedagogisti, animatori ed educatori. Al termine dei giochi ci sarà un momento in cerchio in cui si farà insieme un ripasso delle regole, una classifica di gradimento e alcune ipotesi su quali, dove, con chi e quando rigiocarli. Le classi che lo desiderano potranno partecipare a un secondo incontro facoltativo dedicato alla costruzione di alcuni giocattoli della tradizione popolare. Guidati da Educatori-Ludotecari conosciuti nell’incontro precedente bambini e bambine vivranno l’esperienza della costruzione del proprio giocattolo con i materiali poveri di oggi e impareranno ad usare semplici strumenti di lavoro come martello e cacciavite. I giochi, i momenti di rielaborazione e il linguaggio adottato nella conduzione saranno di volta in volta adeguati all’età ed alle caratteristiche del gruppo.

costi

attività gratuita

calendario

2 incontri di 2 ore

sede attività

Centro Cultura Ludica Walter Ferrarotti – via Millelire, 40

referente organizzativo

Centro Cultura Ludica Walter Ferrarotti
tel: 011 011 39400
centroculturaludica@comune.torino.it