Sessualità, un diritto per le persone con disabilità

Non sempre servizi, operatori e famiglie sanno come affrontare i temi della sessualità, affettività e genitorialità delle persone con disabilità.

A Torino, la Città – con il coordinamento scientifico dello psicoterapeuta Fabio Veglia – ha iniziato a occuparsene vent’anni fa, nel 2000, a partire dalle persone con disabilità intellettiva, come ha spiegato il dirigente del Servizio Passepartout – InformaDisAbile del Comune, Claudio Foggetti, nella seduta del 1° ottobre 2019 della IV Commissione, presieduta da Elide Tisi, alla presenza dell’assessora al Welfare Sonia Schellino.

Attraverso colloqui, anche numerosi, operatori e operatrici della Città di Torino – ha detto Foggetti – aiutano le persone a “leggere” i comportamenti e a superare il disagio che molte famiglie hanno nel gestire sessualità e affettività.

È un sostegno concreto per garantire parità di diritti alle persone con disabilità anche per quanto riguarda la sfera delle relazioni interpersonali e contrastare l’isolamento.

Per saperne di più, la Città ha attivato un portale web dedicato.

Massimiliano Quirico