Revisione della pista ciclabile che collega Torino a Collegno

La petizione al Consiglio comunale di iniziativa popolare, presentata questa mattina durante un Diritto di Tribuna presieduto dalla vicepresidente Ludovica Cioria, firmata da 551 i torinesi, chiede la revisione del progetto della pista ciclabile che collega #Torino con #Collegno nel tratto fra corso Telesio e il confine con il comune dell’area metropolitana. Per i promotori della #petizione, la pista #ciclabile così come è stata realizzata, bidirezionale su strada Antica di Collegno, monodirezionale su via Carrera e su via Asinari di Bernezzo, con conseguente riduzione della sezione della carreggiata stradale, ha portato ad un peggioramento del traffico veicolare della zona insieme a qualche disagio per residenti e commercianti della zona.

Traffico rallentato, code ai semafori, aumento dell’inquinamento provocato dai gas di scarico delle auto incolonnate, non sono compensati dall’auspicato aumento della mobilità ciclistica che, a parere dei firmatari, non si è verificato. Nelle loro stime, il numero dei ciclisti è rimasto sostanzialmente invariato dal periodo precedente la realizzazione della pista ciclabile ad oggi.
Sono allora quattro, i punti principali della richiesta contenuta nella petizione, illustrati questa mattina: spostare la ciclabile su via Servais, come per altro previsto dall’ultimo Biciplan approvato dalla Città, passando dal controviale di corso Sacco e Vanzetti; non istituire il senso unico nel tratto di strada Antica di Collegno compreso fra via Franzoj e corso Marche; l’apertura di via Servais su corso Sacco e Vanzetti per migliorare i flussi di traffico; il ritorno al doppio senso di circolazione su via Carlo Bianco. Tutte misure ritenute necessarie per diminuire il traffico, garantire maggiore sicurezza ai ciclisti e migliorare la vivibilità della zona.
Marcello Longhin