Mandela e i trecento anni dell’Educatorio della Provvidenza 

Educatorio della Provvidenza. Da sinistra: Tukwini Mandela - nipote di Nelson Mandela; la traduttrice; Maki Mandela - figlia di Nelson Mandela.

La figura di Nelson Mandela ha aleggiato all’Educatorio della Provvidenza in occasione della prima celebrazione dei trecento anni dell’Educatorio per manifestarsi infine in un busto che lo raffigura, opera di Michelangelo Valenti, posto nella piazzetta di corso Trento a suggello dell’intitolazione dello spazio all’aperto in onore del leader anti apartheid sudafricano. L’opera indicherà ai visitatori l’esempio del suo operato a incarnare il concetto di inclusione e solidarietà e che seppe condurre verso la libertà il popolo sudafricano discriminato per decenni, privato di ogni forma di diritto civile e sociale. L’Educatorio è stato fondato nel 1722 con lo scopo di recepire i bisogni delle fasce più deboli della popolazione e pone al centro del proprio operato i valori espressi da Mandela per superare la disgregazione sociale. L’iniziativa del 13 luglio ha visto la presenza in corso Trento della figlia e della nipote del premio Nobel per la Pace: Maki e Tukwini Mandela hanno raccontato l’attività della Fondazione House of Mandela. Il Sunshine Gospel Choir ha aperto l’incontro cantando Asimbonanga, la canzone dedicata a Nelson Mandela da Johnny Clegg. A testimonianza dell’attenzione rivolta al tema dell’inclusione sono intervenuti tra gli altri la vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro, la Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia accompagnato dalla consigliera Alessandra Siviero. Particolare interesse ha destato la presentazione dell’ivoriano Chris Richmond Nzi, fondatore a Bologna di Mygrants una piattaforma che aiuta i richiedenti asilo nei loro diritti che negli ultimi anni ha sostenuto la nascita e la crescita di diverse nuove imprese operanti nel settore della moda, i cui fondatori provengono da diversi Paesi del mondo. Grippo ha richiamato l’esempio virtuoso di realtà come l’Educatorio della Provvidenza che hanno fatto dell’inclusività la loro missione in una situazione di aumento esponenziale della fragilità sociale e dell’emarginazione esacerbate dalla pandemia e protratte nella loro gravità dagli effetti della guerra in Ucraina. Proseguiranno in autunno le celebrazioni di un anniversario così significativo per l’Educatorio della Provvidenza e per il mondo che gravita attorno al grande tema sociale dell’inclusione.

Roberto Tartara