La nuova vita del Centro Palatino

Fervono i lavori nel Centro Palatino

Enrico Montano, presidente della società “Mercato centrale”, dipinge con pennellate efficaci il quadro dell’imminente rinascita dello sfortunato “Centro Palatino”, di Piazza della Repubblica. L’evento è annunciato per la primavera del 2019.
Il grande spazio del vecchio mercato dell’abbigliamento di Porta Palazzo, riqualificato su progetto dell’architetto Fuksas e riaperto al pubblico nel 2010, non è mai decollato. Da allora molti negozi sono falliti, come pure la cooperativa di esercenti che in convenzione col Comune gestiva lo spazio.

Al sopralluogo del 24 settembre, effettuato dalle commissioni urbanistica e commercio, presidente Andrea Russi, ad ascoltare Montano, oltre ai membri delle commission

L’ultimo piano e il suo bel panorama per eventi culturali

i, anche Emanuele Cusa, commissario della Cooperativa in fallimento.

La formula che ha fatto rinascere due edifici considerati irrecuperabili al commercio, come il mercato centrale di Firenze e una parte di Stazione Termini a Roma, dice Montano,  è farne centri di integrazione del migliore artigianato del cibo.
“A San Lorenzo, Spazio abbandonato e considerato irrecuperabile – spiega – abbiamo fatto due milioni di visitatori al primo anno più di quelli degli Uffizi. Nel secondo anno sono stati più di tre milioni, e oggi il mercato è la prima metà turistica di Firenze.
Del pezzo più degadato di Termini, chiuso da 10 anni, abbiamo fatto un paradiso del gusto. Vogliamo provarci anche con Torino che è una città entusiasmante”.
“Anche qui aggregheremo i migliori artigiani che saranno il motore di questo mercato. Ciò attraverso la costruzione di una rete culturale sul territorio, fattore fondamentale del successo del mercato centrale”.

Il progetto prevede lo spostamento, già avvenuto, degli esercizi commerciali superstiti al primo piano, l’utilizzo del piano terreno per raccogliere le eccellenze torinesi del cibo, e l’uso dell’ultimo panoramicissimo piano come spazio per eventi culturali adatto fino a 400 persone. La Città ne potrà disporre gratuitamente per 30 giorni all’anno.

Saranno valorizzate anche le antiche ghiacciaie che verranno coperte con un velario di vetro e acciaio e saranno accessibili attraverso un percorso di luci e suoni.
L’ area adiacente sarà uno spazio culturale a disposizione di chi lo vorrà per eventi totalmente gratuiti. Nelle ghiacciaie progetti espositivi dedicati ad artisti importanti.

Tutti gli spazi, compresi quelli destinati agli esercizi commerciali del primo piano saranno armonizzatidal punto di vista estetico.

In prima fila, da destra: Russi, Tevere, Lavolta, Imbesi, Foglietta, Giacosa, Gosetto

Durante il Torino Film Festival, annuncia Montano, a cantiere in corso, ci sarà un invito per tutta la città, per accompagnare il percorso di costruzione di questa nuova risorsa della Città.

“Una risorsa – commenta con soddisfazione il presidente Andrea Russi – che assieme alla trasformazione della ex caserma dei Vigili del Fuoco, che diventerà albergo e ostello con servizi di ristorazione, laboratori e spazi dedicati alla musica, la riqualificazione del vecchio mercato ittico, e il ridisegno della ‘area di mercato all’aperto, trasformerà totalmente la percezione e la vivibilità di Porta Palazzo, anche in chiave di sicurezza, facendone un luogo di alta attrattività turistica e di grande valore per tutti i torinesi. Un’operazione che nel suo insieme si annuncia come una tra le più importanti ed incisive di tutto questo mandato amministrativo”.

Silvio Lavalle