Cavallerizza, occupazione o uso civico? Confronto in Consiglio

Una veduta parziale del complesso della Cavallerizza Reale

la Giunta ha oggi risposto ad un’interpellanza generale presentata dai consiglieri Francesco Tresso, Stefano Lo Russo e Silvio Magliano relativa al complesso della Cavallerizza. L’assessore Sergio Rolando ha relazionato, rispondendo sulla situazione delle utenze intestate alla Città, ricordando che l’uso civico è un’innovazione giuridica, sul quale ci sono alcune città particolarmente (riscaldamento, energia elettrica, acqua), evidenziandone la regolarità: gli importi delle utenze intestate al Comune e usate da altri soggetti (come Carabinieri o Polizia di Stato) vengono recuperati dal Servizio Patrimonio, Un caso dubbio è oggetto di accertamenti. Il vicesindaco Guido Montanari ha sottolineato la complessità della situazione alla Cavallerizza Reale, nel cui perimetro sono collocati anche Università, Polizia di Stato, Carabinieri e altri soggetti. Rispetto al tema della sicurezza, sollevato dall’interpellanza, Montanari ha ricordato sia i lavori effettuati sui intonaci, pluviali e serramenti (oltre alla diffida emessa sull’uso di alcuni spazi), sia la progettazione in atto, su incarico della Cassa Depositi e Prestiti, per il restauro e la riqualificazione del complesso settecentesco. L’Assemblea 14.45, ha inoltre ricordato il vicesindaco, ha prodotto un progetto di utilizzo comune dell’immobile nel quadro della normativa sui Beni comuni, mentre la precedente amministrazione voleva privatizzare il complesso. Montanari ha concluso rivendicando la rispondenza di questo processo al programma sul quale è stata eletta l’Amministrazione comunale attuale. Da parte sua, l’assessore Marco Giusta, dopo aver definito quello della Cavallerizza un percorso di autodeterminazione  ha comunicato che i suoi uffici stanno lavorando ad una revisione del regolamento sui Beni Comuni, che dovrà comunque essere ratificata dal Consiglio comunale.

Critici nelle loro repliche i presentatori dell’interpellanza generale. Tresso ha espresso preoccupazioni sulla sicurezza di spazi nei quali si svolgono eventi con grande partecipazione di pubblico

Lo Russo ha accusato la Giunta sul fatto di tollerare un’occupazione pagandone le utenze, ricordando anche che l’Amministrazione comunale è responsabile della sicurezza di un immobile inidoneo ad ospitare le attività che vi si svolgono. Magliano ha invece preannunciato un’interpellanza per chiedere conto di come vengano effettuati i controlli su eventuali attività di ristorazione o di commercio senza registratori di cassa, poiché, ha spiegato, un conto è la gestione di un bene comune nella legalità, un altro è il modello Askatasuna.

La consigliera Artesio è intervenuta definendo poco chiaro il percorso seguito sui Beni comuni, sottolineando come vi sia un problema di credibilità. Non sono stati definiti i necessari momenti formali da parte dell’Amministrazione, ha specificato Artesio, segnalando come non vi siano sufficiente comunicazione nei confronti del Consiglio comunale e un corretto percorso istituzionale per il progetto di utilizzo.

Per la maggioranza, Damiano Carretto ha difeso il percorso seguito, ricordando come l’uso civico sia una novità giuridica e valutando con favore il fatto che si pensi a un progetto di recupero complessivo. Carretto ha anche invitato la giunta ad un’interlocuzione con il Ministero della Cultura sulle potenzialità della Cavallerizza Reale. Viviana Ferrero ha voluto sottolineare come i Beni comuni siano un tema su cui le Amministrazioni pubbliche devono mettersi in gioco, visto che le difficoltà di bilancio impongono la ricerca di nuovi percorsi. Quello in corso alla Cavallerizza, ha sostenuto la consigliera, è un utilizzo e non un’occupazione abusiva.

Claudio Raffaelli