Torino ricorda la resistenza della Divisione Acqui a 75 anni dall’eccidio

Anche il partigiano Luigi Scanferlato ha voluto deporre un mazzo di fiori sul monumento ai caduti, a nome della sezione Anpi di Torino “Dante di Nanni”.

Nel giardino di corso Ferrucci, di fronte all’Assessorato allo Sport, la Città di Torino ha reso omaggio oggi, a 75 anni dall’eccidio, alle migliaia di soldati italiani della Divisione Acqui, trucidati dalla Wehrmacht tedesca in Grecia, nelle isole di Cefalonia e Corfù, nel settembre 1943.

L’intervento della consigliera Viviana Ferrero, a nome della CIttà di Torino.

Alla commemorazione, alla presenza di numerose autorità civili e militari, di un picchetto in armi della Brigata Alpina Taurinense, dei gonfaloni di Comune e Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte e Anpi, in rappresentanza della Città ha partecipato la consigliera Viviana Ferrero, che, dopo la deposizione di una corona presso il cippo dei caduti, ha ricordato il sacrificio dei soldati italiani della Acqui che, dopo l’8 settembre 1943, ebbero il coraggio di opporsi ai tedeschi in nome degli ideali della libertà.

Il picchetto in armi della Brigata Alpina Taurinense.

Per la “Fondazione Europea Cefalonia-Corfù 1941-1944”, è quindi intervenuto Mario Gelera, figlio e nipote di due caduti a Cefalonia, che – commosso – ha ringraziato le autorità presenti e l’Amministrazione comunale per aver voluto celebrare la ricorrenza.

Il professor Carlo Palumbo ha quindi ricordato quei tragici fatti storici e ha invitato le istituzioni a commemorare l’eccidio ogni anno, anche attraverso sistematiche iniziative nelle scuole.

Presente alla cerimonia anche il partigiano Luigi Scanferlato, nato l’8 settembre 1925, che operò in Val Varaita e a Saluzzo e che ha voluto deporre un mazzo di fiori sul monumento ai caduti, a nome della sezione Anpi di Torino “Dante di Nanni”.

Massimiliano Quirico