Quando l’auto in sosta blocca i mezzi pubblici

Il caso di scuola è in corso Belgio; un automobilista parcheggia infilando l’auto a lisca di pesce, ma troppo in prossimità dei binari del 15, senza accorgersi di aver bloccato il percorso del mezzo pubblico. Nel 2018 è capitato ottanta volte.
Gli episodi generano costi non trascurabili a carico del gestore del servizio di trasporto pubblico: “Come minimo si tratta di una spesa di cento euro, ma può essere anche molto più alta”, hanno spiegato oggi pomeriggio i tecnici di Gtt in Commissione Urbanistica. Si tratta di una interruzione del servizio pubblico, fattispecie in grado anche di avviare un procedimento giudiziario; gli automobilisti che incorrono nell’infrazione sono multati in base alla violazione del Codice della strada.
Il problema è annoso e, di fatto, stabile negli anni: 560 sono i casi registrati in Città nel 2017; 564 lo scorso anno.
Sono una decina i punti più sensibili. Oltre che in corso Belgio, vicende simili accadono di frequente in corso Raffaello (il 9 bloccato dalle auto parcheggiate per 44 volte nel 2018); in via Bonafous e in via Bava, in orario serale (il 16 bloccato 40 volte); in via Biamonti e in via Lanfranchi (il 56 bloccato 39 volte); in piazza Arbarello (il 5, il 52, il 67 bloccati in totale per 66 volte); in piazza Campanella, al capolinea del 13 si registrano 16 blocchi.
Gtt ha ipotizzato una serie di azioni per limitare già dai prossimi mesi il susseguirsi degli episodi; degli avvisi scritti (come nella foto pubblicata) per segnalare il problema; una campagna informativa ad hoc; la verniciatura dei perimetri consentiti ai parcheggi auto nei punti sensibili.
Un cittadino informato, hanno detto i responsabili di Gtt, è un cittadino che ha minori possibilità di sbagliare.

(Roberto Tartara)