Quale futuro per il centro grandi ustionati del CTO?

Il presidio ospedaliero torinese CTO (immagine wikipedia)

Preoccupazione per il futuro del centro grandi ustionati del CTO – “struttura di eccellenza che ha accumulato esperienze e competenza riconosciute a livello internazionale” – punto di riferimento dei circa mille ustionati che le statistiche conteggiano ogni anno nelle regioni del nord ovest: “sarebbe sacrilego ridimensionarlo”. E’ il monito per l’avvenire espresso oggi pomeriggio dall’associazione ‘Oltre le ustioni e le cicatrici” durante l’audizione in Quarta Commissione a Palazzo civico coordinata da Vincenzo Camarda (Pd). Nata nel 2021 l’organizzazione è formata da un gruppo di volontari direttamente o indirettamente coinvolti nella terribile esperienza delle ustioni con lo scopo di essere utili a chi ha vissuto o sta vivendo la stessa esperienza. Passata la fase acuta della malattia ci si rende conto che il percorso è ancora lungo ma le strutture di assistenza sanitarie e amministrativa sono carenti quando non assenti. Il principale obiettivo associativo è assistere le persone ustionate nel percorso traumatico post acuto fornendo le informazioni per usufruire dell’assistenza pubblica. L’associazione sensibilizza gli organismi settoriali sulla necessita di campagne informative per prevenire i rischi da ustione e nella diffusione di informazioni complete delle terapie. È luogo di condivisione delle esperienze e punto di riferimento per chiunque dovesse aver bisogno di consulenza e assistenza e promuove iniziative di educazione sanitaria e di prevenzione degli incidenti. Informazioni di dettaglio sono disponibili al sito dell’associazione: https://oltreleustioniecicatrici.it/ Ai lavori della Commissione sono intervenuti i consiglieri Catanzaro – Pidello – Abbruzzese – Viale e il presidente Camarda. 

(Roberto Tartara)