Politiche integrate per la sicurezza: controllo del territorio e inclusione sociale

Al termine di un intenso dibattito, che era già iniziato con le comunicazioni in aula sui fatti verificatisi nei giorni scorsi in Borgo Aurora, la Sala Rossa ha approvato una mozione sulle politiche integrate per la sicurezza. Il documento (approvato con 18 voti a favore, 5 contrari e 3 astenuti) parte dal presupposto che la sicurezza sia un tema complesso, il quale “richiede azioni integrate, che mirino a migliorare la qualità dello spazio pubblico e della sua fruibilità, a promuovere e tutelare legalità e equità sociale in ogni ambito e su tutto il territorio cittadino”. Il documento afferma poi la necessità di una continua attenzione a questi temi da parte del Consiglio comunale, per l’elaborazione di linee di politica per la sicurezza urbana, al di là delle discussioni sui singoli fatti.

Politiche pubbliche e impegno del privato sociale, inclusione sociale e sicurezza sono i termini complementari per soluzioni integrate ai problemi complessi della sicurezza, con interventi sia di riqualificazione territoriale e di inclusione sociale che affrontino le soglie di povertà, sia di controllo del territorio per ristabilire la legalità. Azioni che possono essere efficaci solo se messe in campo tutte insieme, in maniera coordinata, continuativa e coerente, spiega il documento.

La mozione ricorda anche le opportunità legate al PNRR per riqualificare aree cittadine, così come il ruolo centrale del Coordinamento per la sicurezza (coadiuvato dai Tavoli territoriali, attivati in ciascuna Circoscrizione) e la costituzione dei gruppi di lavoro i tra i diversi assessorati, per la corretta gestione della cosiddetta “movida” e sul tema più generale della sicurezza. Vengono anche evidenziate le potenzialità offerte dalla nuove tecnologie applicate al campo della sorveglianza e della sicurezza, con un passaggio sul taser – la pistola a impulsi elettrici –  che specifica come pur essendo finita la sperimentazione sulla sua affidabilità balistica e la formazione dei corpi di polizia a cui è stata data in dotazione, il Ministero dell’Interno abbia ritenuto di doverne ancora valutarne l’uso nei territori. Questo anche per l’allarme lanciato da molte associazioni, non solo mediche, sulla pericolosità di questa arma soprattutto sui soggetti con patologie di base (malati psichici o cardiovascolari, tossicodipendenti…).

Ma l’uso delle nuove tecnologie, “senza risorse umane, la loro formazione e le infrastrutture adeguate, sia per il monitoraggio sia per il presidio del territorio, nonché per visionare i filmati delle telecamere, senza uno snellimento burocratico di alcune procedure e senza certezza della pena rischia di essere inutile”, segnala la mozione approvata.

Viene quindi richiamato il programma del Sindaco, così come il ruolo che la Polizia Municipale di Torino, con le sue diverse articolazioni sul territorio, svolge da anni, pur in carenza di risorse adeguate e di personale, un egregio lavoro di vicinanza alla popolazione.

Con tutte queste premesse, la mozione impegna l’Amministrazione comunale a proseguire nel lavoro avviato, attuando le linee politiche del programma del Sindaco, “coerenti agli obiettivi di sicurezza urbana e lavorando per progetti integrati che puntano a migliorare la qualità della vita nei quartieri con interventi infrastrutturali e di manutenzione, di pulizia, di inclusione sociale, di controllo del territorio dal punto di vista della legalità”. Inoltre, si chiede di implementare l’utilizzo delle nuove tecnologie, dopo attento approfondimento che ne valuti tutti gli aspetti e la loro reale utilità in accordo con Prefettura e Questura, così come di intensificare la presenza della Polizia Municipale sui territori, anche attraverso il Vigile di Quartiere.

La Città dovrà anche sollecitare il Governo sulle risorse umane e tecniche per le Forze dell’ordine e chiedere al Coordinamento per la sicurezza un ulteriore lavoro di interforze sui territori più problematici. Per quanto riguarda l’eventuale adozione del taser da parte della Polizia municipale si dà mandato all’Assessora competente di fare, unitamente al Prefetto, tutte le verifiche necessarie in merito alla valutazione delle implicazioni gestionali, organizzative e sanitarie.

Il Consiglio ha anche approvato con 8 voti a favore, 6 contrari e 15 astenuti una seconda mozione, che impegna la Giunta a valutare l’adozione del taser da parte della Polizia Municipale torinese.

C.R.