Nozze d’oro al Carignano: i versi di Neruda e l’omaggio della Città

Ben tremila coniugi torinesi festeggiano quest’anno le nozze d’oro. Cinquanta anni di vita trascorsi assieme sono indubbiamente un’avventura che merita di essere celebrata, specialmente in tempi in cui l’amore, la tolleranza, la generosità, indispensabili virtù coniugali, sembrano perdere ogni giorno terreno di fronte all’avanzata di egoismi, insofferenze e superficialità di ogni genere, fuori e dentro i confini della vita famigliare.
Invitate, dunque dall’amministrazione comunale ad una semplice cerimonia nella bella cornice del Teatro Carignano, centinaia di coppie hanno ricevuto nella mattinata del 16 ottobre, il saluto e gli auguri della Città portati da Fabio Versaci, presidente del Consiglio comunale.

Un presidente molto giovane che, come lui stesso ha detto, vede idealmente in questa platea di donne e uomini tanti nonni e nonne che meglio di lui avrebbero potuto prendere

Fabio Versaci rivolge il saluto della Città ai festeggiati

il microfono e raccontare gli infiniti percorsi dell’amore. “Ed io – ha detto Versaci –  che comincio ora a percorrerli, non so come potrò fare per tenere vicino a me una persona per così tanto tempo”.

Prima di consegnare ad ogni coppia presente una pergamena personalizzata con i nomi dei coniugi, Versaci ha letto e dedicato a tutti i presenti l’ “Ode al giorno felice” di Pablo Neruda:

…Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo….

 

Silvio Lavalle