Non siano dimenticate le sofferenze vissute in manicomio

Foto scattata da Renzo Miglio, dal titolo "Isolamento", Collegno - 1971

Il 14 dicembre 1970 l’Associazione per la lotta contro le malattie mentali presentò al giudice istruttore del Tribunale di Torino un esposto che elencava numerose violenze subite dalle persone rinchiuse in manicomio.

La denuncia delle violenze subite dai ricoverati nel reparto infantile di Villa Azzurra a Grugliasco e il successivo processo allo psichiatra Giorgio Coda per le terribili terapie somministrate a minori e ad adulti negli ospedali psichiatrici di Grugliasco e di Collegno rappresentarono l’occasione per molti degenti di far conoscere agli italiani le condizioni di vita nel manicomio e per l’opinione pubblica di ascoltare storie di sofferenza e di internamento dalla voce delle persone che da anni non oltrepassavano i muri dell’istituzione totale.

Da destra, la presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, l’assessora di Grugliasco, Federica Petrucci, il sindaco di Collegno, Francesco Casciano

In questo anniversario, l’Associazione per la lotta contro le malattie mentali, il Dipartimento di Studi Storici – Università di Torino, il CISO – Centro italiano di Storia Sanitaria e Ospedaliera Piemonte hanno organizzato, presso la sede dell’associazione Arcobaleno di via Virle, 21, a Torino, un convegno dal titolo Riprendere parola. La restituzione di voce e di dignità agli internati in ospedale psichiatrico in Piemonte negli anni ‘70 del ‘900.

E’ stato un pomeriggio di riflessione su temi di storia manicomiale e sul bisogno di conservarne memoria.

La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, ha portato il saluto della Città.

Grippo ha ricordato la progettualità nata tra il Consiglio Comunale di Torino, la Giunta e il Dipartimento di studi storici per andare a rileggere, in modo nuovo, i mondi della marginalità, dell’assistenza e della cultura che hanno riguardato non solo il territorio cittadino, ma anche luoghi della cintura come Collegno e Grugliasco.

Ha ricordato come il 25 novembre, in Sala Rossa, si sia concretizzato il primo step relativo ad un esperimento pilota di storia applicata nell’ex istituto del Buon Pastore, utile non solo per ragionare su come mantenere viva la vera storia delle persone passate dall’istituto ma anche per creare consapevolezza collettiva che possa consentire alle istituzioni di agire sui fenomeni sociali dell’oggi.

Il sindaco di Collegno, Francesco Casciano, ha sottolineato come ogni luogo debba prevedere il rispetto per la dignità delle persone, ad esempio nell’ambito della disabilità o nella sfera delle persone anziane. Per Federica Petrucci, assessora di Grugliasco ha auspicato che per la ex sede del manicomio, Villa Azzurra, possano arrivare i fondi da dedicare all’area museale nella quale salvaguardare il ricordo delle sofferenze vissute dai bambini rinchiusi in quel luogo.

A far da contorno al convegno, l’esposizione di foto di manicomi realizzate da Renzo Miglio.

Federico D’Agostino