I mercati della Circoscrizione 6

Continuando l’analisi sui vari #mercati rionali della città, ieri pomeriggio in Terza commissione, presieduta da Pierino Crema, l’assessore Paolo Chiavarino ha presentato la situazione della Circoscrizione 6, che ospita mercati in piazza Crispi, piazza Foroni, via Porpora, corso Taranto e viale Falchera. Mercati di periferia che hanno, in molti casi, una connotazione storica, cresciuti negli anni insieme agli abitanti della zona più a nord della città, ma non mancano nuove realtà come il mercato coperto di corso Taranto, nato nel 2006. Foroni, Porpora e Taranto sono quelli più grandi, aperti tutti i giorni, prevalentemente alimentari, piuttosto frequentati e punto di riferimento per i residenti, sperimentale quello di piazza Crispi, aperto solo il mercoledì pomeriggio quello di Falchera. Il mercato Foroni, nel cuore di Barriera di Milano, famoso per l’offerta alimentare e per ospitare, al centro della piazza, il quadro della Madonna di Ripalta portato da Cerignola nel 1945 da una famiglia della cittadina pugliese, con 174 posteggi disponibili, 135 concessioni attive e una media di occupazione del 68% è in assoluto il più grande della circoscrizione e sembra non risentire del calo generalizzato che colpisce il comparto. Non dissimili i numeri di Porpora, destinato ad un intervento di manutenzione nell’ambito dei fondi PNRR per una somma di 750mila euro, mercato che ha il suo punto di forze nella vendita di frutta e verdura sull’asse fra corso Vercelli e corso Giulio Cesare, potendo contare su numerose vie minori che lo attraversano e che permettono facilità di accesso e di parcheggio. 112 i posti disponibili, 91 le concessioni attive, 69% la media di occupazione in percentuale. Note dolenti arrivano invece dagli altri mercati: quello di corso Taranto, 60 posteggi disponibili, 17 concessioni attive, avrebbe bisogno di un compattamento, così come i mercati di Crispi e Falchera vecchia che hanno percentuali risibili di occupazione e necessitano di una profonda trasformazione se si decide di provare a rilanciarli. Per tutti, interventi già effettuati per ottemperare alle prescrizioni dell’ASL in materia igienico sanitaria prevista con l’ordinanza dell’aprile del 2002.

Marcello Longhin