Giornalisti e giornaliste in erba al Liceo Cavour, con “I Resti del Camillo”

La presentazione de "I resti del Camillo" al Liceo Cavour

Giovedì 7 febbraio, una bella giornata, per il liceo classico e musicale “Camillo Cavour”! Lo storico istituto di corso Tassoni ha visto la presentazione, a studenti, insegnanti e giornalisti, della nuova edizione su carta del suo giornalino, I resti del Camillo. Già da tempo operativo sul web, il giornalino esce ora dalla tipografia in 800 copie, riprendendo una tradizione iniziata nel 1959 con la testata Malebolge, alla quale hanno fatto seguito, nel tempo, Oblò e Sisifo. 20 pagine di vita d’istituto, cultura, attualità, vignette: e non manca la rubrica di enigmistica! La giovanissima redazione affronta la sfida di una cadenza mensile – impegno non da poco, in una scuola dove si studia sodo – con una struttura che, animata da entusiasmo ma anche idee chiare, si presenta come una piccola macchina da guerra, con direttore, responsabili di edizione (cartacea e on line) e di comunicazione, grafica, editing, oltre a uno stuolo di redattori. Una quarantina di ragazze e ragazzi in tutto. In occasione della presentazione del Resti del Camillo – in distribuzione a scuola da lunedì 11 febbraio – stato presentato anche l’ufficio stampa d’istituto, che ha conosciuto il suo rodaggio proprio nella preparazione di questa iniziativa. Tra i compiti che attendono i ragazzi e ragazze che se ne occupano, la promozione dei numerosi eventi culturali e musicali, aperti al pubblico, organizzati dal liceo. Tutto questo progetto è stato caldamente supportato dalla preside Emanuela Ainardi e da diverse insegnanti, come le professoresse Tolosano, Saccomani, Druetto e Roma. L’ufficio stampa del Consiglio comunale di Torino che cura la pubblicazione di cittAgorà, ha avuto il piacere e il privilegio di offrire un piccolo aiuto nell’organizzazione dell’ufficio stampa del “Cavour” e nella progettazione dell’evento di presentazione del giornalino, vivacizzata anche da intermezzi musicali eseguiti da studentesse e studenti dei corsi di musica.

Claudio Raffaelli