Costruzioni in deroga più aderenti allo sviluppo torinese

L'ex clinica Bernini (zona corso Francia) sarà trasformata in un palazzo residenziale con un permesso di costruzione in deroga. Nella simulazione grafica l'immagine del nuovo palazzo.

“L’obiettivo è migliorare lo strumento urbanistico del permesso di costruzione in deroga con l’idea di promuovere una riqualificazione urbana di qualità anticipando le linee guida del nuovo Piano Regolatore Generale” ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Mazzoleni nell’illustrare in Aula una delibera – approvata all’unanimità – che prevede integrazioni agli indirizzi e ai criteri applicativi in materia. La Città di Torino – con quattro delibere di Giunta approvate tra il 2013 e il 2014 – disciplina gli indirizzi e i criteri applicativi per l’attuazione degli interventi in deroga e oggi li integra per elevare il livello progettuale con l’obiettivo di mettere il Consiglio comunale in condizione di autorizzare proposte che abbiano maggiore aderenza alla visione di sviluppo della città, dell’interesse collettivo, della rigenerazione urbana, del contenimento del consumo di suolo, del recupero sociale e urbano.  La delibera – illustrata nei giorni scorsi in Commissione Urbanistica con il plauso del presidente Ledda che ha evidenziato la rilevanza del provvedimento – introduce la valutazione della Commissione edilizia o della Commissione locale paesaggio. I nuovi parcheggi delle strutture di vendita commerciali dovranno essere realizzati in prevalenza nel sottosuolo o in struttura all’interno dell’edificio. Le trasformazioni con demolizioni – ricostruzioni – ampliamenti integreranno misure compensative previste dalla norme. I progetti dovranno dimostrare il raggiungimento di un livello di sostenibilità energetica e ambientale superiore a quello minimo indicato dalla legge.

Disciplinato dell’articolo 5, commi 9-14, del decreto Legge n. 70/2011, convertito in legge n.106/2011 del c.d. “Decreto Sviluppo” il permesso di costruire in deroga è regolato anche dall’articolo 3 della Legge Regionale n. 16/2018 come sostituito dall’articolo 5 della Legge Regionale 7/2022.

(Roberto Tartara)