Conservare il ricordo della Liberazione e dei suoi protagonisti

Il monumento al comandante partigiano Ignazio Vian sarà prossimamente restaurato

Partendo dal caso del monumento commemorativo a Ignazio Vian, ufficiale e partigiano, uno dei simboli della guerra di Liberazione a Torino e in Piemonte, una proposta di mozione (primo firmatario, Pierino Crema) chiede l’impegno dell’amministrazione comunale per un censimento di tutti i luoghi e manufatti che ricordano la Resistenza i quali necessitino di interventi di manutenzione, restauro o semplice pulizia. Censimento finalizzato non solo ad aggiornare l’esistente banca dati ma anche a poter programmare il reperimento delle risorse necessarie e programmare nel tempo i lavori.

La targa metallica divelta da vandali ignoti dal basamento del monumento a Ignazio Vian

Inoltre, il documento chiede di avviare, come già fatto in alcune situazioni, (ad esempio, la lapide che ricorda la strage fascista del 18 dicembre 1922 o la tomba di Pietro Ferrero, una delle vittime) “esperienze di inserimento di nuove tecnologie al fine di facilitare la comprensione di quanto accaduto in quegli anni, in particolare a beneficio delle nuove generazioni, utilizzando QR code e realtà aumentata”. Infine, si chiede particolare attenzione per targhe e cippi rimossi a seguito di lavori di ristrutturazione edilizia, che devono essere accuratamente conservati e poi ricollocati adeguatamente.

Pietro Ferrero, dirigente sindacale ucciso dai fascisti il 18 dicembre del 1922

In particolare, la proposta di mozione segnala il caso del monumento commemorativo a Ignazio Vian, comandante partigiano impiccato dai nazifascisti a un albero di corso Vinzaglio con alcuni dei suoi compagni, nel luglio del 1944. Si trova, questo monumento, nel complesso scolastico “Parri – Vian“, in Barriera di Lanzo, ed è stato vandalizzato nel 2018: è tuttora in attesa di ripristino. Proprio l’approssimarsi dell’80° anniversario della morte, segnala il documento, ne rende urgente la sistemazione. L’assessore Francesco Tresso, presente alla riunione, ha confermato che l’intervento è già stato programmato e ha ricordato che le sole targhe commemorative censite sono 170, a fronte di risorse finanziarie molto scarse per la loro manutenzione.

La proposta, che sarà sottoposta prossimamente al voto della Sala Rossa, è stata presentata oggi nel corso di una riunione della V commissione Cultura e istruzione, presieduta da Lorenza Patriarca. Ai lavori hanno preso parte anche rappresentanti del Museo Diffuso della Resistenza, dell’Istituto Storico della Resistenza – IStoReTo e delle associazioni partigiane ANPI, FIAP e FIVL, oltre che dell’ANED (ex deportati politici). Nel corso della discussione si è delineata un’ampia convergenza sull’opportunità di cooperare a un grande progetto di salvaguardia della memoria collettiva in questa città, anche cercando di raccogliere, nelle forme più opportune, finanziamenti da parte di soggetti privati. Sono intervenuti, oltre ai rappresentanti delle istituzioni culturali e delle associazioni, i consiglieri e consigliere Cerrato e Ravinale (cofirmatari del documento), Apollonio, S. Damilano, Saluzzo e De Benedictis.

Claudio Raffaelli