Commissione Legalità, la ripartenza nel ricordo delle vittime delle mafie

La riunione della Commissione Legalità di Palazzo Civico

Una scelta non casuale quella della giornata odierna, per la prima riunione della Commissione Legalità da poco ricostituita dopo il rinnovo del mandato amministrativo. Il presidente Luca Pidello ha voluto che la data dell’insediamento fosse immediatamente a ridosso del 21 marzo, Giornata dell’impegno e del ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Una data che coincide anche con la Giornata mondiale dei migranti. Due temi che non sono certo estranei a un organo consiliare che si è visto affidare competenze più estese rispetto al passato (era stata istituita nel 2012), accuratamente elencate nella sua denomina ufficiale, ovvero “Commissione Legalità, Diritti delle persone provate della libertà personale, Giustizia di comunità, Sostegno e memoria delle vittime di reato”. Tutti ambiti ricapitolati e analizzati nei numerosi interventi che hanno animato la seduta, alla presenza della vicesindaca Michela Favaro (la quale ha anche le deleghe alla Legalità e agli appalti) come di rappresentanti di Libera Piemonte (Maria José Fava) e di Roberto Montà, sindaco di Grugliasco e referente di Avviso Pubblico, l’associazione che raccoglie circa 500 tra municipalità, Regioni e altri enti, impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata e alla promozione della legalità e della trasparenza amministrativa.

Maria Josè Fava, rappresentante di Libera Piemonte

Dal perpetuare la memoria delle vittime innocenti delle mafie – tanti i bambini – al monitoraggio della difficile situazione nelle carceri torinesi (insieme alla Garante per i diritti dei detenuti), dalla collaborazione con le associazioni antimafia alla vigilanza sugli appalti comunali e sulla realizzazione delle opere, continuando con la sicurezza nelle strade torinesi e i dirompenti problemi del Centro di permanenza per il rimpatrio degli immigrati non regolari (CRP di corso Brunelleschi, del quale il Consiglio comunale ha da tempo chiesto la chiusura), non mancheranno i terreni sui quali potrà muoversi il nuovo organo consiliare. Fino alla necessità di una politica trasparente, etica, esente da qualsivoglia ombra di contiguità con il malaffare.

Nei loro interventi, hanno sottolineato le varie criticità sulle quali intervenire e le priorità il presidente Pidello, il vice Liardo, i consiglieri e consigliere Conticelli, Viale, Crosetto, P. Damilano, Diena, Castiglione, Catizone, Ciampolini e il vicepresidente vicario della Sala Rossa, Garcea. Quest’ultimo ha anche voluto ribadire pubblicamente, a fronte di alcuni articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi, la propria estraneità e attiva ostilità a qualunque contesto legato alla criminalità organizzata.

Claudio Raffaelli