“Cittadinanza italiana per i minori figli di stranieri, nati in Italia”

Vecchi e nuovi torinesi durante le celebrazioni dell'assedio del 1706

Una mozione approvata dal Consiglio comunale (primo firmatario, Vincenzo Camarda del PD) prende posizione a favore del riconoscimento della cittadinanza italiana per i minori figli di stranieri nati in Italia.
Il riconoscimento della cittadinanza, sostiene il testo della mozione fatta propria dalla Sala Rossa, può agevolare un percorso di integrazione reale dove veder affermata l’idea di una comunità al contempo unica e plurale, in cui le diversità culturali e religiose siano una ricchezza e non un problema, in cui il dialogo, il confronto, il rispetto dei diritti e dei doveri della Costituzione siano capisaldi. Oggi più che mai, aggiunge il documento, “è necessaria una riforma di civiltà destinata a dare una risposta normativa a giovani che sono già italiani di fatto ma che per la legge italiana risultano stranieri, come spesso stranieri sono considerati anche nei Paesi di origine dei loro genitori: giovani nati o cresciuti nel nostro Paese, che frequentano le scuole italiane, che studiano e giocano con i nostri figli, che parlano i dialetti della nostra Italia, che vivono questo come il loro Paese, che sono cittadine e cittadini italiani nella sostanza della propria vita, anche se la legge non li riconosce tali”
Il documento fa appello all’approvazione di nuova legge sulla Cittadinanza italiana che riconosca pieni diritti ai figli dei migranti nati o cresciuti in Italia e agli stranieri che vivono stabilmente nel Paese. Oltre a questo, impegna l’Amministrazione comunale ad alcune iniziative concrete:
– istituire una cerimonia speciale nel giorno del 20 novembre di ogni anno, in concomitanza con la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quale atto simbolico, nell’auspicio di un’effettiva riforma del diritto di cittadinanza a livello nazionale, proclamando lo stesso giorno quale Festa della cittadinanza. Il tutto con l’obiettivo di promuovere nelle scuole la riflessione sul tema e la sensibilizzazione su cosa significhi essere cittadino, quali sono i diritti e quali i doveri.
– promuovere, per tutti coloro i quali acquisiscono la cittadinanza italiana, una cerimonia pubblica con il dono di una copia dello Statuto del Comune di Torino, un Kit di Cittadinanza e un attestato personalizzato a ricordo della giornata. Le giornate indicate potrebbero essere: 17 marzo Giornata Nazionale della Costituzione, Inno e Bandiera; 21 maggio, Giornata internazionale della diversità culturale; 1° giugno Giornata internazionale del bambino; 2 giugno Festa della Repubblica;
– contribuire alla realizzazione di un percorso rivolto a tutti i minori stranieri residenti nel Comune di Torino e ai loro genitori, con l’obiettivo di diffondere le informazioni utili al conseguimento della cittadinanza italiana ai 18 anni, per coloro che ne hanno diritto stando alle disposizioni della normativa del 1992, e al contempo informare i soggetti che non sono tutelati dalla normativa vigente su quelli che sono i loro diritti e doveri.

Un’Italia sempre più colorata

– attivarsi, in rete con altri Comuni, per sollecitare il Parlamento ad approvare quanto prima una nuova legge sulla Cittadinanza italiana che riconosca pieni diritti ai figli dei migranti nati o cresciuti in Italia e agli stranieri che vivono stabilmente in Italia.

Il documento approvato ricorda anche come il 17 dicembre 2012 il Consiglio comunale avesse approvato la deliberazione di modifica dell’art. 7 del proprio Statuto, attribuendo la Cittadinanza Civica a tutti i bimbi nati nel capoluogo piemontese ma non in possesso della cittadinanza italiana e organizzando in seguito una cerimonia pubblica.
Contrario alla mozione, presentata in aula da Vincenzo Camarda, si è detto il capogruppo di Fd’I Giovanni Crosetto, mentre a favore si sono espressi Ahmed Abdullahi (PD) Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) Tea Castiglione (M5S), Nadia Conticelli (PD), Silvio Viale (Lista Civica Torino) e, a nome della giunta, l’assessore Jacopo Rosatelli.
Il documento è stato infine approvato con 25 voti a favore (PD, Lista Civica, Torino Domani, Sinistra Ecologista, M5S, Moderati) e 2 contrari (Fd’I).

Claudio Raffaelli