Casa Oz, una mano amica e un sorriso

Quella svoltasi nei giorni scorsi, non è stata la prima visita della IV commissione consiliare a Casa Oz. Sopralluoghi e incontri erano già stati effettuati, per limitarsi agli ultimi anni, nel 2015 e nel 2019. Insomma, in ogni mandato amministrativo la visita a Casa Oz è quello che si definisce un “must”. E non è un caso, questa attenzione da parte della Sala Rossa.
Nata nel 2007, dal 2009 nella sede attuale (corso Moncalieri 262, quasi all’altezza del bivio per Cavoretto) Casa Oz è infatti un punto di riferimento solido, sicuro e qualificato per bambini e ragazzi con patologie di vario tipo (intensa e ornai più che decennale la collaborazione con la Neuropsichiatria del Regina Margherita) e per le loro famiglie. Personale qualificato e tanti volontari e volontarie, più di 130, sono impegnati con i giovanissimi ospiti e frequentatori in una miriade di attività, da quelle legate alla residenzialità (dal 2011 vengono ospitati, anche per lunghi periodi, piccoli pazienti provenienti da lontano e loro familiari) fino ai giochi, alle attività sportive, all’assistenza nello studio. Attività che, pur con tante difficoltà e con le necessarie modifiche, non si sono interrotte nemmeno negli anni della pandemia, anche per la possibilità di utilizzare ampi spazi aperti, opportunamente allestiti e coperti. Casa Oz vuole essere quotidianità che cura, hanno spiegato la presidente Enrica Baricco e altri responsabili, fornendo servizi e assistenza adeguati a persone e famiglie rese fragili dalla malattia, sempre più drammatica se riguarda un bambino oppure un ragazzo. Attraverso convenzioni e protocolli d’intesa con Ospedale infantile Regina Margherita e Città di Torino, mediante intese con istituzioni culturali, musei e società sportive, sostenuta da contributi e donazioni da aziende, fondazioni e soggetti privati, Casa Oz persevera nella sua ormai quindicennale attività. Con l’esperienza di Magazzini Oz, ormai avviata da quslche anno, si costruiscono anche percorsi di formazione professionale e di inserimento lavorativo. E non msnca neanche una piccola ma attiva redazione, composta da alcuni ragazzi e ragazze, che realizza un notiziario multimediale on line, con l’assistenza di giornalisti come Giulia Avataneo, presente durante il sopralluogo effettuato dalla IV commissione.
Per altre informazioni sulle attività di Casa Oz e su come poterle sostenere: www.casaoz.org

Claudio Raffaelli