CAAT, movimentate 600.000 tonnellate/anno di ortofrutta

La delegazione del Consiglio comunale con i responsabili del CAAT Marco Lazzarino e Gianluca Cornelio Meglio in occasione del sopralluogo di questa mattina. Da sinistra, Napolitano, Malanca, Tevere, Russi, Fornari, Ferrero e Tisi

Sopralluogo  di buon mattino dei consiglieri e consigliere comunali al CAAT, il Centro agro-alimentare di Torino. Situato ai margini della città, più precisamente in strada del Portone 30 – già in territorio di Grugliasco , il CAAT movimenta ogni anno 600.000 tonnellate di frutta e verdura, rifornendo il Torinese  e non soltanto. Dalle 85 aziende di grossisti ortofrutticoli che operano al suo interno, frutta e ortaggi arrivano mei mercati e anche in buona parte dei supermercati, con un totale di transazioni commerciali che arriva a 600.000.000 di euro.

Una veduta della “galleria commerciale” del CAAT, lunga circa 700 metri, dove operano quotidianamente più di ottanta grossisti del comparto ortofrutticolo

Se il CAAT ha soltanto una decina di dipendenti diretti, sono almeno diecimila i lavoratori, lavoratrici e i loro familiari che, con ruoli e funzioni diverse, direttamente o indirettamente ne traggono il pane quotidiano, tra vigilanza, attività di compravendita, trasporti e logistica, facchinaggio, attività di ristorazione interna.

Negli ultimi anni, hanno spiegato i responsabili del CAAT che hanno incontrato la delegazione del Consiglio comunale, si è lavorato molto sulla raccolta differenziata, che ora tocca l’80% nel settore della galleria commerciale. Inoltre, grandi quantità di prodotti ortofrutticoli invenduti vengono sottratti allo spreco in collaborazione con il Banco Alimentare e altre organizzazioni del terzo settore. In questo modo, nel 2020 sono state distribuite a persone e famiglie in difficoltà economiche più di 250 tonnellate di verdura e frutta.

Si stima che circa 10mila persone vivano direttamente o indirettamente delle attività che ruotano nel CAAT e intorno ad esso

Anche le facoltà universitarie di Agraria e Veterinaria hanno ricevuto cibo destinato all’alimentazione degli animali. Un occhio di riguardo anche alle tematiche ambientali, con il rinnovo degli impianti di illuminazione – il che ha anche migliorato le condizioni di sicurezza nell’area – l’uso di bici a pedalata assistita per muoversi all’interno del comprensorio di strada del Portone e l’installazione di una stazione di carica per veicoli elettrici.

Recentemente, il CAAT sta anche avviando o progettando nuove attività, legate alla commercializzazione di prodotti lattiero-caseari  o allo stoccaggio di prodotti ittici.

Informazioni più approfondite sono reperibili sul sito web del Centro agro-alimentare, http://www.caat.it

Claudio Raffaelli