Amece e l’aiuto ai migranti

Torna a Palazzo civico l’associazione Amece ascoltata oggi pomeriggio dalle Commissioni Ambiente e Cultura coordinate da Claudio Cerrato. Nata nel 2000 e attiva nelle Circoscrizioni 2 – 6 – 7 e 4 l’Association Maison d’enfant pour la Culture et l’Education aiuta i migranti di prima generazione – in particolare provenienti dal Nord Africa – per accoglierli nei quartieri della città con l’obiettivo di favorire l’interculturalità, il dialogo e l’inserimento a scuola e nel lavoro coinvolgendo i migranti di seconda e terza generazione. La sede principale è alla biblioteca Primo Levi dove svolge attività variegate e di sostegno familiare; è Casa di quartiere e nel giardino di via Leoncavallo si tiene il doposcuola – dal lunedì al sabato – dove i ragazzi hanno la possibilità di fare sport seguiti dagli educatori anche nel periodo estivo grazie all’adesione ai progetti di Estate ragazzi. Amece lavora anche nei giardini delle altre circoscrizioni e ha segnalato alcuni disservizi e furti di rame – in particolare al giardino Saragat della sei -; il presidente Cerrato ha ringraziato delle segnalazioni utili a monitorare le politiche cittadine. A Barriera di Milano collabora con ‘Noe – Comunità che educa’, il progetto integrato triennale con proposte extrascolastiche per famiglie, bambini e adolescenti. Sono molto frequentati i corsi di lingua araba e si tengono corsi di francese e tedesco; Amece opera nei Cpia – Centri provinciali per l’istruzione degli adulti – per sostenere i minori stranieri non accompagnati e favorisce scambi internazionali attraverso il programma europeo Erasmus+ oltre a promuovere laboratori artistici nelle scuole e fa parte del Conngi – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane – a fianco di altre quarantasette associazioni italiane. All’incontro sono intervenuti Patriarca – Camarda – Abdullahi – S. Damilano – Diena – Ciampolini.

(Roberto Tartara)