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Ultimo aggiornamento: 19/09/2012

Ciliegio selvatico

Ciliegio selvatico (Prunus avium)

(Prunus avium)

Famiglia: Rosaceae
Origine: Europa del Nord e Medio Oriente
Foglie: alternate ovoidali, lunghe fino a 14 cm. Verde chiaro la paginasuperiore e sfumata quella inferiore
Corteccia: fine con tendenza all'esfoliazione.Il Prunus avium insieme al Prunus cerasus da origine.
Il Prunus avium insieme al Prunus cerasus da origine alla grande varietā di ciliegie che possiamo trovare in commercio. E' presente in natura da millenni, tant'čche sono stati rinvenuti alcuni noccioli di ciliegia in prossimitādi antichi insediamenti primitivi. Ancora oggi alcuni roditori preferiscono rompere il frutto per mangiare il seme al suo interno, mentre la maggior parte degli animali preferisce gustarne il frutto, come noi del resto.
Il legno del ciliegio čda secoli molto apprezzato dagli ebanisti (anche
il sommo ebanista Pietro Piffetti lo impiegōin alcuni capolavori) per il
colore bruno rosato talvolta con fiammature d'effetto sul giallognolo. E' un degno sostitutivo del pregiatissimo legno di anacardo, quest'ultimo raro a trovarsi ed a prezzi esorbitanti. Come la maggior parte degli alberi da frutta, čun legno resistente e flessibile, ma secca facilmente dopo il taglio; con il ciliegio vengono prodotte diverse varietādi strumenti musicali: flauti, clarinetti, ottavini, oboi, ma anche casse di risonanza per chitarre, violini, pianoforti. Il fusto produce una resina molto apprezzata nell'industria dolciaria dove viene impiegata nei chewingum; un tempo veniva diluita con il vino per ottenere un efficace sciroppo antitosse. Dai pedicelli invece si estrae un succo dalle proprietāastringenti e diuretiche; ottimo il liquore che se ne ricava per macerazione ed infusione.
I suoi semi un tempo venivano conservati per la terapia antireumatica: chiusi in sacchetti di lino grezzo venivano scaldati sulla stufa prima di essere applicati sulla parte dolente. (8) A partire dal Settecento il ciliegio viene coltivato come pianta ornamentale; čpresente in molti giardini inglesi nelle Ville delle coste liguri e nei giardini della zona dei laghi del Verbano.
Per la sua breve durata il fiore di ciliegio č spesso associato all'effimera transizione della vita terrena, soprattutto presso le civiltāorientali čancora oggi simbolo di bellezza radiosa destinata a sparire in fretta con l'etā La simbologia del fiore di ciliegio čstata utilizzata dai Giapponesi in periodo bellico per infondere nei soldati un profondo senso di patriottismo. Sulla fiancata degli aerei dei Kamikaze era dipinta l'immagine di un fiore di ciliegio (Sakura), simbolo dell'intensitā con cui avrebbero vissuto gli istanti di vita nell'ultimo volo. Era convinzione diffusa che le membra sparse del suicida cadessero sul campo di battaglia come petali di fiore di ciliegio, che il vento avrebbe trasportato lontano dove la sua anima si sarebbe reincarnata. Nella terra del Sol levante ancora oggi si celebra la soavitādella primavera, che inizia con la fioritura del ciliegio, ed čconsuetudine incontrarsi nei parchi per celebrare in compagnia il ritorno della bella stagione. Lo scrittore e drammaturgo Anton Čchov vissuto nella seconda metādell'Ottocento, volle "Un giardino di ciliegi" da cui trasse ispirazione per la composizione dell'opera omonima sui cambiamenti sociali avvenuti in Russia.
Il ciliegio čsimbolo di prosperitāe di felicitā ed il fiore rappresenta
la purezza, motivo per cui lo si ritrova in molti stemmi araldici come
ideale cavalleresco.
In via Guido Reni all'altezza del numero civico 114 si trova uno splendido esemplare di questa specie, sopravvissuto alla pavimentazione del corso stradale, e dell'inquinamento dei gas di scarico. Resta inosservato per la maggior parte dell'anno, ma in primavera la sua splendida fioritura su tutta la chioma si fa notare!