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Intervista al Presidente Massimo Guerrini

da Torino Click Anno 1, n° 32/2 - lunedì 28 maggio 2007. Edizione delle 18.03

Il Presidente Massimo Guerrini

Massimo Guerrini, 48 anni, sposato.
Imprenditore immobiliare.
Lavora nel quartiere Centro e dal
2006 è alla guida della Circoscrizione

 

E' gravoso essere al timone della I Circoscrizione?

Accettare questo mandato è stata una bella sfida, le giornate lavorative sono piene, i problemi molteplici, la sicurezza, la manutenzione ordinaria del territorio, le idee per aiutare, dove possibile le realtà che operano nella Circoscrizione.
La rivalutazione di alcune zone poco considerate. Importante è esserci, dimostrare il proprio interesse e cercare di aiutare i cittadini a risolvere i problemi della quotidianità. Importante è interagire con le persone, ascoltare, capire e aiutare quando è possibile. Ciò che più mi sta a cuore è avvicinare la cittadinanza all'Istituzione che rappresento comunicando il significato e il ruolo della Circoscrizione e i servizi ai quali i cittadini hanno diritto.

Il territorio che amministra è il cuore di Torino, sotto cui affondano le radici della città.

La Circoscrizione Centro Crocetta rappresenta il cuore e la vetrina di Torino, ma è al tempo stesso zona di forte residenzialità con tutti i problemi di integrazione delle necessità dei residenti con quelle della gestione dei servizi comuni alla città, degli spazi vivibili necessariamente ridotti che si devono confrontare ed adattare alle esigenze di ospitare cittadini e turisti nella migliore maniera e con il maggior grado di sicurezza possibile. La responsabilità di governare questo mix è tanta.

Palazzi aulici, strade e vetrine che fanno invidia ai commercianti degli altri quartieri. Come valorizzare ancora di più queste caratteristiche?

Con il confronto e il dialogo tra le istituzioni centrali , le associazioni dei commercianti, degli esercenti e dei residenti, la previsione di attuazione di alcuni manifestazioni che valorizzino il centro anche a livello turistico, e soprattutto con l'ausilio di tutti gli organi che concorrono ed intervengono per far si che il centro continui ad essere il salotto di Torino come da sempre identificato.

Accanto alla benestante Crocetta ci sono zone più popolari, il Centro, la periferica via Arquata. L'attenzione alla qualità sociale e all'integrazione cammina a diversa velocità?

Assolutamente no, la ricerca è continua nel prevedere soluzioni attuabili specialmente per quanto riguarda le realtà con maggiori problematiche: il 16 maggio abbiamo convocato un'assemblea proprio nella zona di via Arquata dove gli abitanti invitati hanno potuto spiegare le loro necessità . C'erano l'assessore Curti e il presidente ATC Ardito, mi pare sia stato un momento di ampio confronto positivo con gli abitanti della zona.

Dal suo osservatorio si vede crescere una città multiculturale o piuttosto cosmopolita?

Direi che la città cresce in tutti i sensi, come realtà multiculturale, ma anche cosmopolita. Direi soprattutto che crescono i torinesi, nella loro consapevolezza che Torino sta diventando con pieno merito una città europea.

Ci sono zone più in ombra nella Circoscrizione. Cosa pensa di fare per recuperarle?

Farle vivere, creare eventi ed incentivi di vario tipo affinché il quartiere si armonizzi e diventi un tutt'uno.

Il degrado è in agguato. Con il concorso di tutti si può scongiurare. Sono tutti impegnati a raggiungere questo obiettivo?

Prima di tutto bisogna chiarire cosa intende per degrado. Il degrado architettonico compete agli organismi centrali, noi possiamo soltanto sollecitare gli interventi . Per quanto riguarda il degrado ambientale stiamo prevedendo di organizzare manifestazioni culturali , alcune all'interno dei giardini della circoscrizione, un esempio è l'iniziativa conosci i tuoi giardini che ha un buon impatto sulla popolazione del centro. Tale iniziativa si svolge nei giardini circoscrizionali e ha la finalità di insegnare a riconoscere e curare le piante .

Funziona la collaborazione tra pubblico e privati nella gestione dei beni pubblici?

Direi che ad oggi la collaborazione tra pubblico e privati è in attuazione, ad esempio collaboriamo con alcune associazioni
che gestiscono i centri d'incontro della circoscrizione. Il centro d'incontro di via Bellezia funziona a pieno ritmo con varie iniziative ed è gestito da un'associazione. Così faremo anche in altre occasioni.

E' virtuoso l'esempio dell'accordo stipulato con i proprietari di appartamenti per la pulizia degli spazi verdi pubblici?

Non è virtuoso, ma indispensabile e rappresenta la soluzione più economica, efficace e coinvolgente che stabilisce un nuovo
rapporto tra i cittadini e il Comune, offrendo l'opportunità di risolvere i problemi di piccolo arredo urbano e di gestione del verde. In tal modo si valorizza il territorio a costo zero per il Comune e con la contestuale soddisfazione dei privati. L'iniziativa giardini in adozione rappresenta inoltre una grande opportunità di educazione civica.

Lei è imprenditore nel settore immobilare. L'esperienza le è di aiuto nella missione di amministratore pubblico?

Come imprenditore sicuramente l'esperienza che ho acquisito mi è di aiuto, in special modo nell' attitudine a vedere i problemi tanto in generale quanto nel singolo particolare. Inoltre il lavoro di gruppo mi ha insegnato a gestire un team e a utilizzare l'ascolto e la mediazione costante.

Infine, l'attenzione di Palazzo Civico è puntuale alle istanze che propone la Circoscrizione?

Purtroppo non sempre. I problemi li conosciamo tutti, il bilancio, la mancanza di risorse creano alcuni empasse nella risoluzione delle istanze. Vorremmo finalmente vedere attuato in modo definitivo il decentramento e il reale trasferimento delle competenze alle circoscrizioni. (gf)

Ultimo aggiornamento: 20/07/2010