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COMUNICATO STAMPA
CONTRIBUTO DEL COMUNE PER IL RESTATURO DELL'ORGANO DI SAN MASSIMO
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L'organo monumentale della Chiesa di San Massimo,in via dei Mille, 28, uno strumento costruito dalla ditta Vegezzi Bossi di Centallo e presentato all'esposizione italiana del 1884, sarà presto restaurato, grazie ad un sostanzioso contributo di Palazzo Civico.

La Giunta comunale ha stanziato questa mattina 126 mila Euro. Ne occorrono 166 mila. La differenza sarà coperta da un contributo della Regione. L'organo, assai pregiato, era stato costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1884, un illustre organaio, figlio d'arte, la cui famiglia, originaria di Bergamo, costruiva strumenti fin dal 1600.

L'organo, dalle dimensioni spettacolari, conta più di 3 mila canne comandate da tre tastiere. Suscitò peraltro l'appassionata ammirazione di molti importanti musicisti dell'epoca, tra cui Mendelsson e Berlioz che rimasero incantati dalla sua musicalità, come annota Don Franco Manzo, parroco di San Massimo, nella missiva indirizzata al Comune. Aggiunge il prelato: "Ricco di colori timbrici, capace di passare da celestiali dolcezze ad esplosioni terrificanti, il nostro strumento rappresenta un vertice assoluto dell'arte organaria".

L'ultima importante occasione in cui erano state udite le sue note è stata durante l'edizione 2001 di Settembre Musica.

Ora, dopo più di un secolo di attività liturgica e concertistica l'organo necessita di una radicale manutenzione. Saranno effettuate la "registrazione" e la ripulitura. Così da renderlo efficiente nell'ambito delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario della Chiesa, peraltro di proprietà del Comune,e in vista delle manifestazioni musicali per Torino 2006.

Sotto le volte dell'edificio sacro sono inoltre custoditi tre dipinti di notevole valore artistico, attribuiti a Carlo Francesco Beaumont, Stefano Maria Legnani, detto Legnanino e Giuseppe de Ribera.

(gf)


Torino, 15 Giugno 2004
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