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COMUNICATO STAMPA
IRAQ: “DA CONDANNARE QUESTO OMICIDIO EFFERATO”
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L’annuncio dato ieri sera dalla tv araba Al Jazeera sull’omicidio dell’ostaggio italiano ha ampliato ancor più lo sdegno e la condanna verso gli atti di violenza che si stanno consumando in Iraq.
Al riguardo il presidente del Consiglio, Mauro Marino, il vicepresidente del Consiglio, Michele Coppola, e i Capigruppo hanno voluto esprimere la solidarietà alla famiglia dell’ucciso e il loro parere in proposito.

Mauro Marino: “Esprimo una forte condanna, a nome di tutto il Consiglio comunale, per il grave assassinio compiuto in terra irachena. Ribadiamo il nostro cordoglio alla famiglia di Fabrizio Quattrocchi e la solidarietà a tutte le famiglie che ancora hanno i loro figli impegnati nell’opera di pace in Iraq.

Michele Coppola: “Siamo di fronte ad una tragedia che, però, non può far cambiare il nostro impegno: il ricatto non deve vincere. La lotta al terrorismo diventa sempre di più una priorità che deve essere condotta con l’impegno di tutti i Paesi senza distinzione alcuna. Sono certo che il nostro Governo farà tutto il possibile per salvare la vita agli altri tre ostaggi ancora in mano ai terroristi”

Beppe Borgogno (D.S.): “ Si tratta di un fatto grave che condanniamo con nettezza e che da il segno di un ulteriore aggravamento della vicenda irachena, che sta sfuggendo al controllo di tutti. E’ necessaria una svolta da parte dei Governi coinvolti nella guerra che restituisca un ruolo centrale all’ONU e garantisca la sicurezza in Iraq, nei nostri paesi e ai cittadini di ogni nazionalità, e lo sviluppo civile e democratico della società irachena. Esprimiamo un forte cordoglio per i famigliari della vittima e ci sentiamo vicini agli altri famigliari coinvolti in queste vicende”.

Marco Borgione (La Margherita): “ Esprimo il cordoglio alle famiglie della vittima e la solidarietà a chi ha ancora i propri famigliari in Iraq. Appaiono oltremodo evidenti le conseguenze di un conflitto dai toni esasperati ed emerge la fragilità e la vulnerabilità del mondo occidentale. Dobbiamo rifiutare i ricatti del terrorismo e percorrere l’unica soluzione possibile con l’auspicato intervento delle Nazioni Unite evocato anche dal Papa.

Gian Guido Passoni (Comunisti Italiani):“La morte del nostro connazionale è certamente un fatto drammatico, così come lo stillicidio che tutti i giorni riempie i bollettini dall’Iraq. Ciò non fa che sottolineare l’assurdità dell’occupazione militare angloamericana dell’Iraq, con l’irresponsabile partecipazione del Governo Italiano. Diventa sempre più urgente il ritiro dei contingenti d’occupazione e l’invio di un massiccio contingente ONU di paesi terzi.”

Giovanni Nigro (Verdi) : “Il Consiglio comunale ha già condannato questi atti e ribadisce con rinnovata forza la propria condanna. Per questo omicidio efferato invita il Parlamento italiano ed europeo ad investire l’ONU nella gestione di questa crisi che non riguarda solo l’Iraq ma l’intero Medio Oriente”.

Giovanni Airola (Lega Nord): “ Esprimo il mio totale rispetto per questo nostro connazionale barbaramente ucciso”.

Marilde Provera (Rifondazione comunista): “E’ naturale e umano in queste ore stringersi attorno al dolore di chi è stato colpito dal lutto e alla conseguente accresciuta angoscia di tutti gli altri parenti in attesa di conoscere la sorte dei loro congiunti. Questo non può tuttavia oscurare le reali cause di questa situazione di accresciuta instabilità e di violenza che sono da ricercare nella guerra per perseguire le necessarie improrogabili soluzioni a partire dall’immediato ritiro dei militari dall’Iraq.
Il ritiro di tutti i militari presenti in Iraq è oggi necessità improrogabile:
 Per l’affermazione della costruzione del diritto delle popolazioni irachene tramite la mediazione diplomatica e l’attivazione coordinata di aiuti e di interventi per la ripresa del Paese;
 Per la sicurezza di tutti gli italiani all’estero e in Italia.
Combattere il terrorismo è combattere i germi della violenza e non portarla con la guerra”.

Susanna Fucini (AP-UDEUR): “ In Iraq la situazione è ormai drammatica e l’uccisione di un nostro connazionale nulla toglie alla gravità del conflitto. Nonostante le dichiarazioni rilasciate nel recente passato dal presidente americano Bush sulla conclusione della guerra, in realtà la guerra non è mai terminata. Occorre riflettere e interrogarci sul mantenimento della spedizione italiana in Iraq”.

Roberto Rosso (Forza Italia): “ Io non appartengo alla schiera di coloro che dividono i buoni dai cattivi con un colpo d’accetta netto. E’ evidente che in questo caso gli islamici che hanno perpetrato l’omicidio del nostro connazionale hanno offeso, accanto alla sua famiglia e alla sua patria, quella stessa religione che in modo cosi barbaro ritengono di voler difendere”.

Ferdinando Ventriglia (A.N.): “ Quanto accaduto è un risvolto drammatico anche se purtroppo prevedibile che ci deve rafforzare nella nostra determinazione e nella solidarietà con le forze armate italiane”.


(G.S. / R.T.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale


Torino, 15 Aprile 2004
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