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COMUNICATO STAMPA
UN "DIFENSORE CIVICO" PER I DETENUTI: INCONTRO IN SALA ROSSA CON LUIGI MANCONI
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Tra i detenuti nelle carceri italiane, Il tasso di suicidi è 17 volte più alto rispetto al dato relativo all’insieme della popolazione del Paese: più del 50% dei casi di suicidio riguardano individui reclusi da meno di sei mesi, spesso soltanto da pochi giorni.
Questa mattina il senatore Luigi Manconi, “Garante per le persone private della libertà personale” per il Comune di Roma, ha preso spunto da questo dato drammatico per illustrare in Sala rossa, di fronte ai consiglieri della IV Commissione, la situazione preoccupante delle condizioni di vita negli istituti di pena.
Luigi Manconi e Domenico Gallo

“Metà della popolazione carceraria, che si è profondamente modificata negli ultimi anni, è composta da soggetti deboli e fasce esposte, come immigrati e tossicodipendenti – ha sottolineato Manconi, evidenziando anche “il sovraffollamento crescente che rende incerto l’uso dei servizi e il godimento dei diritti civili, anche di fronte all’eccessivo cumulo di funzioni che talvolta impedisce ai Magistrati di sorveglianza di svolgere la loro attività di controllo.”

Di fronte a questa situazione, il Comune di Roma ha ritenuto necessario individuare un soggetto “terzo” fra le diverse amministrazioni, appunto il Garante per le persone private della libertà, che in accordo e collaborazione con le autorità esistenti possa contribuire ad un miglioramento dei rapporti, delle condizioni di vita e dei diritti civili all’interno dei penitenziari. “Il Garante – ha puntualizzato Manconi – dovrebbe svolgere funzioni di vigilanza anche, ad esempio, rispetto a luoghi come stazioni di polizia o Centri di permanenza temporanea per stranieri". Nella capitale, il Garante ha individuato come prioritaria la questione dell’assistenza sanitaria in carcere: a giugno sarà avviata una ricerca sulla tempistica delle visite specialistiche, dei ricoveri ospedalieri “esterni” e della disponibilità dei farmaci. La popolazione carceraria, è stato ricordato, è largamente afflitta da gravi problemi di salute, a cominciare dai 20mila tossicodipendenti reclusi, dei quali 5mila affetti da Aids e migliaia da Epatite B).

L’esempio del Comune di Roma è già stato seguito da quelli di Bologna e Firenze, oltre che dalla Regione Lazio. Altre città si stanno avviando nella stessa direzione. “ Anche a Torino – spiega il presidente della IV Commissione Domenico Gallo” stiamo discutendo dell’istituzione del Garante. Abbiamo incontrato direttori di penitenziari, magistrati ed altri soggetti operanti nella realtà carceraria, che in città conta 1300 detenuti, più i minori del Ferrante Aporti. Prossimamente, la delibera istitutiva arriverà al voto della Sala rossa”.

Nel corso dell’incontro di questa mattina, durante il quale sono intervenuti anche i consiglieri Ferragatta e Centillo, Manconi ha infine ricordato come la Commissione Affari costituzionali della Camera, stia esaminando un testo (condiviso ampiamente da entrambi gli schieramenti politici) per l’istituzione di un Garante nazionale di nomina parlamentare, con ampia autonomia e facoltà di accesso a strutture e documenti, come già in alcuni paesi dell’Unione Europea (ma anche in Norvegia e Ungheria). “Iniziative locali, come quella di Roma e ci auguriamo prossimamente di Torino - ha concluso il senatore Manconi – sono tuttavia fondamentali per anticipare e sperimentare a livello locale quella che è un’esigenza ormai non eludibile”.

(c.r.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale

Nella foto: da sinistra, il senatore Luigi Manconi e il presidente della IV Commissione Domenico Gallo durante l’incontro in Sala rossa

Torino, 5 Aprile 2004
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