Torna all'indice Comune di Torino Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
RAI TORINO FUTURO INCERTO ASCOLTATI I SINDACATI IN COMUNE
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La Rai a Torino stritolata dall’asse Roma –Milano. Questo è quanto hanno affermato i Sindacati aziendali Rai oggi pomeriggio a Palazzo civico durante i lavori della III Commissione consiliare presieduta da Santina Vinciguerra. Era presente l’assessore Tom Dealessandri.

I rappresentanti sindacali hanno ribadito come si voglia far diventare Torino un centro Rai di nicchia nonostante abbia delle enormi potenzialità e infrastrutture: dall’Orchestra sinfonica unica in Italia, al Centro Ricerche di corso Giambone, agli uffici amministrativi che curano gli abbonamenti a livello nazionale, all’information technology (l’unico a livello nazionale).

“Oltretutto – hanno dichiarato i sindacati – le nostre preoccupazioni vanno in difesa dell’occupazione e della produzione. Non si vuole investire su Torino visto che quando un dirigente va in pensione viene rimpiazzato da una figura che ha mansioni inferiori, quindi facendo perdere qualità alla catena produttiva”.

Nella sede di via Cernaia, ad esempio, nel 1995 c’erano 42 dirigenti mentre a Roma solo 12; nel 2004 i dirigenti a Torino si sono ridotti a 11 unità mentre a Roma sono ben 25.

Dai sindacati è stato denunciata l’assenza di un vero piano industriale, che si accompagna al continuo depauperamento delle attività nelle sedi di via Cernaia, via Verdi, corso Giambone e soprattutto il fatto che i futuri programmi della Rai prevedono progetti di sviluppo per le sole sedi di Roma, Milano e Napoli.

Ad esempio a fronte dei faraonici progetti di Saxa2 i lavoratori di via Cernaia da anni vedono sfilare sotto gli occhi i progetti che li riguardano. Il problema del grattacielo è questione annosa, ma la speranza –secondo i sindacati – è quella di veder sottrarre pian piano le attività esistenti, che occupano circa 800 persone per poi vendere il palazzo e far cassa.
Adesso le organizzazioni sindacali hanno richiesto al Comune e agli altri Enti di essere forza d’urto per sostenere un vero progetto per la Rai di Torino partendo dall’investire sull’esistente.

Erano presenti anche Paolo Volpato e Nino Battaglia, giornalisti Rai, che hanno ricordato come se perde la Rai a Torino perde anche la città e che a Torino bisogna puntare su programmi scientifici, culturali, di ambiente e di spettacoli di intrattenimento.

Al riguardo la presidente Santina Vinciguerra ha concluso ricordando come sia il Comune che la Regione e la Provincia abbiano realizzato una piattaforma per il rilancio della Rai a Torino e che sarà presentata nella giornata di oggi alla presidente della RAI Lucia Annunziata. “C’è l’esigenza di valorizzare l’esistente – ha dichiarato Vinciguerra - e quindi il Centro di produzione, il Centro ricerche, gli uffici amministrativi di via Cernaia e l’Orchestra Sinfonica Nazionale. Torino deve puntare sul digitale terrestre, RaiAlp, fiction, specializzazione produttiva negli ambiti culturali, ambientali e scientifici, consolidando la sede di via Cernaia come centro direzionale”.

Al termine dei lavori la Commissione consiliare ha deciso di formulare un ordine del giorno sulla questione Rai a Torino che sarà presentata lunedì prossimo in Consiglio comunale e che impegnerà il Sindaco e la Giunta a coinvolgere gli altri Enti (Regione e Provincia) al fine di attivarsi presso i vertici aziendali della Rai per chiedere la sospensione del piano nazionale e ridiscutere il ruolo della sede torinese.

Sono intervenuti : D.Gallo, Nigro, Favaro, Chiavarino, Cuntrò, Altea, Provera.

(g.s.)- Ufficio Stampa del Consiglio comunale.

Torino, 1 Aprile 2004
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