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COMUNICATO STAMPA
L’OMAGGIO DELLA SALA ROSSA A NORBERTO BOBBIO
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Il senatore Norberto Bobbio è stato ricordato questo pomeriggio in Sala rossa, in apertura della prima seduta del 2004.
minuto di silenzio per Bobbio

Il presidente del Consiglio comunale Mauro Marino, salutata la presenza di alcuni familiari dello scomparso intellettuale torinese, ha sottolineato come “di lui ci resti il lascito morale e culturale di un intellettuale libero. Libero nel senso più pieno del termine: vigorosamente di parte – quella della democrazia, intesa come sintesi di libertà e giustizia sociale – eppure al tempo stesso aperto non soltanto al confronto ma al dubbio. Quel dubbio che porta in sé la ricerca della verità, contro ogni integralismo culturale e, a maggior ragione, contro qualsivoglia totalitarismo.

Il presidente ha poi proseguito: “Ci ha lasciato il giurista, lo storico del pensiero politico, il filosofo, il maestro di libertà: io vorrei ricordare in modo particolare l’insegnante, come da lui stesso ricordato nella sua autobiografia. Non soltanto dalla cattedra universitaria, nei suoi 44 anni di docenza, ma con i suoi libri ed i suoi interventi sugli organi d’informazione. Norberto Bobbio ha contribuito al pari di pochi ad educare alla democrazia intere generazioni. Per lui – ha sottolineato Marino – si poteva ben usare il termine “maestro”. Fu tale quando si interrogava sul rapporto complesso tra libertà e giustizia”.
Il presidente ha rievocato il conferimento del Sigillo della Città a Norberto Bobbio deciso dal Consiglio comunale, all’unanimità, nel novembre del 2000, ricordando come lo scomparso senatore, profondamente legato ala sua identità torinese, sia stato non un semplice testimone ma un protagonista del secolo appena trascorso.

Infine, Marino ha letto in aula il testo delle ultime volontà del senatore Bobbio. “Da queste righe - ha concluso - emerge la sua profonda umanità. Le migliaia di persone in coda per recargli l’ultimo saluto al Rettorato hanno dimostrato quanto rispetto ma anche quanto affetto abbia saputo guadagnarsi nela sua lunga esistenza”.

L’intera assemblea elettiva di Palazzo Civico, levatasi in piedi, ha poi reso omaggio alla memoria dello scomparso con un minuto di raccoglimento.
(c.r.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale



Torino, 12 Gennaio 2004
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