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COMUNICATO STAMPA
IL NUOVO REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE SANZIONATORIE AMMINISTRATIVE
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Meno burocrazia per fare ricorso contro le sanzioni del Comune.

Con la modifica del titolo V della Costituzione e con l’entrata in vigore della Legge 241/90, che hanno condizionato il settore delle sanzioni amministrative, si è reso necessario modificare e riformulare il “Regolamento delle procedure sanzionatorie amministrative”, che ha abrogato quello del 26 marzo 1985.

E’ stata approvata stasera, in Consiglio comunale, la delibera che propone il nuovo regolamento composto da 20 articoli e aggiorna le sanzioni per ogni specie di violazione di norme dei regolamenti municipali. Il nuovo testo è stato redatto in termini più chiari e comprensibili, come suggerito dalla direttiva 2002 del Dipartimento della Funzione Pubblica. Questo servirà ad offrire al cittadino, uno strumento interpretativo che garantirà maggiormente i suoi diritti.

Secondo l’articolo 3 l’omessa indicazione di alcuni dati quali: 1) la data e il luogo dell’accertamento della violazione, 2) il fatto commesso e le norme violate, 3) le generalità complete del trasgressore, determinano l’archiviazione del verbale.

L’art. 10 ha abbreviato il termine entro il quale devono essere valutati i ricorsi. In precedenza il termine di prescrizione era di cinque anni. Adesso il procedimento dovrà concludersi entro 36 mesi dalla data di contestazione e notifica del verbale.

Un altro aspetto rilevante viene affrontato dall’art. 18, che disciplina la procedura della confisca. Quando un provvedimento di confisca diventa definitivo, se la merce è deperibile, in cattivo stato di conservazione o contraffatta deve essere distrutta. Mentre ogni singola cosa, di valore inferiore a 100 euro, potrà essere devoluta in beneficenza ad associazioni ed enti con finalità assistenziali e non di lucro. Gli enti e le associazioni interessate dovranno comunicare annualmente, entro il 31 marzo, al Settore Regolamentazioni Sanzioni, la loro disponibilità a beneficiare delle cose confiscate.

Infine l’art. 19 prevede gli atti ripristinatori. Questi provvedimenti sono diretti esclusivamente a ripristinare l’interesse pubblico pregiudicato dalle violazioni. In pratica, se un cittadino per esempio occupa abusivamente il suolo pubblico con un dehor, oltre alla sanzione pecuniaria, dovrà ripristinare l’area togliendo la struttura.

Il provvedimento è stato approvato con 29 voti favorevoli e 4 astenuti.

(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale

Torino, 29 Novembre 2004
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