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COMUNICATO STAMPA
LE SFIDE POLITICHE E ISTITUZIONALI DELLA PROSSIMITA’ EURO-MEDITERRANEA. SE NE DISCUTE DOMANI, VENERDI’, A PALAZZO CIVICO
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Si svolge domani, venerdì 19 novembre, a Torino, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Civico, un incontro sul tema delle sfide politiche e istituzionali della prossimità euro-mediterranea. Si tratta di un'assise, a porte chiuse, alla quale parteciperanno una trentina di esperti internazionali.

La cooperazione euromediterranea ha come obiettivo il rafforzamento di uno spazio di stabilità politica ed economica nella regione mediterranea, condizione ritenuta fondamentale per promuovere il processo di pace in Medio Oriente.

Torino è una città da tempo in relazione con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il 26 giugno scorso a Mahdia, in Tunisia, durante la riunione del Gruppo Euromed di Eurocities, a cui ha partecipato il Sindaco Sergio Chiamparino, è stata eletta alla presidenza per il biennio 2005-2007.

L’elezione alla testa di Euromed pone il capoluogo piemontese alla guida delle città europee nel processo di coinvolgimento dei livelli locali nel partenariato euromediterraneo. Si tratta di un patto sottoscritto dai Ministri degli Affari Esteri dell’Unione Europea e da quelli di 12 paesi dell’area mediterranea: Marocco, Algeria e Tunisia, Egitto, Israele, Giordania, Autorità Palestinese, Libano e Siria, Turchia, Cipro e Malta.


Obiettivi principali, fare del bacino del Mediterraneo uno spazio di dialogo, scambi e cooperazione che garantisca la pace, la stabilità e la prosperità; potenziare il dialogo politico; sviluppare la cooperazione economica e sociale; valorizzare maggiormente la dimensione sociale, culturale e umana e istituire una zona di libero scambio entro il 2010.

I temi affrontati domani saranno quelli legati al decentramento. Oggi in Europa il decentramento è ritenuto elemento indispensabile di una good governance e della democrazia. Ma lo stesso vale anche per il Nord Africa e il Medio Oriente? Gli Stati mediterranei che non sperimentano il decentramento vanno considerati non democratici? E i sistemi decentrati raggiungono necessariamente livelli più alti di good governance?
I paesi del Medio Oriente e del Nord Africa stanno sperimentando forme e livelli diversi di decentramento amministrativo. Quali sono le principali tendenze in atto nella regione, e quali sono i fattori principali di questa differenziazione? Rafforzare la buona governance e il pluralismo politico è, in teoria, un obiettivo strategico delle politiche dell’UE nella regione. Quale spazio ha, e dovrebbe avere, la promozione della buona governance a livello locale, nel contesto di questo più ampio quadro strategico?

Intorno a questi argomenti discuteranno studiosi ed esponenti della società civile delle due sponde del Mediterraneo.

(gf)

Torino, 18 Novembre 2004
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