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COMUNICATO STAMPA
LA PROROGA DELLA DISCARICA DI BASSE DI STURA DISCUSSA IN COMMISSIONE AMBIENTE
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LUNEDÌ IL VOTO DECISIVO DEL CONSIGLIO COMUNALE

“Un provvedimento sofferto ma necessario”. Così il presidente della VI Commissione consiliare Pier Giorgio Crosetto, ha commentato la deliberazione che proroga l’attività della discarica AMIAT di Basse di Stura sino a tutto il primo semestre del 2005.

La proposta di deliberazione, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta e che sarà sottoposta al voto decisivo della Sala rossa lunedì prossimo è stata illustrata ai consiglieri dal vice sindaco Marco Calgaro, che ha sottolineato come la decisione di rinviare la chiusura della discarica “storica” dell’area torinese sia stata presa, “con un criterio etico e di coerenza, solo dopo aver posto serie basi per l’individuazione definitiva del sito del nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti”, confermata per la fine di quest’anno. La discarica potrà accogliere ancora 1,4 milioni di metri cubi di rifiuti nell’attuale lotto in via di utilizzo.

Il vice sindaco ha anche spiegato come l’amministrazione comunale stia mettendo in atto una serie di interventi per potenziare la raccolta differenziata e anche per avviare gli impianti per il pretrattamento dei rifiuti, ribadendo che “nel futuro inceneritore non andranno a finire rifiuti se non soggetti al pre-trattamento”. La prossima settimana, è stato annunciato, la Giunta varerà una delibera-quadro per incrementare la raccolta differenziata e per il pretrattamento dei rifiuti, dapprima quelli destinati alla discarica e in seguito all’inceneritore.

Interpellato in merito, il direttore dell’AMIAT Ivan Strozzi ha fornito dei dati sulla produzione di rifiuti assorbita nel 2002 dalla discarica di Basse di Stura: si tratta di più di mezzo milione di tonnellate, 327mila delle quali provenienti dalla città di Torino e le rimanenti dai consorzi dell’area torinese.
“Sul territorio nazionale – ha spiegato Strozzi - non esiste attualmente un impianto, inceneritore o discarica, in grado di accogliere una simile quantità di rifiuti. Trasportarli in Germania sarebbe stata l’unica soluzione possibile, ma ad un costo troppo elevato”.
Quindi, ha concluso il vice sindaco “Se entro dicembre-gennaio saremo in grado di scegliere il sito per l’inceneritore, ci sarà un tempo tecnico di 4/5 anni per la sua realizzazione, prevista entro il 2008. E’ chiaro che in questo contesto è prevedibile che la discarica attuale possa funzionare, seppure con modalità diverse – ad esempio ricevendo i rifiuti pretrattati e quindi, come ecoballe, con minore volume e non maleodoranti - fino ad allora”.

“Proprio l’impegno per incrementare la raccolta differenziata ed introdurre il pretrattamento dei rifiuti, oltre che per individuare definitivamente il sito dell’inceneritore – commenta il presidente della VI Commissione Pier Giorgio Crosetto – contribuiscono a rendere accettabile la proroga del funzionamento della discarica, scelta dolorosa ma necessaria”.

Acceso il dibattito in Commissione, con interventi dei consiglieri Provera Borgogno, Buronzo, Cerutti, D. Gallo, Lospinuso, Costa, Coppola, Nigro, Orlandi, Ferragatta e della presidente della Circoscrizione VI Eleonora Artesio, che ha ricordato il parere negativo espresso dal Consiglio circoscrizionale.
(c.r.)


Torino, 16 Luglio 2003
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