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COMUNICATO STAMPA
ARRIVA IL “SI” DALLE COMMISSIONI CONSILIARI AL PROGETTO DI RECUPERO DEL PARCO BASSE DI STURA
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Questa mattina, a Palazzo civico, è stato dato il “via libera”, da parte della II Commissione consiliare presieduta da Domenico Mangone insieme alla VI Commissione consiliare presieduta da Pier Giorgio Crosetto, al Piano Esecutivo di Recupero Ambientale (P.E.R.A.) del Parco Basse di Stura.

I consiglieri riunitisi in sala Orologio hanno discusso per oltre due ore l’importante provvedimento che sarà approvato in una delle prossime sedute del Consiglio comunale, dopo che la 5 Circoscrizione avrà espresso il proprio parere.

L’area del “Parco Basse di Stura”, localizzata a nord del Comune di Torino, ha una superficie di circa 150 ettari e si sviluppa per circa 3 chilometri lungo la sponda destra del fiume Stura (190 ettari se si comprende l’intero ambito fluviale. Confina a sud con il margine edificato della Città lungo via Reiss Romoli, ad est confina con la superstrada dell’aeroporto di Caselle, a ovest con strada dell’aeroporto che collega Torino con i Comuni di Borgaro e Caselle. A nord il margine dell’area è delimitato dalla sponda del fiume.

Il risanamento e la riqualificazione ambientale, previsto dal P.E.R.A. dovrà tenere conto delle seguenti condizioni: le opere che si realizzeranno dovranno posizionarsi in condizioni di sicurezza dal rischio di esondazioni del torrente Stura; dovranno cessare le attività inquinanti e le aree inquinate dovranno essere bonificate.

Al riguardo sono stati già attuati due importanti interventi di bonifica nell’area, da parte del Comune di Torino, il primo inerente l’ ex Discarica Rifometal, con la messa in sicurezza di circa 80 mila metri cubi di sali esausti utilizzati nel processo produttivo di produzione come coprente nei forni rotativi; il secondo sull’area ex Cimi Montubi Vasche e prevede la bonifica di due vasche da 20 mila metri cubi contenenti morchie oleose, polveri di metalli, fanghi di trattamento e melme di verniciatura, mediante la rimozione preliminare della fase liquida e il suo smaltimento all’esterno.

Il Parco è stato suddiviso in quattro ambiti: fluviale di 495 mila mq; agricolo di 328 mila mq; attrezzato di 441 mq e tematico di 263mq.
Ambito fluviale: gli interventi di trasformazione sono finalizzati ad incrementare il livello di naturalità della Stura attraverso la rinaturalizzazione della sponda del fiume e dei laghi Martini e Bechis. Gli usi ammessi sono quelli di strutture di fruizione dell’ambito insediate nella casina Ressia; attività didattica e di educazione ambientale. Osservazione dell’avifauna con capanni e ricoveri: Attività sportive limitate alla pesca e al canotaggio. Attività ricreative limitatamente alla balneazione. Accessi veicolari e parcheggi limitati ai veicoli di servizio e manutenzione.

Ambito agricolo: destinato a attività agricole. Produzioni florovivaistiche in campo e strutture annesse. Serre. Esposizioni florovivaistiche. Attività sportive compatibili, quali l’equitazione. Strutture di fruizione dell’Ambito insediate nella cascina Boscaglia, attività didattica e di educazione ambientale. Accessi veicolari limitati ai veicoli di servizio e manutenzione e parcheggi pertinenziali.

Ambito attrezzato: destinato alle aree verdi e giardini tematici, aree attrezzate per la sosta e per il gioco, aree attrezzate per manifestazioni e concerti all’aperto, attività commerciali come chioschi e edicole, parcheggi pertinenziali e pubblici di attestamento per la fruizione dell’ambito.

Ambito tematico: attrezzature finalizzate alla realizzazione di un “Parco tematico a carattere ricreativo” nel quale sono comprese le seguenti attività finalizzate alla sua organizzazione e gestione. Attività sportive in strutture all’aperto e al coperto. Attività culturali e artistiche e per il tempo libero. Attività per lo spettacolo, manifestazioni e concerti all’aperto. Attività di servizio connesse alle attività svolte nell’ambito. Attività commerciali al dettaglio, ristorazione e pubblici esercizi solo se integrate con le attività svolte nell’ambito. Parcheggi pertinenziali e pubblici.


Per quanto riguarda i tempi di attuazione entro il 30 giugno 2004, la Città promuoverà con le aziende un piano di attenuazione dell’impatto ambientale, temporalmente definito. Qualora si verificassero livelli di emissioni inquinanti eccedenti le soglie definite nel piano, l’Amministrazione promuoverà la dismissione parziale o totale di tali imprese, attivando tutte le iniziative di politiche ambientali, industriali e del lavoro al fine di salvaguardare le diverse attività produttive e l’occupazione dei lavoratori coinvolti.


Erano presenti gli assessori RobertoTricarico, Paolo Peveraro, Mario Viano, Tom Dealessadri e Dario Ortolano.


Alla fine i due presidenti di Commissione Crosetto e Mangone hanno espresso la loro soddisfazione per la realizzazione di questo piano esecutivo di recupero ambientale del Parco Basse di Stura definendolo un “momento storico” per la Città.(g.s.)

Torino, 9 Luglio 2003
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