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COMUNICATO STAMPA
LE DICHIARAZIONI SUL PIANO FIAT IN CONSIGLIO COMUNALE
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L’assemblea di Palazzo civico ha dato vita, stasera, ad un dibattito sul piano di rilancio della FIAT, presentato la scorsa settimana dalla casa automobilistica torinese.

Dopo le dichiarazioni del sindaco, Sergio Chiamparino, i capigruppo consiliari, nei cinque minuti a disposizione per gli interventi, hanno espresso le loro posizioni in riferimento al delicato momento dell’azienda.

Il primo a prendere la parola è stato Agostino Ghiglia del gruppo di Alleanza Nazionale: “Finalmente un buon piano. Occorre rilanciare anche la fiducia e l’ottimismo attorno all’azienda, affinchè i nuovi modelli possano trovare un buon successo di mercato, superando i fattori psicologici negativi di quest’ultimo periodo”.

L’intervento del gruppo di Forza Italia, da parte di Roberto Rosso, è stato favorevole al piano presentato: “la FIAT rifinanzia il settore della motoristica, produce nuovi modelli nei prossimi tre anni ed effettua grossi investimenti nella ricerca tecnologica. Ci auguriamo che con queste azioni la Fiat possa rimanere un marchio competitivo”

A seguire è intervenuto Domenico Gallo in rappresentanza dei Comunisti Italiani: “Ci dissociamo dal coro degli entusiasti del piano Fiat anche se riteniamo corretto l’abbandono della diversificazione produttiva con la concentrazione dell’attività sull’auto. Siamo molto preoccupati dei risvolti occupazionali del piano, visto il taglio di 1850 posti di lavoro nell’area torinese”.

Per il gruppo della Margherita ha preso la parola da Marco Steffenino: “Al di la del piano, sul quale esprimiamo un parere moderatamente positivo, ci aspettiamo un impegno incisivo degli Enti locali e del Governo sull’intero distretto dell’auto (produzione e ricerca), e l’avvio di un tavolo di lavoro.”

Per i Democratici di Sinistra è intervenuto Rocco Larizza: “ il piano da l’idea concreta di una svolta, e noi lo sosterremo; tutto da verificare poi se il grande malato è ancora salvabile e le condizioni economiche generali lo permetteranno.”

Giovanni Nigro dei Verdi ha posto l’accento sul fatto che “il piano non evidenzia a sufficienza il rilancio del settore auto, e in particolare del comparto ecologico, in grado di trasformare Torino da capitale dell’auto a città simbolo della mobilità sostenibile.”

Marilde Provera, di Rifondazione Comunista, ha evidenziato come “dall’inizio della vicenda si siano susseguiti gli Amministratori Delegati e i piani di rilancio dell’azienda. Invariati, invece, sono restati i pareri degli amministratori degli Enti locali sul rilancio della casa”.

Al termine del dibattito è intervenuto l’assessore al Lavoro Tom Dealessandri che ha sostenuto come “ sussistano le condizioni per un sostegno al reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi FIAT. Il problema è proprio quello di evitare che la crisi aumenti l’esclusione sociale.”

Il dibattito è stato concluso dal sindaco, che cogliendo le sollecitazioni del dibattito, ha sottolineato come “attualmente non ci siano alternative credibili al piano FIAT e che questa sfida vada accettata. Il problema – ha concluso il sindaco – è far sapere alla città ed ai vertici dell’azienda che l’obiettivo è mantenere a Torino la testa del sistema auto, verificando costantemente che ciò accada, pronti ad intervenire qualora la situazione lo richiedesse.”

Alla dibattito non ha fatto seguito alcuna discussione.

(r.t.)

Torino, 7 Luglio 2003
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