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COMUNICATO STAMPA
IL RECUPERO DEI GIARDINI REALI BASSI E’ TERMINATO
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Riportati all’immagine originaria del 1915, i giardini “bassi” dei Giardini Reali sono oggi di nuovo a disposizione dei torinesi, dopo un restauro durato 9 mesi. L’intervento è parte (quarto lotto) di una riqualificazione che interessa l’intero spazio verde, posto sopra e sotto ciò che resta degli antichi bastioni della capitale sabauda, e che comprende anche il restauro, già terminato, del cosiddetto “Garittone di San Maurizio”.

Il recupero del parco è opera del settore Verde pubblico – Nuove opere, che ha incaricato lo studio Architetturaeambiente, condotto dall’architetto Federico Fontana, di progettare il restauro del giardino ed effettuare una ricerca storica sulla sistemazione architettonica originaria e sulle varietà botaniche all’epoca utilizzate, anche attraverso sondaggi archeologici del terreno.

Sono così ritornati gli stradini in terra battuta, ricoperti da un leggero strato di polvere di frantoio per evitare l'eccessiva polverosità estiva, e le aiuole verdi delimitate talvolta da canalette in acciottolato per lo scolo delle acque, talvolta da rocailles, una pietra lavica usata nelle piazzette, nei punti di ritrovo e attorno alla fontanella in pietra, presente anche in altri parchi storici (Parco del Valentino, giardini Cavour).
Il muro perimetrale su corso San Maurizio è stato ricostruito utilizzando l'originaria struttura in mattoni, con un’altezza di 60 centimetri e con capitelli posti a breve distanza l’uno dall’altro; i sottoservizi sono stati interamente rifatti, compreso l’impianto di irrigazione e la rete di scolo delle acque piovane.

Per la parte botanica del recupero, si sono sostituite alcune essenze come le Robinie, componenti in precedenza un filare sulla scarpata che si affaccia su via Rossini e che ponevano problemi di sicurezza, con il Liriodendro, che ha un vistoso fogliame giallo e una chioma che non si espande troppo. La scarpata è stata anche rimodellata, con la pendenza addolcita attraverso un prolungamento della rampa che porta ai giardini alti.

I vecchi alberi sono stati gran parte monitorati con il VTA, un sistema di rilevamento elettronico che permette di valutare la staticità e lo stato di salute della pianta. A questi, si sono aggiunti cinquanta nuovi alberi: i Tigli del campo giochi - spostato in area più interna del parco -, gli Ippocastani a fiori rosa, resistenti alla Cameraria, i Faggi, i Cercis (albero di Giuda) e i Pruni. Inoltre, si sono piantumati circa trecento nuovi arbusti di diverse varietà, e in alcune zone, poste essenze tappezzanti, soprattutto in prossimità degli ingressi, oltre a rosai coprisuolo. Sono stati fatti alcuni riporti di terra per modellare le aiuole, si è riseminato il prato su tutte le aree.

L’insieme degli interventi del quarto lotto è costato al Comune 308mila euro: Il responsabile del procedimento per la città è Oscar Peano, dirigente del settore Verde pubblico – Nuove opere. La direzione lavori è stata seguita da Giovanni Besusso, responsabile Ufficio tecnico progettazione, dello stesso settore.
(m.m.)

Torino, 22 Maggio 2003
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