Torna all'indice Comune di Torino Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
BILANCIO DI PREVISIONE 2003
Spedisci via mail
Formato per la stampa
"È un Bilancio che prevede un’incisiva azione di contenimento dei costi insieme a un poderoso piano di investimenti a sostegno di una politica di sviluppo, indispensabile per affrontare il momento di difficoltà che la nostra città sta vivendo". Lo afferma l’assessore Paolo Peveraro, sottolineando che nonostante la diminuzione dei trasferimenti, non calano il numero e la qualità dei servizi comunali.
Il Bilancio di previsione per l’esercizio 2003 - varato dalla Giunta di Palazzo Civico lo scorso 7 marzo e che oggi approda in Sala Rossa per il dibattito e la votazione finale - assicura "il mantenimento di un elevato standard qualitativo e quantitativo dei servizi offerti dalla Città, nonostante quest’anno le disponibilità finanziarie siano state penalizzate - dichiara l’assessore al Bilancio".
Il Preventivo 2003 pareggia per la parte corrente a 1401 milioni di euro con l’applicazione di un avanzo di 21 milioni di euro.
Nel dettaglio, le entrate tributarie ammontano a 593 milioni di euro e rappresentano il 43% del totale e aumentano rispetto al 2002 di 75 milioni di euro. Le extratributarie (canoni e concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni) ammontano a circa 359 milioni di euro (pari al 26% del totale) e crescono rispetto allo scorso anno di 33 milioni.
I trasferimenti da Stato, Regioni e altri enti ammontano a 401 milioni di euro e rappresentano il 29% del totale delle entrate.
In particolare i trasferimenti dello Stato, senza considerare l’aumento della compartecipazione all’IRPEF, passata nel 2003 dal 4.5% al 6.5%, diminuiscono di 11 milioni di euro mentre quelli della Regione diminuiscono di 5 milioni di euro.
Le spese correnti riguardano principalmente il personale (28%), beni e servizi (23%), trasferimenti ad aziende (16%) del totale, rimborsi di mutui ed interessi passivi (14%). Il Bilancio prevede investimenti pari a 1376 milioni di euro, finanziati per 951 milioni di euro con mutui e prestiti obbligazionari, per 387 milioni di euro con contributi e per 38 milioni attraverso entrate straordinarie.
L’equilibrio tra risorse economiche e qualità delle prestazioni è mantenuto attraverso un forte contenimento della spesa, lo sviluppo di politiche di gestione attiva del debito e con il solo adeguamento della TARSU che, per effetto della Legge Ronchi, deve raggiungere entro il 2005 la piena copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso la tariffa. A Torino, peraltro, la nuova "tariffa" risulta ancora significativamente inferiore rispetto a quelle di altre città italiane come Roma, Milano, Napoli e Bologna.
"Occorre tuttavia precisare – afferma il responsabile della politica finanziaria di Palazzo civico - che i 18 milioni di euro di maggiori entrate derivanti dall’aumento della TARSU saranno compensati da 10 milioni di euro di maggior trasferimento all’Amiat S.p.A., da circa 4 milioni di euro per costituire un fondo di solidarietà che dimezza il costo della TARSU per le famiglie meno abbienti e da un milione e 800mila euro destinati alle attività commerciali e artigianali interessate dai cantieri, in particolare quelli della metropolitana e del passante ferroviario. L’aumento effettivo del gettito Tarsu per il Bilancio comunale sarà quindi di poco più di due milioni di euro".
"Il Bilancio nel suo complesso – aggiunge Peveraro – conferma, così come è evidenziato nel rapporto dell’Agenzia di rating Standard & Poor’s (che ha attribuito anche per quest’anno la AA- al Comune di Torino modificando il giudizio sulle prospettive che passano da "negative" a "stabili"), la sempre minore dipendenza dal debito, nonostante l’attuazione di un ampio programma di investimenti, legata da un lato alla gestione attiva dell’indebitamento e dall’altro al programma di dismissioni patrimoniali, così come il miglioramento della situazione economica è collegato agli interventi che stanno contribuendo ad alleggerire la rigidità di bilancio e dai risparmi derivanti dalla razionalizzazione delle spese correnti". (mge)


Torino, 31 Marzo 2003
 «Torna indietro
Condizioni d’uso, privacy e cookie