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COMUNICATO STAMPA
"NON RIFIUTARTI DI SCEGLIERE" AL VAGLIO DELLA VI COMMISSIONE

"La legge sui rifiuti da a tutti un compito; il nostro e di programmazione e di autorizzazione degli impianti. Abbiamo fatto anche piu di quanto di nostra competenza; ora ci sediamo alla scrivania e aspettiamo, dai Consorzi, gli studi di fattibilita e i progetti preliminari".
Cosi l'assessore all'ambiente della Provincia di Torino, Emanuele Gamba, ha risposto oggi al presidente della VI Commissione consiliare, Piergiorgio Crosetto, che gli chiedeva: "A questo punto (finito il lavoro della Commissione Bobbio, ndr) cosa succede?".

L'audizione dell'assessore provinciale in Commissione al Comune di Torino doveva coinvolgere anche Luigi Bobbio, coordinatore della Commissione "Non rifiutarti di scegliere", che non ha potuto partecipare. Una Commissione che ha prodotto, utilizzando una procedura di largo coinvolgimento degli attori locali (enti, associazioni, gruppi spontanei di cittadini), una rosa
ristretta di localita dalle quali saranno scelti i siti del termovalorizzatore e della nuova discarica. Nel settembre scorso si erano aggiunti alla rosa dei siti possibili per l'inceneritore altri due siti
(per Torino, l'ambito di strada del Francese) sui quali sono attesi i risultati delle valutazioni dell'Arpa. Se questi risultati saranno disponibili entro lunedi, come era previsto, alla fine di gennaio la Commissione "Non rifiutarti di scegliere" sara in grado di dire se e quali
di questi nuovi siti si affiancheranno, in testa alla graduatoria, ai due gia identificati, Chivasso e Volpiano.

Il consigliere Rocco Lospinuso (Fi) ha chiesto di sapere quanto e costato il lavoro della commissione Bobbio: 340 milioni, per il 60 per cento a carico della provincia, per la restante parte ai quattro Consorzi. I numeri della Commissione: 17 mesi di lavoro, 200 incontri con gli attori locali, 35 riunioni della Commissione, 6 gruppi di esperti, 6 numeri della newsletter informativa. L'assessore Gamba, su richiesta del consigliere Bruno Ferragatta (La Margherita), ha spiegato che tra i criteri di scelta dei siti ci sono la vicinanza alla viabilita, la possibilita del trasporto
dei rifiuti su ferro e di realizzare una sufficiente rete di teleriscaldamento. "Si tenga conto che questa discussione riguarda il 50 per cento del problema - ha concluso Gamba - il restante 50 e occupato dalla raccolta differenziata".

Torino, 16 gennaio 2002

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