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COMUNICATO STAMPA
DATI ISTAT NON ATTENDIBILI E RINCARI INGIUSTIFICATI: LE INIZIATIVE DI PALAZZO CIVICO

I criteri di rilevazione dei prezzi adottati dall’ISTAT producono risultati corretti dal punto di vista statistico. Capita però che non siano aderenti alla realtà che i cittadini incontrano nel loro rapporto quotidiano con botteghe, mercati e centri commerciali.

Le recenti polemiche sull’attendibilità dei dati ISTAT sull’inflazione e sulla crescita dei prezzi al consumo sono riemerse nel corso dei lavori della III Commissione consiliare. La riunione ha preso spunto dall’esame di due proposte di mozione presentate l’una dal consigliere Giovanni Nigro e l’altra dai consiglieri Domenico Gallo e Gianguido Passoni.

"Che le metodologie ISTAT, alle quali tutti gli uffici di statistica a livello locale devono attenersi, siano decisamente inadeguate" ha dichiarato la presidente della III Commissione Santina Vinciguerra" è opinione comune e condivisa anche da chi sulla base di questi metodi deve compiere le rilevazioni.

Gli aumenti ingiustificati dei prezzi, da più parti segnalati anche in relazione al nuovo sistema monetario imperniato sull’Euro hanno suscitato gravi preoccupazioni tra la popolazione - è stato sottolineato nel corso del dibattito - e i dati ISTAT sull’inflazione sono apparsi in molti casi non rispondenti alla realtà di una lievitazione del prezzo di molti generi di consumo, anche di prima necessità. Gli assessori Giuseppe Lodi ed Elda Tessore, presenti alla riunione, hanno raccolto la segnalazione dei consiglieri, specificando che il problema dell’attendibilità del metodo di rilevazione ISTAT va affrontato e risolto in sede nazionale.

"Un ordine del giorno del Consiglio comunale su questo tema potrebbe essere un forte ed utile segnale. Io e la Giunta siamo assolutamente disponibili in questo senso" ha detto l’assessore Tessore, che ha anche indicato alcune iniziative sulle quali sta operando il "tavolo di lavoro" con le associazioni di categoria e i sindacati promosso dal Comune. Come ad esempio – per contrastare il fenomeno degli aumenti ingiustificati - pubblicizzare periodicamente i prezzi rilevati, monitorare un campione di esercizi commerciali con l’aiuto delle organizzazioni di categoria, perseguire la "tracciabilità" del processo di formazione del prezzo finale al dettaglio (è uno dei punti su cui si focalizzano le polemiche tra produttori e distributori). E ancora, con il concorso fondamentale delle associazioni di categoria, elaborare "codici di comportamento" per l’artigianato di servizio o concordare l’impegno di mantenere inalterati i prezzi per generi e periodi determinati.

Le due proposte di mozione sui problemi del carovita e dell’attendibilità dei dati Istat sui prezzi verranno prossimamente discusse con i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e della associazioni sindacali di categoria. "In una città alle prese con la crisi economica, in particolare con la vicenda FIAT, il tema dei prezzi al consumo e del potere d’acquisto dei cittadini, soprattutto lavoratori e pensionati diventa di bruciante attualità" ha sottolineato la presidente Santina Vinciguerra. (c.r.)

Torino, 17 ottobre 2002

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