Osservatorio Interistituzionale sugli Stranieri
in Provincia di Torino
A Torino gli stranieri regolarmente residenti sono oltre 40mila,
quasi il 5% dell'intera popolazione.
Un neonato su sei nella nostra città ha almeno un genitore
straniero e una coppia di sposi su cinque è composta da un
non italiano.
In alcune scuole gli studenti stranieri hanno raggiunto o addirittura
superato la metà del totale, e il mondo del lavoro si evolve
sempre più in direzione multietnica (quasi 17mila nuovi avviamenti
di stranieri solo nel 2001).
Intere zone della città stanno assistendo ad una vera e propria
trasformazione del loro tessuto economico, produttivo e commerciale,
anche grazie all'apporto rappresentato dagli 8.600 stranieri iscritti
al Registro imprese.
Quella degli immigrati stranieri è una popolazione giovane
(30 anni in media), in proporzione più scolarizzata (il 10%
è laureato), che chiede di essere considerata una risorsa
e non solo un problema, come questi pochi dati lasciano chiaramente
intendere.
Il Comune di Torino è stato, fin dall'inizio del fenomeno,
all'avanguardia nel coglierne l'importanza e nell'erogare una risposta
concreta in termini di servizi, sostegno, spazi di riflessione e
di approfondimento. Tra le altre iniziative, partecipa dal 1996
ai lavori del gruppo permanente dell'Osservatorio interistituzionale
sugli stranieri in provincia di Torino e dal 1997 ne pubblica il
Rapporto annuale.
A giugno stato presentato ufficialmente il Rapporto 2001 dell'Osservatorio
interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino che,
giunto alla sua quinta edizione annuale, è ormai considerato
strumento privilegiato d'informazione, di analisi e di ricerca sul
fenomeno dell'immigrazione straniera a Torino, nell'area metropolitana
e in provincia.
Articolato in aree d'interesse - demografia, politiche sociali,
sicurezza, sanità, scuola, economia e lavoro - il Rapporto
offre, attraverso un'ampia proposta di dati, grafici, cartine e
commenti, un'esauriente fotografia della situazione dei flussi migratori
dall'estero e in particolare dai Paesi in via di sviluppo.
La peculiarità di questo Osservatorio, che lo rende esperimento
pilota in ambito nazionale, è proprio quella di riunire intorno
ad un tavolo permanente (coordinato dalla Prefettura di Torino)
tutti i soggetti pubblici direttamente coinvolti nella gestione
di un fenomeno che nell'ultimo quindicennio ha caratterizzato in
maniera considerevole gli assetti sociali.
Questo monitoraggio ha permesso, nel corso degli anni, di misurare
i livelli d'integrazione e assimilazione, ma anche le contraddizioni
e le difficoltà riscontrabili in un ambito così complesso
e articolato. L'intreccio di vari e diversi piani di lettura risulta
così indispensabile per poter inquadrare il fenomeno immigrazione
nelle sue giuste dimensioni (quantitative e qualitative), superando
i luoghi comuni e i punti di vista strumentali che talvolta caratterizzano
il modo di affrontare queste problematiche.
All'Osservatorio interistituzionale sugli stranieri in provincia
di Torino partecipano la Prefettura,
il Comune e la
Provincia di Torino,
la Regione Piemonte,
l'ISTAT, la Questura,
la Direzione regionale dell'istruzione e il CIDISS, l'Agenzia
Piemonte Lavoro, il Ministero
del lavoro, la Camera
di commercio di Torino e l'INPS.
L'introduzione al volume è stata curata da Francesco Ciafaloni.
Il Rapporto 2001 contiene inoltre in appendice una relazione sul
Progetto Dedalo a cura della CNA.
Il volume, di 300 pagine in brossura, è disponibile, fino
ad esaurimento scorte, presso gli uffici della
DIVISIONE SERVIZI CIVICI
UFFICIO DI STATISTICA
OSSERVATORIO SOCIOECONOMICO TORINESE
Via Frejus 21 10139 Torino
oppure si può richiedere telefonicamente o via
e-mail ai numeri
011/442.06.40 (telefono) 011/442.06.70
(fax)
email: massimo.omede@comune.torino.it
e si trova inoltre presso tutte le biblioteche
civiche cittadine.
|