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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Febbraio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2015-06336
"CENTRALE MICHELOTTI, PASSATA LA GARA SI CAMBIA TUTTO?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 30 NOVEMBRE 2015.
Interventi
"Centrale Michelotti, passata la gara si cambia tutto?"

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201506336/002, presentata in data
30 novembre 2015, avente per oggetto:

"Centrale Michelotti, passata la gara si cambia tutto?"

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Anche in questo caso, vorrei fare un aggiornamento sullo stato di avanzamento della
questione, con la richiesta di poter approfondire i singoli aspetti ed aggiornare in tempo
reale, non potendo dare definitivamente una risposta finale all'interpellanza, essendo
una questione in continua evoluzione.
Avevo già preannunciato, lo ricorderanno il Presidente ed i Consiglieri interpellanti, che
in queste settimane avremmo aperto un'interlocuzione con l'Associazione Temporanea
di Imprese Camuna Idroelettrica e Ar.Co. Lavori S.c.c., che si era aggiudicata la gara
per la realizzazione dell'impianto idroelettrico che va a sfruttare il salto d'acqua sulla
diga Michelotti, quindi all'altezza del ponte della Gran Madre.
Questa realizzazione della centrale dava l'opportunità alla Città di vedere realizzate le
opere accessorie da lei indicate, che avrebbero permesso la completa navigabilità del
fiume Po, raggiungendo un obiettivo strategico che questa Città si è data negli anni, ma
che non è mai riuscita ad ottenere proprio visti i problemi strutturali sia dell'alveo a
monte e a valle della diga, sia per l'esistenza del salto d'acqua che andava in qualche
maniera superato.
La storia la conoscete bene: vi è stata una deliberazione del Consiglio Comunale a dare
il via al progetto, poi la gara, poi il riconoscimento dell'impresa realizzatrice e, infine, la
presentazione delle prime ipotesi progettuali. Le ipotesi progettuali sono andate via via
modificandosi, sia su richiesta della Città - in maniera molto limitata -, sia su proposta
stessa dell'impresa, che ha visto modificare il proprio approccio al tema
dell'inserimento fisico della centrale o fuori dall'alveo o all'interno dell'alveo;
ovviamente, ogni modifica progettuale ha comportato una modifica del business plan
nel suo complesso e dei costi per la realizzazione delle opere.
La Città ha seguito (personalmente e direttamente in alcuni incontri, ma, in particolare,
tramite gli Uffici ed i miei tecnici) tutta la fase di ricostruzione delle nuove ipotesi
progettuali e anche le ipotesi dei relativi business plan, tant'è che abbiamo sospeso la
convocazione dei Tavoli tecnici di confronto con l'esterno, perché il contenuto del
confronto con l'esterno in questo momento non era sufficientemente definito per essere
oggetto di un confronto con soggetti terzi.
Nelle ultime settimane, l'impresa ha richiesto un nuovo incontro, che è avvenuto in data
9 febbraio, nel corso del quale il concessionario ha preannunciato l'intenzione di non
procedere con la progettazione che aveva fin qui annunciato, cioè quella di portare la
centrale all'interno dell'alveo e di costruire la conca di navigazione così come era stato
richiesto dalla Città; per cui siamo in attesa di una definizione ufficiale e formale della
sua posizione.
Questa volontà di non procedere potrebbe anche voler dire - ma siamo di fronte ad
un'ipotesi, perché non esiste un atto formale nel quale questa posizione sia stata in
qualche maniera ufficializzata - che l'impresa si ritira dall'operazione, cioè ritiene
antieconomica nel suo complesso l'operazione e, quindi, dichiara la non volontà di
proseguire in questo percorso, che è una scelta unilaterale di chi ha sottoscritto un
contratto, come ha fatto questa impresa.
A questo punto, la Città avrà un insieme di scenari di fronte, davanti ai quali dovremmo
prendere alcune decisioni; uno di questi è anche quello di andare a discutere la
fideiussione, che a garanzia era posta del contratto, verificare quale siano le condizioni
complessive della gara, considerato che, in questo caso, siamo di fronte ad una gara che
ha un soggetto partecipante, quindi non è possibile uno slittamento della graduatoria,
così come è avvenuto, anche se in tempi importanti, nella realizzazione dell'opera della
Metropolitana sulla Bengasi, dove si è andati al secondo, poi al terzo e poi assegnato ad
uno dei due che erano in terza posizione.
In questo momento, quindi, non sono nelle condizioni per dare una risposta definitiva
sul futuro della realizzazione né della centrale né della relativa conca, perché la
posizione non è una posizione ufficiale. Visto e considerato, però, che c'era questo
documento all'ordine del giorno e visto e considerato che l'incontro era già avvenuto e,
quindi, si sarebbe poi scoperto agli atti in maniera successiva che era già avvenuta la
discussione di questa interpellanza, mi è sembrato comunque opportuno informare con
grande trasparenza l'Aula delle cose che stanno succedendo. Non ho contezza, in questo
momento, della posizione definitiva; l'impresa potrebbe anche dirci che questo business
plan non regge e riproporne un altro chiedendo 30 giorni di proroga e
l'Amministrazione deciderà se concedere o non concedere. Potrà anche dire di credere
che non ci siano più le condizioni economiche per la realizzazione, oppure pensare di
modificare il business plan nella parte di tiraggio dell'acqua, perché così aumenterà la
redditività, cioè potrà provare a giocare con le variabili che compongono il business
plan o potrà legittimamente, autonomamente, in maniera unilaterale, decidere di non
giocare più questa partita.
Queste variabili sono ancora troppo grosse per dare un'indicazione su quella che è
l'intenzione dell'Amministrazione, quindi non posso oggi annunciarvi l'intenzione
dell'Amministrazione di percorrere una strada A, una strada B o una strada C, perché, a
seconda di quali saranno le conclusioni finali da parte dell'impresa, sarà relativa la
riflessione che dovremmo in qualche maniera fare nelle prossime settimane.

TROMBOTTO Maurizio (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
A maggior ragione, sono contento di aver presentato questa interpellanza, perché,
effettivamente, mi sembra che stiano avvenendo cose importanti su questa vicenda che,
sappiamo tutti, ha impegnato il Consiglio Comunale per molti anni e che noi abbiamo
seguito da vicino. L'interpellanza sollevava anche una serie di altri dubbi, che adesso
non so se si possano considerare superati, ma, in particolare, noi continuiamo ad avere il
dubbio sull'utilità effettiva di realizzare una conca di navigazione spendendo un milione
di Euro, che potrebbe essere altrimenti incamerato o destinato ad altro, per poi andare a
navigare eventualmente sul tratto verso Sassi, dove, comunque, non ci sono i fondi per
realizzare il resto dell'opera. Infatti, una delle domande riguardava le promesse che
erano state fatte circa un anno fa, sul fatto che l'Amministrazione avrebbe reperito dei
fondi europei eventualmente per completare l'opera di rendere navigabile il tratto di
fiume verso Sassi, quindi se fossero poi state portate avanti oppure no. Però, magari lo
vedremo in Commissione, perché immagino che, a questo punto, andremo magari a
portare in Commissione l'atto per avere anche degli ulteriori aggiornamenti su quello
che dirà poi il concessionario.
Tornando, invece, alla questione principale, noi abbiamo sollevato l'interpellanza nel
momento in cui abbiamo appreso che si stava prospettando la realizzazione di una
centrale molto diversa da quella che era stata presentata nella gara. Dato che questa non
è semplicemente una concessione di spazio in cui noi diamo il permesso di fare
un'opera sua, ma è un'opera pubblica, che viene realizzata da un privato che la realizza
per conto e in nome dell'Amministrazione, allora, a questo punto, se gli si permette di
realizzare un'opera che è molto diversa da quella che era stata messa a gara, che per
essere costruita costa, magari, tre milioni invece dei sette che erano stati ipotizzati, a
questo punto qualche dubbio sull'irregolarità o, comunque, sull'opportunità di tutta la
vicenda viene. Se, magari, fin dal principio si fosse detto che si realizzava una cosa
diversa che costava la metà o di meno, ci sarebbero state altre persone che avrebbero
partecipato al bando.
Penso che, se c'è un cambiamento così radicale del progetto, effettivamente, la cosa
migliore sarebbe riprendere tutto il progetto dall'inizio, detto che poi noi continueremo
ad avere i dubbi che avevamo fin dal principio, nel senso che ben venga la realizzazione
di una centrale che permette di realizzare energia rinnovabile, però, chiaramente, quel
punto lì è un punto estremamente aulico, in pieno centro cittadino, dove l'impatto
ambientale rischia di essere molto pesante, sia sul flusso del fiume, che sul parco, che
sulla sponda, che sul paesaggio, su tutto, quindi, forse, quello non è proprio il posto
migliore dove andare a fare una centrale idroelettrica.
A questo punto, direi di rimandare l'atto in Commissione e, se possibile, vorremmo
avere anche un chiarimento sull'intestazione del contratto, perché ci risulta che sia stato
firmato da una società diversa rispetto all'ATI che aveva vinto il bando. Questo anche
in ottica di potenziali penali, perché immagino che se c'è un unilaterale ci sia anche una
penale e può essere preoccupante perché, a questo punto, la società veicolo, costituita
appositamente, non so se abbia i capitali per pagare una penale, però questo
assolutamente non lo posso sapere, perché non ho visto le carte. Quindi, chiediamo che,
se si va in Commissione, ci sia anche un approfondimento sulla parte amministrativa e
burocratica di questa cosa sulla persona giuridica che ha firmato il contratto, per capire
se la Città abbia veramente delle possibilità di rivalsa di qualunque genere su questa
società che ha firmato il contratto, nel momento in cui essa dovesse chiamarsi fuori e
mandare a monte tutta l'iniziativa.

TROMBOTTO Maurizio (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio
Intervengo per il verbale, perché si tratta di argomenti molto delicati che riguardano una
gara. Ritengo opportuno sottolineare, se non fosse stato sufficientemente chiaro nella
mia illustrazione, che gli elementi che come Città abbiamo richiesto in modifica del
progetto non riguardano modifiche strutturali. Le proposte di modifica importanti che,
invece, hanno visto stravolgere il progetto iniziale sono state proposte dall'impresa che
ha messo alla valutazione della Città l'eventuale possibilità di modificare il progetto ed
era in fase la preparazione del business plan relativo alla nuova proposta di modifica del
progetto da parte dell'impresa.
Questo ci tengo a dirlo, perché ritengo particolarmente corrette le cose che diceva bene
il Consigliere Bertola rispetto all'impossibilità da parte della stazione appaltante di
modificare le condizioni di una gara una volta che la gara è stata conclusa, altrimenti
altri soggetti sarebbero ben legittimati a richiedere un annullamento al Tribunale
Amministrativo della procedura in corso, tra l'altro anche a gara conclusa.
Voglio, quindi, solo lasciare a verbale, visto che questa è una sede ufficiale, che le
modifiche che la Città ha proposto in fase successiva al riconoscimento a quest'impresa
della possibilità di realizzare l'opera non sono modifiche strutturali, ma sono
semplicemente aggiustamenti dovuti alla concessione delle autorizzazioni da parte
dell'A.I.Po, della Città Metropolitana e di tutti i soggetti che sono stati piano piano
coinvolti e che hanno detto la loro, chiedendo alcune modifiche rispetto al progetto.

TROMBOTTO Maurizio (Consigliere f.f. di Presidente)
L'interpellanza è discussa per l'Aula, con la richiesta però di approfondimento in
Commissione, quindi verrà riportata in II più VI Commissione.
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