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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Febbraio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2016-00035
"AREA IN STATO DI ABBANDONO E DEGRADO IN VIA PIANEZZA N. 1" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 11 GENNAIO 2016.
Interventi
"Area in stato di abbandono e degrado in via Pianezza n. 1"

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201600035/002, presentata in data
11 gennaio 2016, avente per oggetto:

"Area in stato di abbandono e degrado in via Pianezza n. 1"

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lo Russo.

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Leggerò più piano, anche se attraverso il servizio di verbalizzazione si potrà
tranquillamente comunicare per iscritto quanto detto. Non siamo tanto lontani, perché ci
troviamo a 20 numeri civici, in prossimità dell'area di via Pianezza n. 1, che, come è
stato fatto correttamente rilevare, è da parecchi anni una discreta spina nel fianco
dell'Assessorato all'Urbanistica, ben prima che venissi incaricato di questo compito.
Per quanto riguarda la pulizia, diciamo subito che si tratta di un'area dell'ATC e credo
che tutta la serie di risposte puntuali che darò possano essere inquadrate in questo
quadro. Relativamente al punto 1), gli Uffici comunicano che, con riferimento ai quesiti
posti dall'interpellanza in oggetto, non si rilevano competenze riconducibili né alla
Direzione, né all'AMIAT. L'area in questione non risulta configurabile come suolo
pubblico e pertanto non è fattibile prevedere interventi di igiene urbana a carico della
Città. Si riferisce inoltre che un sopralluogo effettuato dal personale tecnico del Servizio
scrivente, che è quello competente per materia, ha evidenziato che la situazione
igienico-sanitaria esterna all'area di proprietà dell'ATC risulta pienamente nella norma.
Per quanto riguarda il punto 2) dell'interpellanza, in data 18 dicembre 2015, l'Agenzia
Territoriale per la Casa, nella persona del Presidente Mazzù, ha risposto facendo seguito
alla petizione in oggetto e alla comunicazione da me inviata in virtù della stessa
petizione, comunicando quanto segue: "Nel quadro già descritto in precedenza e pur
confermando l'ipotesi già prospettata, in attesa che la Città di Torino e ATC individuino
una destinazione per l'area in oggetto, al fine di garantire il decoro urbano e la
sicurezza, ATC si dichiara disponibile a mettere l'area a disposizione dei richiedenti in
modo temporaneo, affinché venga adibita a parcheggio. Tuttavia, per motivi di risorse,
ATC non potrà farsi carico di alcuna spesa, né per la pulizia, né per un'eventuale
delimitazione dell'area in oggetto". Quindi, per quanto riguarda questa interlocuzione,
in data 18 dicembre 2015 l'ATC rende disponibile l'area, comunicando però che è
sprovvista di risorse per poterla sistemare.
In ordine al punto 3), relativamente al mancato intervento di ERP sull'area di via
Pianezza, P.Ri.U. Spina 3 Paracchi, gli Uffici delle Politiche Sociali e dell'Edilizia
Residenziale Pubblica riferiscono quanto segue: "Con convenzione del 12 febbraio
2008, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale del 14 ottobre 2008, n.
mecc. 200806401/104, la Città ha concesso ad ATC il diritto di superficie
novantanovennale sull'area ubicata in via Pianezza per consentire la realizzazione da
parte della stessa Agenzia di un intervento di ERP consistente in metri quadrati 1.700 di
SLP, pari a 24 alloggi, da finanziarsi con le risorse regionali del 'Programma Casa'
approvato nel 2006, importo del finanziamento 2.691.000,00 Euro, e successivamente
revocato. L'Agenzia contestualmente alla concessione dell'area aveva versato alla Città
una prima rata del corrispettivo (97.786,30 Euro, pari al 30% di 325.941,00 Euro) per il
diritto di superficie, mentre la restante parte doveva essere versata al netto degli
eventuali costi di lavoro per la demolizione dei manufatti esistenti e per la messa a
punto dell'area, ovviamente dopo aver ottenuto il permesso di costruire.
Il Settore Permessi di Costruire della Direzione Urbanistica ed Edilizia Privata per poter
rilasciare il permesso all'ATC aveva richiesto a quest'ultima la presentazione di un atto
di vincolo unilaterale sottoscritto dalla confinante proprietà privata, al fine di assicurare
l'osservanza dell'obbligo di confrontanza ai terzi prevista dall'articolo n. 40, comma 4,
del Regolamento Edilizio della Città, in quanto l'edificazione della palazzina di ERP
avrebbe provocato un cambio nelle confrontanze edilizie e, conseguentemente,
all'epoca gli Uffici dell'Edilizia Privata chiesero al proprietario privato confinante un
sostanziale assenso all'operazione. ATC ha dichiarato di non essere riuscita a
raggiungere un accordo in tal senso con la proprietà privata e che non è stato possibile
ottenere una Variante dalla Direzione Urbanistica".
A riguardo, il dirigente dell'area Edilizia Privata comunica con un'e-mail del 17
settembre 2015 il seguente riassunto dell'iter. La pratica è stata presentata il 28/10/2008,
con protocollo edilizio 2008-1517248. Nel corso dell'istruttoria è stato rilevato che il
fabbricato di nuova costruzione verso il cortile, causa una perimetrazione urbanistica dei
lotti con andamento irregolare, non garantiva che l'intervento ATC prospettasse "(…)
su uno spazio libero di ampiezza media almeno uguale ai 4/5 dell'altezza del fronte
stesso", che è la precisa disposizione dell'articolo n. 40, comma 4, del Regolamento
Edilizio. In data 26 marzo 2009, è stata inviata all'ATC una richiesta di documentazione
integrativa finalizzata alla chiusura dell'istruttoria per il rilascio del permesso di
costruire, che comprendeva anche la presentazione di apposito atto di vincolo da far
sottoscrivere alla proprietà confinante fronteggiante, che ci risulta essere la società
Coalto Immobiliare, per l'osservanza dell'obbligo della confrontanza verso terzi ai sensi
dell'articolo n. 40, comma 4, del Regolamento Edilizio.
In data 12 maggio 2009, ATC rispondeva di avere predisposto la bozza dell'atto di
vincolo e che non appena i confinanti l'avessero firmata sarebbe stata consegnata; l'atto
di vincolo non è mai stato siglato. In data 12 aprile 2012, è pervenuta da parte della
Direzione Urbanistica, indirizzata alla proprietà del lotto adiacente ATC e per
conoscenza ai nostri Uffici e ad ATC, la nota che comunicava che nell'Ambito 413/5
Spina 3 Pianezza era in corso di predisposizione uno Studio Unitario d'Ambito, ai sensi
dell'articolo 7, punto b), delle norme di attuazione del Piano Regolatore, al fine di
eliminare la situazione di degrado in atto e migliorare l'accesso al parco.
Poiché il permesso non è stato rilasciato, ATC non ha potuto rispettare il termine fissato
dalla Regione Piemonte per la concessione definitiva del finanziamento. Con
deliberazione del 13 luglio 2015, la Regione Piemonte ha chiuso il "Programma Casa"
ed ha revocato vari finanziamenti, tra i quali quello previsto per l'intervento di ATC su
Spina 3 per 2.691.000 Euro. Al momento, non sono note le determinazioni ufficiali di
ATC in merito al mantenimento o meno del diritto di superficie sull'area in questione,
per cui, come ho avuto modo di dire, ha versato un corrispettivo pari al 30% del valore
che risulta introitato dalla Città.
In merito al punto 4), sono in corso un'interlocuzione con ATC e anche delle trattative
con la proprietà del distributore di benzina attualmente dismesso e attivo che dovrebbe
venire abbattuto con relativa bonifica.
Il punto 5) chiede: "se la Giunta Comunale intenda adibire temporaneamente l'area
suddetta, come da richiesta dei cittadini, a parcheggio pubblico e quali siano le
tempistiche previste"; su questo ho scritto e interloquito anche in via formale con
l'ATC, con il Presidente Mazzù, ed ho ribadito che, per quanto ci compete (l'ho
formalizzato in una nota), l'area, pur non essendo prevista a parcheggio in termini
urbanistici ed edilizi, è assolutamente nelle disponibilità, stante la situazione di degrado
e comunque anche l'assenza di certezza sullo sviluppo edilizio e il quadro di difficoltà
risolutiva nella relazione tra ATC e la proprietà privata confinante; ho quindi dato
sostanziale assenso all'utilizzo ad area a parcheggio. Ovviamente, parliamo di un'area
che è di proprietà della Città, in diritto di superficie novantanovennale ad ATC, la cui
titolarità patrimoniale è chiara e, conseguentemente, sono chiari anche gli elementi di
carattere economico-finanziario per la realizzazione dell'area a parcheggio transitorio e
temporaneo, nell'attesa che questa situazione si sblocchi. In ogni caso, abbiamo
provveduto, a titolo collaborativo con ATC, a chiedere a un altro Servizio della Città (il
Servizio Urbanizzazioni) di fare una stima di massima del valore economico della
sistemazione dell'area a parcheggio di via Pianezza n. 1. Pertanto, gli Uffici competenti
hanno dato formale traccia di una stima di massima di cui do lettura. L'area in oggetto,
di circa 950 metri quadrati, è quella corrispondente alle particelle 490 e 476. La
superficie si presenta in piccola parte pavimentata con conglomerato bituminoso in
pessime condizioni e in larga parte vegetata da arbusti e alberi di piccolo fusto; si
intravedono piccoli abbandoni di rifiuti solidi urbani e macerie. L'area è interdetta
all'accesso. La stima sommaria dei lavori (di cui ho un dettaglio, ma darei il dato
definitivo centrale) ammonta a circa 49.300,00 Euro più IVA, più la segnaletica
orizzontale e verticale e l'eventuale apertura di passi carrai. Pertanto, il nostro Ufficio
Viabilità ha comunicato che la sistemazione superficiale dell'area di via Pianezza per i
mappali di riferimento dovrebbe venire a costare, più o meno, intorno ai 49.000,00 Euro
più IVA. Tuttavia, la medesima struttura precisa che, vista l'entità dell'intervento, non
sembra possibile intervenire nell'ambito della manutenzione straordinaria in corso.
Cioè, questo tipo di intervento, ammesso e non concesso che sia compito della...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Certamente, do lettura parziale dei costi: il
decespugliamento 2.000,00 Euro, l'abbattimento alberi 1.000,00 Euro - ammesso di non
trovare rifiuti internamente -, lo sbancamento 2.000,00 Euro, la discarica del terreno
8.000,00 Euro, l'anidro 12.000,00 Euro, la rullatura dell'anidro 1.800,00 Euro, il tout
venant 15.000,00 Euro, la mano d'attacco 700,00 Euro, 3 centimetri del tappeto più
economico 5.500,00 Euro, le caditoie e gli allacciamenti 2.000,00 Euro, per un totale di
49.300 Euro più IVA.
Ovviamente, stiamo parlando di un'area che è in capo ad ATC e, conseguentemente,
anche dal punto di vista finanziario, è compito dell'ATC provvedere eventualmente alla
sistemazione di questa area.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la consueta puntualità della sua nota. Il racconto che ha fatto
si può descrivere solo con una parola: imbarazzante. È imbarazzante il rapporto che, in
questo momento, abbiamo con ATC, è imbarazzante quello che stanno vivendo i
cittadini lì ed è imbarazzante che ci sia una realtà di volontariato, come ho scritto
all'interno di questa interpellanza, che dice che, visto che lì non si riesce a fare nulla, ci
penseranno loro, ben prima dell'uscita del noto Regolamento per i beni pubblici
dell'Assessora Curti.
Di fatto, lì c'era la possibilità di realizzare uno spazio residenziale con ATC e ERP e
non sono riusciti a trovare una confrontanza con il privato; prima o poi, però, bisognerà
confrontarsi con i cittadini che vivono lì e mi auguro che questo avvenga quanto prima.
Quindi, anche se queste persone volessero farsi carico del gestire quell'area, per dare
uno spazio di parcheggio gestito appunto dall'associazione di volontariato che dà la
disponibilità a farsi carico di interventi di pulizia, comunque il costo si aggirerebbe
attorno ai 50.000 Euro. Ci sono persone che si rendono disponibili a dare una mano
laddove non si riesca a trovare una soluzione, quindi che ATC decida cosa fare da
grande e che la Città la solleciti oltremodo, anche perché la Città, una volta che concede
questa struttura ad ATC, può solo fare una moral suasion, non può fare niente altro.
Quindi, vorrei solo capire che cosa diremo a questa associazione, perché, se vogliono
fare questa operazione, comunque ci sono questi soldi da mettere e li deve mettere ATC,
che è la stessa realtà che ci pare non abbia alcuna intenzione di prendere in
considerazione in maniera seria e matura che cosa fare all'interno di quella struttura, o -
meglio - sappiamo esattamente che cosa si deve fare e non sappiamo quando lo farà.
Quindi, l'unica cosa che volevo capire - oltre un po' all'imbarazzo a dover poi riferire
questa situazione - è se, secondo lei, questa associazione potrà occuparsi di quello
spazio indipendentemente da quella spesa, perché questo è il vero dato, quindi se ATC
potrà dare la possibilità a queste persone - che fortunatamente amano il luogo in cui
vivono più di chi dovrebbe occuparsene - di occuparsi fino in fondo di quella struttura.
Questa è l'unica cosa, Assessore, che non ho capito all'interno della sua risposta:
potranno occuparsene nonostante questi interventi o, per poter mettersi a disposizione e
quindi dare una ripulita a quello spazio, dovranno comunque spendere quei denari?
Questa è l'unica cosa che non ho capito e le chiederei, se è possibile, di darmi
un'indicazione da questo punto di vista, anche perché, finché ATC non decide cosa fare
e non trova una soluzione con questo privato, quell'area rimane in questo stato di
degrado.
Quindi, vorrei capire solo questo dall'Assessore, cioè se queste donne e questi uomini di
buona volontà possano intervenire e quindi creare uno spazio temporaneo o se non
possono fare nulla, perché ATC dice che, se si interviene, bisogna spendere quella cifra.
Ma, allora, a cosa servono i cittadini che vogliono dare una mano laddove l'Ente
pubblico non può arrivare? Se su questo l'Assessore potesse darmi solo un conforto
gliene sarei grato; io, ovviamente, prendo nota, non essendo assolutamente soddisfatto
non della risposta, ma della situazione.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
Propongo questo. C'è un fatto politico, che attiene al dibattito tra un Consigliere e un
Assessore, e poi c'è un fatto amministrativo, che è quello di cercare di arrivare,
comunque, alla soluzione. Io ritengo che quest'ultima domanda posta, proprio facendo
riferimento a un Regolamento che è stato applicato, debba invece trovare una sua sede
di dibattito e discussione, che non si risolve nel confronto in sede di interpellanza tra un
Consigliere e l'Assessore, ma credo che meriti un approfondimento in una
Commissione dove possiamo comprendere la possibilità di applicare quel Regolamento
nel caso specifico che lei sottopone quest'oggi all'interno di un ragionamento più ampio
su quell'area.

MAGLIANO Silvio
C'è sempre da imparare da chi ha più esperienza. Sono d'accordo e la ringrazio.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
Io non mi voglio sostituire all'Assessore nell'ovvia risposta che le darà, quindi do la
parola all'Assessore Lo Russo.

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Io posso solo dire che questo problema mi è arrivato sul tavolo il 17 luglio 2013 ed è un
problema che, come ho avuto modo di dire, ha origini molto lontane nel tempo. Quello
che ho certamente potuto fare è interloquire con ATC più volte, anche per via scritta. Io
sono assolutamente convinto che ATC sia nella disponibilità e anche nella sensibilità di
poter trovare e allocare delle risorse economiche per poter sistemare questo tipo di area
anche in tempi non geologici. Tuttavia, non sono le mie disponibilità che possono
affermare in questa sede e in questo senso la questione.
Quello che posso certamente dire è che, non più tardi della settimana scorsa e
nell'ennesimo incontro che abbiamo avuto con ATC, io ho personalmente a nome della
Città riposto con forza la questione. I cittadini, ovviamente, sono assolutamente
coinvolgibili in un'operazione di riqualificazione di questa portata. La Città farà tutto
quello che può fare per stimolare e sollecitare ulteriormente l'ATC a provvedere in tal
senso, ma va detto con grande franchezza che, primo, l'ATC di per sé non è tenuta a
farlo e, secondo, che la Città non ha titolarità ad agire con proprie risorse su aree che
sono in concessione patrimoniale di altri soggetti, ancorché questi siano pubblici e
aventi finalità meritorie, cioè quelle di realizzare interventi di ERP, perché, in tal senso,
a meno di stipule di atti convenzionali dedicati che consentono, in qualche modo, in via
deliberativa di poter accedere alle risorse comunali a parziale copertura delle somme per
la sistemazione dell'area, oggettivamente avrebbe anche un profilo di scarsa legittimità
amministrativa un intervento diretto della Città per poter fare l'area a parcheggio.
Tuttavia, io sono abbastanza ottimista; mi pare che il Presidente Mazzù e il Consiglio di
Amministrazione abbiano ben compreso l'esigenza da me più volte ribadita, ripeto, non
più tardi della settimana scorsa nell'ennesimo incontro in via Meucci. Credo che, tutto
sommato, possa ragionevolmente vedersi la fine del tunnel per quanto riguarda la
sistemazione dell'area a parcheggio, che - premesso - non è che risolva il problema di
quell'area, perché tutto quello che, invece, non è stato risolto, cioè l'elemento di
negoziazione con il privato, il tema dello sviluppo immobiliare di ERP e, ovviamente, la
realizzazione dell'edificio di Edilizia Residenziale Pubblica in quell'area, resta
sostanzialmente inchiodato da un mancato accordo con il proprietario privato e, come
ho avuto modo di dire, anche dalla revoca del finanziamento regionale di Euro
2.600.000, che risale, però, ad anni decisamente precedenti.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
A questo punto, se l'Assessore non ha nulla in contrario, farei mia la sensibilità anche
del Presidente e chiederei se fosse possibile fare un approfondimento in Commissione
con ATC e con questa associazione che ha dato la disponibilità, perché mi pare che
l'Assessore più di così non possa fare. Oltre che prendere atto della situazione e
chiedere di fare un intervento, chiedo se è possibile - lo dico già a verbale per gli Uffici
- calendarizzare quanto prima un incontro tra ATC e la Città, almeno il Consiglio
Comunale nella sua dimensione di Commissione Consiliare, per approfondire questo
tema. Presidente, se fosse possibile - lo dico anche agli Uffici -, inviterei anche questi
cittadini che hanno intenzione di prendersi carico della struttura.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La Commissione è pubblica. Sto pensando qual è la Commissione specifica, la II, ma
forse anche la VI. Il punto non è fare i parcheggi, il punto è prendersi cura di un'area,
perché 50.000 Euro è il costo del parcheggio, non è il costo per pulire...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per questo mi sono fatto spiegare il dettaglio
delle spese, proprio per comprendere a quanto ammonta la prima parte per ripulire
l'area dal verde e dall'immondizia.
Quindi, l'interpellanza sarà rimandata in Commissione sullo specifico punto. È evidente
che sarà invitata l'ATC, perché oggi la disponibilità del bene è di ATC, quindi non c'è
partita.
Ora, in maniera inusuale, concedo ancora la parola all'interpellante e all'Assessore.
La parola, brevemente, al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Anche lei, Presidente, sta presiedendo in modo inusuale. L'interpellanza per me è
discussa, perché l'Assessore ha risposto a tutti i punti che ho chiesto, per cui sono
soddisfatto della risposta. Sono imbarazzato, come ho detto prima, dal contenuto della
risposta.
Quindi, per me l'interpellanza è discussa, quindi non è che la riporto in Commissione;
chiedo, però, formalmente al Presidente della II Commissione e, se vuole, anche della
VI Commissione di audire quanto prima ATC e, a questo punto, essendo pubblica e
sapendo la data, che anche i cittadini che hanno intenzione di prendersi più cura di
questa struttura rispetto a quello che può fare ATC, siano presenti. Faccio un annuncio a
verbale, in modo tale che, essendo in streaming, lo possano sapere anche loro.

LO RUSSO Stefano (Assessore)
Ovviamente, io do la mia piena disponibilità a continuare a collaborare alla soluzione
del problema. È un problema che ci sta particolarmente a cuore e che sono convinto
possa trovare una soluzione nella misura in cui ATC recuperi delle risorse finanziarie
adeguate per la sistemazione superficiale e, coinvolgendo i cittadini del quartiere, si
individui anche una modalità gestionale di quest'area eventualmente a parcheggio.
Dopodiché, anche qui ribadisco che, forse, sono maturi i tempi per cui anche l'originaria
previsione attualmente in essere, cioè quella della realizzazione in quel sito di edilizia
ERP, in assenza totale di somme dedicate e stanziate e in assenza di accordo con la
proprietà privata, forse, varrebbe la pena iniziare a riconsiderarla proprio dal punto di
vista dell'impostazione generale.
Nella risposta all'interpellanza ho ribadito che ATC ha già versato il corrispettivo pari
al 30% del diritto di superficie novantanovennale e, quindi, conseguentemente, la Città
quelle somme le ha già introitate e qualunque tipo di previsione urbanistica diversa
provocherebbe, ovviamente, l'esigenza di corrispondere indietro all'ATC le somme,
ovviamente cancellare il diritto di superficie e, conseguentemente, ripassare in
Consiglio Comunale, però andiamo per gradi.
Sono d'accordo con la proposta di fare questa II Commissione con i cittadini e con
l'ATC; in quella sede, ribadirò quanto fatto in questi anni, cioè che questa questione
dovrebbe essere repentinamente risolta dall'ATC di Torino.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
L'interpellanza è discussa, con l'impegno di portare nella II Commissione il dibattito
sulla possibile gestione di quell'area da parte di volontari o associazioni disponibili a
farsene carico.
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