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"Area in stato di abbandono e degrado in via Pianezza n. 1" ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201600035/002, presentata in data 11 gennaio 2016, avente per oggetto: "Area in stato di abbandono e degrado in via Pianezza n. 1" ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) Leggerò più piano, anche se attraverso il servizio di verbalizzazione si potrà tranquillamente comunicare per iscritto quanto detto. Non siamo tanto lontani, perché ci troviamo a 20 numeri civici, in prossimità dell'area di via Pianezza n. 1, che, come è stato fatto correttamente rilevare, è da parecchi anni una discreta spina nel fianco dell'Assessorato all'Urbanistica, ben prima che venissi incaricato di questo compito. Per quanto riguarda la pulizia, diciamo subito che si tratta di un'area dell'ATC e credo che tutta la serie di risposte puntuali che darò possano essere inquadrate in questo quadro. Relativamente al punto 1), gli Uffici comunicano che, con riferimento ai quesiti posti dall'interpellanza in oggetto, non si rilevano competenze riconducibili né alla Direzione, né all'AMIAT. L'area in questione non risulta configurabile come suolo pubblico e pertanto non è fattibile prevedere interventi di igiene urbana a carico della Città. Si riferisce inoltre che un sopralluogo effettuato dal personale tecnico del Servizio scrivente, che è quello competente per materia, ha evidenziato che la situazione igienico-sanitaria esterna all'area di proprietà dell'ATC risulta pienamente nella norma. Per quanto riguarda il punto 2) dell'interpellanza, in data 18 dicembre 2015, l'Agenzia Territoriale per la Casa, nella persona del Presidente Mazzù, ha risposto facendo seguito alla petizione in oggetto e alla comunicazione da me inviata in virtù della stessa petizione, comunicando quanto segue: "Nel quadro già descritto in precedenza e pur confermando l'ipotesi già prospettata, in attesa che la Città di Torino e ATC individuino una destinazione per l'area in oggetto, al fine di garantire il decoro urbano e la sicurezza, ATC si dichiara disponibile a mettere l'area a disposizione dei richiedenti in modo temporaneo, affinché venga adibita a parcheggio. Tuttavia, per motivi di risorse, ATC non potrà farsi carico di alcuna spesa, né per la pulizia, né per un'eventuale delimitazione dell'area in oggetto". Quindi, per quanto riguarda questa interlocuzione, in data 18 dicembre 2015 l'ATC rende disponibile l'area, comunicando però che è sprovvista di risorse per poterla sistemare. In ordine al punto 3), relativamente al mancato intervento di ERP sull'area di via Pianezza, P.Ri.U. Spina 3 Paracchi, gli Uffici delle Politiche Sociali e dell'Edilizia Residenziale Pubblica riferiscono quanto segue: "Con convenzione del 12 febbraio 2008, in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale del 14 ottobre 2008, n. mecc. 200806401/104, la Città ha concesso ad ATC il diritto di superficie novantanovennale sull'area ubicata in via Pianezza per consentire la realizzazione da parte della stessa Agenzia di un intervento di ERP consistente in metri quadrati 1.700 di SLP, pari a 24 alloggi, da finanziarsi con le risorse regionali del 'Programma Casa' approvato nel 2006, importo del finanziamento 2.691.000,00 Euro, e successivamente revocato. L'Agenzia contestualmente alla concessione dell'area aveva versato alla Città una prima rata del corrispettivo (97.786,30 Euro, pari al 30% di 325.941,00 Euro) per il diritto di superficie, mentre la restante parte doveva essere versata al netto degli eventuali costi di lavoro per la demolizione dei manufatti esistenti e per la messa a punto dell'area, ovviamente dopo aver ottenuto il permesso di costruire. Il Settore Permessi di Costruire della Direzione Urbanistica ed Edilizia Privata per poter rilasciare il permesso all'ATC aveva richiesto a quest'ultima la presentazione di un atto di vincolo unilaterale sottoscritto dalla confinante proprietà privata, al fine di assicurare l'osservanza dell'obbligo di confrontanza ai terzi prevista dall'articolo n. 40, comma 4, del Regolamento Edilizio della Città, in quanto l'edificazione della palazzina di ERP avrebbe provocato un cambio nelle confrontanze edilizie e, conseguentemente, all'epoca gli Uffici dell'Edilizia Privata chiesero al proprietario privato confinante un sostanziale assenso all'operazione. ATC ha dichiarato di non essere riuscita a raggiungere un accordo in tal senso con la proprietà privata e che non è stato possibile ottenere una Variante dalla Direzione Urbanistica". A riguardo, il dirigente dell'area Edilizia Privata comunica con un'e-mail del 17 settembre 2015 il seguente riassunto dell'iter. La pratica è stata presentata il 28/10/2008, con protocollo edilizio 2008-1517248. Nel corso dell'istruttoria è stato rilevato che il fabbricato di nuova costruzione verso il cortile, causa una perimetrazione urbanistica dei lotti con andamento irregolare, non garantiva che l'intervento ATC prospettasse "(…) su uno spazio libero di ampiezza media almeno uguale ai 4/5 dell'altezza del fronte stesso", che è la precisa disposizione dell'articolo n. 40, comma 4, del Regolamento Edilizio. In data 26 marzo 2009, è stata inviata all'ATC una richiesta di documentazione integrativa finalizzata alla chiusura dell'istruttoria per il rilascio del permesso di costruire, che comprendeva anche la presentazione di apposito atto di vincolo da far sottoscrivere alla proprietà confinante fronteggiante, che ci risulta essere la società Coalto Immobiliare, per l'osservanza dell'obbligo della confrontanza verso terzi ai sensi dell'articolo n. 40, comma 4, del Regolamento Edilizio. In data 12 maggio 2009, ATC rispondeva di avere predisposto la bozza dell'atto di vincolo e che non appena i confinanti l'avessero firmata sarebbe stata consegnata; l'atto di vincolo non è mai stato siglato. In data 12 aprile 2012, è pervenuta da parte della Direzione Urbanistica, indirizzata alla proprietà del lotto adiacente ATC e per conoscenza ai nostri Uffici e ad ATC, la nota che comunicava che nell'Ambito 413/5 Spina 3 Pianezza era in corso di predisposizione uno Studio Unitario d'Ambito, ai sensi dell'articolo 7, punto b), delle norme di attuazione del Piano Regolatore, al fine di eliminare la situazione di degrado in atto e migliorare l'accesso al parco. Poiché il permesso non è stato rilasciato, ATC non ha potuto rispettare il termine fissato dalla Regione Piemonte per la concessione definitiva del finanziamento. Con deliberazione del 13 luglio 2015, la Regione Piemonte ha chiuso il "Programma Casa" ed ha revocato vari finanziamenti, tra i quali quello previsto per l'intervento di ATC su Spina 3 per 2.691.000 Euro. Al momento, non sono note le determinazioni ufficiali di ATC in merito al mantenimento o meno del diritto di superficie sull'area in questione, per cui, come ho avuto modo di dire, ha versato un corrispettivo pari al 30% del valore che risulta introitato dalla Città. In merito al punto 4), sono in corso un'interlocuzione con ATC e anche delle trattative con la proprietà del distributore di benzina attualmente dismesso e attivo che dovrebbe venire abbattuto con relativa bonifica. Il punto 5) chiede: "se la Giunta Comunale intenda adibire temporaneamente l'area suddetta, come da richiesta dei cittadini, a parcheggio pubblico e quali siano le tempistiche previste"; su questo ho scritto e interloquito anche in via formale con l'ATC, con il Presidente Mazzù, ed ho ribadito che, per quanto ci compete (l'ho formalizzato in una nota), l'area, pur non essendo prevista a parcheggio in termini urbanistici ed edilizi, è assolutamente nelle disponibilità, stante la situazione di degrado e comunque anche l'assenza di certezza sullo sviluppo edilizio e il quadro di difficoltà risolutiva nella relazione tra ATC e la proprietà privata confinante; ho quindi dato sostanziale assenso all'utilizzo ad area a parcheggio. Ovviamente, parliamo di un'area che è di proprietà della Città, in diritto di superficie novantanovennale ad ATC, la cui titolarità patrimoniale è chiara e, conseguentemente, sono chiari anche gli elementi di carattere economico-finanziario per la realizzazione dell'area a parcheggio transitorio e temporaneo, nell'attesa che questa situazione si sblocchi. In ogni caso, abbiamo provveduto, a titolo collaborativo con ATC, a chiedere a un altro Servizio della Città (il Servizio Urbanizzazioni) di fare una stima di massima del valore economico della sistemazione dell'area a parcheggio di via Pianezza n. 1. Pertanto, gli Uffici competenti hanno dato formale traccia di una stima di massima di cui do lettura. L'area in oggetto, di circa 950 metri quadrati, è quella corrispondente alle particelle 490 e 476. La superficie si presenta in piccola parte pavimentata con conglomerato bituminoso in pessime condizioni e in larga parte vegetata da arbusti e alberi di piccolo fusto; si intravedono piccoli abbandoni di rifiuti solidi urbani e macerie. L'area è interdetta all'accesso. La stima sommaria dei lavori (di cui ho un dettaglio, ma darei il dato definitivo centrale) ammonta a circa 49.300,00 Euro più IVA, più la segnaletica orizzontale e verticale e l'eventuale apertura di passi carrai. Pertanto, il nostro Ufficio Viabilità ha comunicato che la sistemazione superficiale dell'area di via Pianezza per i mappali di riferimento dovrebbe venire a costare, più o meno, intorno ai 49.000,00 Euro più IVA. Tuttavia, la medesima struttura precisa che, vista l'entità dell'intervento, non sembra possibile intervenire nell'ambito della manutenzione straordinaria in corso. Cioè, questo tipo di intervento, ammesso e non concesso che sia compito della... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Certamente, do lettura parziale dei costi: il decespugliamento 2.000,00 Euro, l'abbattimento alberi 1.000,00 Euro - ammesso di non trovare rifiuti internamente -, lo sbancamento 2.000,00 Euro, la discarica del terreno 8.000,00 Euro, l'anidro 12.000,00 Euro, la rullatura dell'anidro 1.800,00 Euro, il tout venant 15.000,00 Euro, la mano d'attacco 700,00 Euro, 3 centimetri del tappeto più economico 5.500,00 Euro, le caditoie e gli allacciamenti 2.000,00 Euro, per un totale di 49.300 Euro più IVA. Ovviamente, stiamo parlando di un'area che è in capo ad ATC e, conseguentemente, anche dal punto di vista finanziario, è compito dell'ATC provvedere eventualmente alla sistemazione di questa area. ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore per la consueta puntualità della sua nota. Il racconto che ha fatto si può descrivere solo con una parola: imbarazzante. È imbarazzante il rapporto che, in questo momento, abbiamo con ATC, è imbarazzante quello che stanno vivendo i cittadini lì ed è imbarazzante che ci sia una realtà di volontariato, come ho scritto all'interno di questa interpellanza, che dice che, visto che lì non si riesce a fare nulla, ci penseranno loro, ben prima dell'uscita del noto Regolamento per i beni pubblici dell'Assessora Curti. Di fatto, lì c'era la possibilità di realizzare uno spazio residenziale con ATC e ERP e non sono riusciti a trovare una confrontanza con il privato; prima o poi, però, bisognerà confrontarsi con i cittadini che vivono lì e mi auguro che questo avvenga quanto prima. Quindi, anche se queste persone volessero farsi carico del gestire quell'area, per dare uno spazio di parcheggio gestito appunto dall'associazione di volontariato che dà la disponibilità a farsi carico di interventi di pulizia, comunque il costo si aggirerebbe attorno ai 50.000 Euro. Ci sono persone che si rendono disponibili a dare una mano laddove non si riesca a trovare una soluzione, quindi che ATC decida cosa fare da grande e che la Città la solleciti oltremodo, anche perché la Città, una volta che concede questa struttura ad ATC, può solo fare una moral suasion, non può fare niente altro. Quindi, vorrei solo capire che cosa diremo a questa associazione, perché, se vogliono fare questa operazione, comunque ci sono questi soldi da mettere e li deve mettere ATC, che è la stessa realtà che ci pare non abbia alcuna intenzione di prendere in considerazione in maniera seria e matura che cosa fare all'interno di quella struttura, o - meglio - sappiamo esattamente che cosa si deve fare e non sappiamo quando lo farà. Quindi, l'unica cosa che volevo capire - oltre un po' all'imbarazzo a dover poi riferire questa situazione - è se, secondo lei, questa associazione potrà occuparsi di quello spazio indipendentemente da quella spesa, perché questo è il vero dato, quindi se ATC potrà dare la possibilità a queste persone - che fortunatamente amano il luogo in cui vivono più di chi dovrebbe occuparsene - di occuparsi fino in fondo di quella struttura. Questa è l'unica cosa, Assessore, che non ho capito all'interno della sua risposta: potranno occuparsene nonostante questi interventi o, per poter mettersi a disposizione e quindi dare una ripulita a quello spazio, dovranno comunque spendere quei denari? Questa è l'unica cosa che non ho capito e le chiederei, se è possibile, di darmi un'indicazione da questo punto di vista, anche perché, finché ATC non decide cosa fare e non trova una soluzione con questo privato, quell'area rimane in questo stato di degrado. Quindi, vorrei capire solo questo dall'Assessore, cioè se queste donne e questi uomini di buona volontà possano intervenire e quindi creare uno spazio temporaneo o se non possono fare nulla, perché ATC dice che, se si interviene, bisogna spendere quella cifra. Ma, allora, a cosa servono i cittadini che vogliono dare una mano laddove l'Ente pubblico non può arrivare? Se su questo l'Assessore potesse darmi solo un conforto gliene sarei grato; io, ovviamente, prendo nota, non essendo assolutamente soddisfatto non della risposta, ma della situazione. ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) Propongo questo. C'è un fatto politico, che attiene al dibattito tra un Consigliere e un Assessore, e poi c'è un fatto amministrativo, che è quello di cercare di arrivare, comunque, alla soluzione. Io ritengo che quest'ultima domanda posta, proprio facendo riferimento a un Regolamento che è stato applicato, debba invece trovare una sua sede di dibattito e discussione, che non si risolve nel confronto in sede di interpellanza tra un Consigliere e l'Assessore, ma credo che meriti un approfondimento in una Commissione dove possiamo comprendere la possibilità di applicare quel Regolamento nel caso specifico che lei sottopone quest'oggi all'interno di un ragionamento più ampio su quell'area. MAGLIANO Silvio C'è sempre da imparare da chi ha più esperienza. Sono d'accordo e la ringrazio. ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) Io non mi voglio sostituire all'Assessore nell'ovvia risposta che le darà, quindi do la parola all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) Io posso solo dire che questo problema mi è arrivato sul tavolo il 17 luglio 2013 ed è un problema che, come ho avuto modo di dire, ha origini molto lontane nel tempo. Quello che ho certamente potuto fare è interloquire con ATC più volte, anche per via scritta. Io sono assolutamente convinto che ATC sia nella disponibilità e anche nella sensibilità di poter trovare e allocare delle risorse economiche per poter sistemare questo tipo di area anche in tempi non geologici. Tuttavia, non sono le mie disponibilità che possono affermare in questa sede e in questo senso la questione. Quello che posso certamente dire è che, non più tardi della settimana scorsa e nell'ennesimo incontro che abbiamo avuto con ATC, io ho personalmente a nome della Città riposto con forza la questione. I cittadini, ovviamente, sono assolutamente coinvolgibili in un'operazione di riqualificazione di questa portata. La Città farà tutto quello che può fare per stimolare e sollecitare ulteriormente l'ATC a provvedere in tal senso, ma va detto con grande franchezza che, primo, l'ATC di per sé non è tenuta a farlo e, secondo, che la Città non ha titolarità ad agire con proprie risorse su aree che sono in concessione patrimoniale di altri soggetti, ancorché questi siano pubblici e aventi finalità meritorie, cioè quelle di realizzare interventi di ERP, perché, in tal senso, a meno di stipule di atti convenzionali dedicati che consentono, in qualche modo, in via deliberativa di poter accedere alle risorse comunali a parziale copertura delle somme per la sistemazione dell'area, oggettivamente avrebbe anche un profilo di scarsa legittimità amministrativa un intervento diretto della Città per poter fare l'area a parcheggio. Tuttavia, io sono abbastanza ottimista; mi pare che il Presidente Mazzù e il Consiglio di Amministrazione abbiano ben compreso l'esigenza da me più volte ribadita, ripeto, non più tardi della settimana scorsa nell'ennesimo incontro in via Meucci. Credo che, tutto sommato, possa ragionevolmente vedersi la fine del tunnel per quanto riguarda la sistemazione dell'area a parcheggio, che - premesso - non è che risolva il problema di quell'area, perché tutto quello che, invece, non è stato risolto, cioè l'elemento di negoziazione con il privato, il tema dello sviluppo immobiliare di ERP e, ovviamente, la realizzazione dell'edificio di Edilizia Residenziale Pubblica in quell'area, resta sostanzialmente inchiodato da un mancato accordo con il proprietario privato e, come ho avuto modo di dire, anche dalla revoca del finanziamento regionale di Euro 2.600.000, che risale, però, ad anni decisamente precedenti. ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio A questo punto, se l'Assessore non ha nulla in contrario, farei mia la sensibilità anche del Presidente e chiederei se fosse possibile fare un approfondimento in Commissione con ATC e con questa associazione che ha dato la disponibilità, perché mi pare che l'Assessore più di così non possa fare. Oltre che prendere atto della situazione e chiedere di fare un intervento, chiedo se è possibile - lo dico già a verbale per gli Uffici - calendarizzare quanto prima un incontro tra ATC e la Città, almeno il Consiglio Comunale nella sua dimensione di Commissione Consiliare, per approfondire questo tema. Presidente, se fosse possibile - lo dico anche agli Uffici -, inviterei anche questi cittadini che hanno intenzione di prendersi carico della struttura. ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) La Commissione è pubblica. Sto pensando qual è la Commissione specifica, la II, ma forse anche la VI. Il punto non è fare i parcheggi, il punto è prendersi cura di un'area, perché 50.000 Euro è il costo del parcheggio, non è il costo per pulire... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Per questo mi sono fatto spiegare il dettaglio delle spese, proprio per comprendere a quanto ammonta la prima parte per ripulire l'area dal verde e dall'immondizia. Quindi, l'interpellanza sarà rimandata in Commissione sullo specifico punto. È evidente che sarà invitata l'ATC, perché oggi la disponibilità del bene è di ATC, quindi non c'è partita. Ora, in maniera inusuale, concedo ancora la parola all'interpellante e all'Assessore. La parola, brevemente, al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Anche lei, Presidente, sta presiedendo in modo inusuale. L'interpellanza per me è discussa, perché l'Assessore ha risposto a tutti i punti che ho chiesto, per cui sono soddisfatto della risposta. Sono imbarazzato, come ho detto prima, dal contenuto della risposta. Quindi, per me l'interpellanza è discussa, quindi non è che la riporto in Commissione; chiedo, però, formalmente al Presidente della II Commissione e, se vuole, anche della VI Commissione di audire quanto prima ATC e, a questo punto, essendo pubblica e sapendo la data, che anche i cittadini che hanno intenzione di prendersi più cura di questa struttura rispetto a quello che può fare ATC, siano presenti. Faccio un annuncio a verbale, in modo tale che, essendo in streaming, lo possano sapere anche loro. LO RUSSO Stefano (Assessore) Ovviamente, io do la mia piena disponibilità a continuare a collaborare alla soluzione del problema. È un problema che ci sta particolarmente a cuore e che sono convinto possa trovare una soluzione nella misura in cui ATC recuperi delle risorse finanziarie adeguate per la sistemazione superficiale e, coinvolgendo i cittadini del quartiere, si individui anche una modalità gestionale di quest'area eventualmente a parcheggio. Dopodiché, anche qui ribadisco che, forse, sono maturi i tempi per cui anche l'originaria previsione attualmente in essere, cioè quella della realizzazione in quel sito di edilizia ERP, in assenza totale di somme dedicate e stanziate e in assenza di accordo con la proprietà privata, forse, varrebbe la pena iniziare a riconsiderarla proprio dal punto di vista dell'impostazione generale. Nella risposta all'interpellanza ho ribadito che ATC ha già versato il corrispettivo pari al 30% del diritto di superficie novantanovennale e, quindi, conseguentemente, la Città quelle somme le ha già introitate e qualunque tipo di previsione urbanistica diversa provocherebbe, ovviamente, l'esigenza di corrispondere indietro all'ATC le somme, ovviamente cancellare il diritto di superficie e, conseguentemente, ripassare in Consiglio Comunale, però andiamo per gradi. Sono d'accordo con la proposta di fare questa II Commissione con i cittadini e con l'ATC; in quella sede, ribadirò quanto fatto in questi anni, cioè che questa questione dovrebbe essere repentinamente risolta dall'ATC di Torino. ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente) L'interpellanza è discussa, con l'impegno di portare nella II Commissione il dibattito sulla possibile gestione di quell'area da parte di volontari o associazioni disponibili a farsene carico. |