Interventi |
"Carichi penali tra gli assistiti SPRAR?" PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201600026/002, presentata in data 11 gennaio 2016, avente per oggetto: "Carichi penali tra gli assistiti SPRAR?" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, alla Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Come si evincerà dalla risposta ci sono ancora delle interlocuzioni in corso, come peraltro avevo già anticipato la settimana scorsa, comunque per assolvere alla richiesta del Consigliere sono stati interpellati diversi uffici della Pubblica Amministrazione. I richiedenti asilo accolti nella nostra Città sono segnalati e inviati dal servizio centrale SPRAR, affinché siano accolti e inseriti nei diversi percorsi approvati dallo stesso servizio centrale, soltanto dopo aver presentato specifica richiesta di asilo presso le Questure. Tali richieste sono poi sottoposte alle Commissioni appositamente costituite presso la Prefettura, al fine della valutazione delle medesime. Pertanto la Città svolge una funzione delegata dallo Stato, che risulta titolare dell'accoglienza dei profughi, così come tutta la materia relativa all'immigrazione. Inoltre la Città sta collaborando con la Procura, in particolare con la Polizia Municipale, che nell'ambito del lavoro per la valutazione delle richieste di asilo accerta i precedenti penali non solo attraverso il certificato penale, non sempre aggiornato in tempo reale, ma anche attraverso l'attenta esamina dei precedenti dattiloscopici dei richiedenti asilo. I Servizi Sociali sono titolati a richiedere direttamente i carichi pendenti solo laddove previsto da norme specifiche (esempio: famiglia a cui affidare un minore). In ogni caso è stata mia cura trasmettere il testo dell'interpellanza sia allo SPRAR nazionale che al Ministero degli Interni, dal quale siamo in attesa di riscontro. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Ringrazio la Vicesindaco di quest'ultimo adempimento che ha citato, ovvero la richiesta allo SPRAR e al Ministero, quindi non so se a questo punto convenga fare un rinvio in Commissione visto che non credo si possa riprogrammare l'interpellanza in Aula. Su questo mi affido a lei, Presidente, visto che il dato, senza colpe della Vicesindaco, non è emerso. Questo lo dico perché ormai la cronaca ci sta ricordando come spesso gli autori di reati, anche in certi casi particolarmente odiosi, risultino essere richiedenti asilo. Ricordo giusto a braccio il rapinatore seriale delle fermate della Metropolitana 1, che aggrediva spesso donne sole con il coltello, poi è risultato essere accolto, se non ricordo male non dallo SPRAR ma dagli appalti Prefettura, però era sempre comunque richiedente asilo; alcuni degli arrestati per lo spaccio ai giardini Madre Teresa risultavano richiedenti asilo, addirittura da quello che avevamo letto sui giornali godevano di alloggio fornito dalla Pubblica Amministrazione; anche uno dei due rapinatori georgiani che hanno massacrato un tabaccaio cinese in Vanchiglia era richiedente asilo. L'ultimo caso, direi il più grave, che ha portato anche la Città a costituirsi parte civile nel processo con un risarcimento simbolico di 5.000 Euro per danno d'immagine, che ovviamente non vedremo mai, riguarda l'inaccettabile e inqualificabile stupro avvenuto all'ex MOI ad opera di tre immigrati, uno dei quali - peraltro condannato ad otto anni, grazie al cielo - risultava essere richiedente asilo. Ritengo che questo sia un dato che debba essere d'interesse della Pubblica Amministrazione, anche solo per sancire il principio, più che agli occhi degli italiani, agli occhi degli stessi beneficiari richiedenti asilo che in realtà accettano le nostre regole, rispettano la legge, che la Pubblica Amministrazione debba comunque prevedere un discrimine tra chi dimostra riconoscenza per l'accoglienza data e chi, invece, ritenendo di doverne approfittare pur avendo un mantenimento e diritti sociali che in molti casi non sono garantiti a italiani di pari indigenza, invece risponda con violazioni anche molto gravi, in certi casi, di alcune leggi del nostro Stato. Ringrazio comunque per aver iniziato questa pratica, però chiedo ovviamente che ci sia un momento di approfondimento dei dati che la Vicesindaco ha richiesto ad altre autorità prima della fine dell'attività istituzionale, in cui si possa, con l'acquisizione di questi dati, fare un ragionamento politico-amministrativo. PORCINO Giovanni (Presidente) Se il Consigliere interpellante fosse d'accordo, suggerisco una modalità di approfondimento: potremmo considerare concluso l'approfondimento su questa singola interpellanza, la Vicesindaco potrebbe farsi magari carico anche informalmente di informare l'interpellante dell'esito dei dati che si attendono e poi il Consigliere potrebbe valutare di riproporla come interpellanza, che peraltro sarebbe affrontata con la medesima tempestività rispetto a una sospensione di questa, oppure in caso contrario in Commissione. La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio La ringrazio, Presidente, ma preferirei, invece di adottare rimedi informali, che si facesse piuttosto un rinvio, visto che i dati non sono emersi in questa sede, in Commissione in automatico e chiaramente poi sta alla Presidenza convocare l'approfondimento solo nel momento in cui la Vicesindaco comunichi di essere in possesso di questi dati. PORCINO Giovanni (Presidente) Seguiamo l'impostazione suggerita a verbale dall'interpellante. L'interpellanza è discussa per l'Aula. |