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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Febbraio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2015-07140
"CENTRALE IDROELETTRICA SUL FIUME PO ALL'ALTEZZA DELLA TRAVERSA MICHELOTTI ED OPERE CONNESSE ALLA NAVIGABILITA' DEL FIUME (CONCA DI NAVIGAZIONE E SCIVOLO PER CANOE). NUOVO PROGETTO PRESENTATO DALLA SOCIETA AGGIUDICATARIA DEL BANDO DI ESECUZIONE DELL'OPERA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI TROMBOTTO ED ALTRI IN DATA 16 DICEMBRE 2015.
Interventi
"Centrale idroelettrica sul fiume Po all'altezza della traversa Michelotti ed opere
connesse alla navigabilità del fiume (conca di navigazione e scivolo per canoe). Nuovo
progetto presentato dalla società aggiudicataria del bando di esecuzione dell'opera"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201507140/002, presentata in data
16 dicembre 2015, avente per oggetto:

"Centrale idroelettrica sul fiume Po all'altezza della traversa Michelotti ed opere
connesse alla navigabilità del fiume (conca di navigazione e scivolo per canoe). Nuovo
progetto presentato dalla società aggiudicataria del bando di esecuzione dell'opera"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Ho concordato con l'interpellante la discussione di questo documento, nonostante ad
oggi non abbiamo ancora informazioni aggiornate da comunicare alla Sala Rossa, visto
che è in corso una valutazione da parte dell'impresa dell'economicità e del business
plan complessivo che sta a sostegno del nuovo progetto della diga, che, come
ricorderete, avevamo annunciato in modifica del progetto precedente, che
sostanzialmente prevederà la realizzazione della centrale idroelettrica che andrà a
sfruttare il salto d'acqua all'altezza del ponte della Gran Madre, in particolare per la
diga Michelotti, spostando gli impianti quasi completamente all'interno dell'alveo del
fiume, così come tra l'altro auspicato anche da alcune associazioni ambientaliste che
sono particolarmente attive su questa tematica.
Di conseguenza, l'intera realizzazione dell'opera dipende anche da quanto questo
business plan sarà in grado di dare una sua continuità all'intenzione da parte
dell'impresa che, come ricorderete, ha ottenuto da parte della Città Metropolitana
(l'allora Provincia di Torino) tutte le autorizzazioni necessarie per procedere con la
realizzazione dell'opera.
Quindi, in questo momento, nonostante le richieste da parte degli Uffici all'impresa di
produrre la documentazione necessaria per fare le opportune valutazioni, e a quel punto
venire a riferire, come era stato mio impegno di qualche settimana fa, in Consiglio
Comunale, in Commissione, dove lo si riterrà opportuno, dicevo non avendo ancora
avuto riscontri definitivi a questa richiesta di informazioni, oggi non sono nelle
condizioni di dare ulteriori elementi se non quelli già noti.
Cioè la volontà da parte dell'Amministrazione di procedere con la realizzazione della
centrale, sfruttando il salto d'acqua della diga Michelotti, è confermata. Inoltre, la
realizzazione della conca relativa parallela alla diga Michelotti è propedeutica alla piena
navigabilità del fiume, che è il progetto che, come ricorderete, abbiamo discusso in più
di un'occasione, sia in sedute di Commissioni sia in sedute di Consiglio Comunale,
visto che tutto nasce da una deliberazione di Consiglio Comunale che autorizzava
(stiamo parlando dell'inizio mandato, se non poco dopo) l'inizio del percorso che ad
oggi si trova nella sua fase finale.
L'impegno che posso prendermi è quello di continuare (mi sembra di aver capito anche
dagli Uffici che ci saranno le condizioni nelle prossime settimane) la ricerca di queste
informazioni, da parte dell'impresa, sulla sostenibilità economica del nuovo progetto, e
immediatamente chiedere alla Presidenza la possibilità di riferire forse meglio in una
seduta di Commissione apposita (soprattutto se la risposta sarà, come immagino,
positiva), visto che dovremo entrare nel merito di progetti, da convocare in concordia
con il Presidente Carretta, che è già stato informato dello stato di avanzamento della
questione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
L'unica cosa su cui concordo con l'Assessore è che occorre un prosieguo della
discussione, in II più VI Commissione. Dopodiché, come è noto, alla Conferenza dei
Capigruppo ho chiesto (ringrazio l'Assessore per aver dato la propria disponibilità) che
comunque l'interpellanza fosse discussa oggi, per una questione di principio e di
rispetto dell'Aula Consiliare, visto che sarebbe stato il terzo rinvio consecutivo nella
discussione dell'interpellanza; poi l'Assessore ha ritenuto di motivare rispetto ai rinvii
precedenti.
Dopodiché, però, Assessore, io mi dolgo di una serie di questioni. Me ne dolgo qui,
auspicando che, nel momento in cui discuteremo in Commissione, giungano delle
risposte. Nel senso che l'Assessore sa bene i forti dubbi che una parte di quest'Aula
Consiliare esprime rispetto alla realizzazione della cosiddetta conca di navigazione; a
questo punto debbo anche aggiungere (è un elemento di novità rispetto alle mie
considerazioni e riflessioni precedenti, e in questo caso il dubbio lo esprimo a titolo
personale) dei forti dubbi rispetto alla realizzazione della centrale idroelettrica.
So che questa parte non le compete direttamente, ma compete all'Assessore Lavolta, ma
questo per una questione nuovamente di ragionevolezza, che ha portato me ed altri
Consiglieri, non solo gli altri tre Consiglieri che hanno sottoscritto quest'ultima
interpellanza, a esprimere quei motivi di necessità di approfondimento e di dubbio sulla
conca.
Vi è un elemento ormai noto, confermato anche dalle condizioni pluviometriche di
questo strano inverno, nel senso che ormai andiamo, sulla base anche dei mutamenti
climatici, ad un aumento delle temperature medie, anche per quanto riguarda questa
regione, quindi, con una riduzione della portata dei volumi d'acqua anche del Po, in
seguito anche all'ulteriore riduzione delle dimensioni dei ghiacciai.
Quindi, immaginare la realizzazione di una centrale idroelettrica nel pieno della Città di
Torino, con delle condizioni volumetriche ridotte, da qui a presumibilmente alcune
centinaia di anni... ho voluto essere buono, in realtà parleremo credo almeno di migliaia
di anni, in considerazione anche dell'ultima glaciazione, quindi dell'ultimo
avvenimento di segno opposto, che risale all'incirca a 10.000 anni fa.
Quindi, dicevo, pensare di avere un Po che riduce la propria portata e di realizzare, nel
centro della città, una centrale idroelettrica che canalizzi una parte significativa dei
volumi d'acqua, restituendoli poi a valle del fiume stesso, determinando un rischio reale
di secca, per alcune parti dell'anno, ovviamente, non per tutto l'anno, ma sicuramente
nei periodi estivi, presumibilmente, o tardo primaverili, con conseguenze negative sia di
moria della fauna ittica, sia rispetto al non belvedere, dal punto di vista di coloro che
(flussi turistici consentendo) si affaccerebbero sulla parte a valle dei Murazzi, mi
sembra che ci siano tutta una serie di condizioni di ragionevolezza per le quali
personalmente auspico che l'impresa aggiudicataria, unica impresa che aveva
partecipato al bando, dopo aver modificato sostanzialmente il progetto preliminare che
era stato posto a bando, decida di recedere dal contratto.
Lo dico a verbale, è un auspicio; chiaramente sarebbe una scelta unilaterale da parte
dell'impresa aggiudicataria, che comporterebbe il fatto che la Città dovrebbe incamerare
la polizza fideiussoria. Questo per la parte di auspicio.
Dopodiché, però, mi dolgo del fatto che l'Assessore si fosse impegnato sulla base di un
percorso che, come l'Assessore ben ricorderà, aveva visto la presentazione di una
mozione di cui ero il primo firmatario, che poi l'Assessore aveva ottenuto che fosse
modificata, attraverso l'introduzione di alcune modifiche per l'appunto consigliate e
suggerite dall'Assessore, e accolte, tra cui l'istituzione di un Tavolo tecnico con le
associazioni ambientaliste, che l'Assessore precedentemente richiamava, che poi non
sono solo Associazioni ambientaliste, ma sono anche ad esempio le Associazioni delle
società sportive rivierasche, così come la Federazione dei pescatori.
Questo Tavolo tecnico è stato convocato una sola volta, diversi mesi fa, presso il suo
Assessorato, e non è mai più stato convocato. L'Assessore può giustamente dirmi che
non vi sono stati elementi significativi di novità, però credo che sia opportuna una
riconvocazione (lo chiedo a verbale, quindi in forma ufficiale) del Tavolo tecnico, entro
il corrente mese.
Anche perché in quella sede, con un'interlocuzione sicuramente preziosa quale quella
del professor Poggi del Politecnico di Torino, si era analizzata la possibilità di utilizzare
dei fondi dell'Unione Europea, rispetto alla possibilità di navigabilità del fiume;
dopodiché, anche in questo caso, non abbiamo più saputo nulla.
Io voglio solo ricordare che l'Assessore aveva accennato ai fondi ALCOTRA, per
quanto riguarda il bando Central Europe, cioè il collegamento e il trasporto di merce e
di persone su vie fluviali, e ci aveva anche detto che avrebbe ricercato delle partnership
con altre città europee, con caratteristiche simili rispetto alla presenza di grandi fiumi
all'interno del contesto metropolitano, per cercare giustamente di costruire delle
alleanze per l'ottenimento di questi fondi. Anche di questo non abbiamo più saputo
nulla, ma sarebbe opportuno che il Consiglio Comunale fosse informato.
Tutte le riflessioni, che uno può o meno condividere, che ho enunciato in precedenza
riguardano sostanzialmente, almeno per quanto mi riguarda, la parte a valle della
traversa Michelotti, rimane tutta la parte invece a monte dove il fiume è già oggi
navigabile, dove sarebbe interessante valutare la possibilità della prosecuzione della
navigabilità, considerato che erano già stati in passato realizzati due attracchi, poi mai
più utilizzati, che consentirebbero di giungere sino a Moncalieri. Dopodiché si può
aprire tutta la discussione sul numero di passeggeri che potrebbero essere interessati, ma
voglio anche ricordare che al momento non c'è un campeggio della Città di Torino,
inteso come area entro i confini della Città, un privato sta realizzando un campeggio
appena al di là dai confini, su Moncalieri, che sarà quindi il campeggio dell'area
metropolitana, per il quale potrebbe essere interessante valutare e immaginare una
possibilità di collegamento attraverso la navigabilità sul fiume.
È quindi oltremodo interessante capire se effettivamente esistono dei fondi dell'Unione
Europea; ringrazio formalmente le associazioni ambientaliste, e non solo, che in questi
mesi hanno esercitato una legittima opposizione democratica alla realizzazione di
questo progetto, che lei ha ereditato indubbiamente dall'Assessora Sestero e che è un
progetto fortemente discutibile, come dicevo poc'anzi, però non si sono limitate ad
avanzare un'opposizione, come lei sa perché gliel'ho accennato, ma ne era già
informato, ma hanno sviluppato una progettualità che verrà a breve presentata alla
cittadinanza e all'Amministrazione di navigabilità dolce sul fiume. Stiamo sempre
parlando della parte a monte della cosiddetta traversa Michelotti con l'utilizzo, ad
esempio, di piccole imbarcazioni elettriche.
Credo che anche questo sia un bell'esempio, come altri che si sono sviluppati in questi
ultimi anni all'interno di questa Città, di propositività e non solo di opposizione da parte
del mondo dell'associazionismo ambientalista. Concludo dicendo quindi che spero,
insieme con gli altri Consiglieri, di poter discutere con lei i temi riassunti quest'oggi
entro il mese, ma so che il Presidente Carretta è disponibile in tal senso, in una
Commissione congiunta II e VI.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'interpellanza è discussa, con richiesta di approfondimento in Commissione.
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