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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Febbraio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 24
MOZIONE 2015-04450
(MOZIONE N. 8/2016) "RIDUZIONE DELL'IMPOSIZIONE FISCALE SULLA PROPRIET? IMMOBILIARE IN CASO DI ACCORDI DI RIDUZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 29 SETTEMBRE 2015.
Interventi
"Riduzione dell'imposizione fiscale sulla proprietà immobiliare in caso di accordi di
riduzione dei canoni di locazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201504450/002,
presentata in data 29 settembre 2015, avente per oggetto:

"Riduzione dell'imposizione fiscale sulla proprietà immobiliare in caso di accordi di
riduzione dei canoni di locazione"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Questa è una proposta di mozione che abbiamo discusso in I Commissione, con i
componenti della Commissione, ed è stata liberata per l'Aula anche con il Presidente
Altamura, poiché prende spunto dall'articolo n. 19 del Decreto Legge n. 133 del 12
settembre 2014, poi modificato in conversione con il n. 164, dell'11 novembre 2014,
prima sul tema "Esenzione da ogni imposta degli accordi di riduzione dei canoni di
locazione" e, poi, in un secondo momento, all'articolo n. 2 dà la possibilità al
proprietario di ridurre l'importo dell'affitto e, nello stesso tempo, avendo quindi il
soggetto che ha stipulato questo affitto richiesto una riduzione dell'affitto, può portare
dei benefici in termini di IMU al proprietario.
Quindi, per capirci, in breve, si chiede che coloro che si rendono conto che la persona
che sta affittando il loro immobile, che può essere sia di natura abitativa che di natura
commerciale, non riesce più a pagare l'affitto in quella quantità, possano trovare un
accordo solidale, per cui, riducendolo, la persona potrà essere in grado di pagarlo per
tutte le mensilità pattuite. Quindi, si chiede che questa richiesta di riduzione venga
accolta in modo positivo dal proprietario. Peraltro, questa proposta di mozione prevede
un dettato normativo, cioè la Legge prevede che i Comuni possano realizzare questo
tipo di misura, che permette al proprietario che cerca di andare incontro alla persona che
in quel momento sta pagando l'affitto di avere una riduzione dell'IMU.
Questo fa sì, peraltro, che questa buona prassi eviti casi di morosità e poi di emergenza
abitativa. Quindi, è un po' un riconoscere un patto solidale che viene realizzato dal
proprietario e dalla persona che in quel momento sta affittando una casa o uno spazio a
destinazione commerciale e può trovare dei benefici per quanto riguarda la Città stessa,
perché potrebbe evitare una serie di casi di emergenza abitativa, oppure di strutture
commerciali che verrebbero lasciate sfitte e che, quindi, creerebbero degrado. Da questo
punto di vista, abbiamo discusso anche in Commissione con l'Assessore.
Sarà da trovare, poi, la technicality adeguata per capire quanto e come ridurre l'aliquota
IMU, ma mi pare sia doveroso fare in modo che questa Legge venga applicata anche in
questa nostra Città, perché è un dettato legislativo e poi saremo la prima Città di
dimensioni come Torino che va in questa direzione: una direzione che ha un beneficio
per la Città, come ho detto, e nello stesso tempo riconosce un patto di solidarietà che si
sviluppa tra il proprietario e chi in quel momento sta affittando l'immobile.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Altamura.

ALTAMURA Alessandro
Ringrazio il Consigliere Magliano sia per l'approfondimento sia per la possibilità di
proporre al Consiglio un atto di indirizzo, perché è questo che stiamo discutendo, un
atto di indirizzo che riguarda, ovviamente, la normativa legata alla fiscalità locale e, in
particolare, un po' anche alla schizofrenia che questa normativa negli anni ha dovuto
subire da parte del legislatore. Il tema vero che è stato posto dalla Giunta nella
discussione è qual è lo strumento e, soprattutto, il parametro di riferimento.
Correttamente, il Consigliere Magliano ha citato la technicality di identificazione del
percorso rispetto anche ai patti che già esistono (il Consigliere Ventura ricordava
Lo.C.A.Re. piuttosto che altre iniziative che svolgono in generale gli Enti Locali sulla
base di Leggi nazionali). È vero che la normativa, da questo punto di vista, dà un
ulteriore elemento che se, da un lato, rappresenta una possibile semplificazione,
andando nella direzione di avvantaggiare coloro che concordano un aspetto legato anche
alla difficoltà del ritorno puntuale del pagamento dell'affitto rispetto al proprietario, è
altrettanto vero che la stessa fiscalità locale oggi predetermina un quadro giuridico di
riferimento, una cornice istituzionale normativa che ancora fa fatica ad identificare lo
strumento.
Su questo punto, ovviamente, io mi auguro anche da Presidente della Commissione
Finanze e Bilancio di ANCI Piemonte di poter interloquire con il nostro Sindaco a
livello di ANCI Nazionale, perché questo è uno strumento che, come diceva lo stesso
Assessore Passoni nella discussione che ha avuto con me e con lei in Commissione, va
valutato sulla base proprio del parametro di riferimento, che ancora ovviamente deve
essere studiato.
Questo è un elemento che, sotto l'aspetto dell'etica della responsabilità del Legislatore
dell'applicazione della normativa giuridica all'Ente Locale che lo assume, ha bisogno di
essere tradotto in modo oggettivamente inconfutabile e inattaccabile, anche per non
creare disparità - come lei immagina, Consigliere Magliano, essendo anche molto
attento a queste tematiche che riguardano in particolare il sociale -, in modo che non ci
sia una strumentazione che possa creare perequazioni tra singoli affittuari.
Per identificare questo strumento io credo che l'ANCI Piemonte - dove tra l'altro sono
presenti rappresentanti, sindaci eletti - sia un luogo dove noi potremmo già iniziare una
discussione su un parametro. Il parametro, secondo me, va valutato sotto l'aspetto
normativo.
Io sono disponibile, come Presidente della Commissione, a votarla, condividendo il
principio che l'indirizzo che noi vogliamo dare non è solamente un indirizzo alla Giunta
sulla base di una normativa nazionale, ma deve aprire nuove riflessioni - e su questo mi
sembra che lei sia d'accordo - sulla possibilità di dare ulteriori incentivi rispetto a
difficoltà create da una crisi economica generalizzata, che ha sicuramente piegato
pesantemente tutto un settore - quello immobiliare - che vede colpiti soprattutto i piccoli
affittuari e anche i piccoli proprietari stessi. Quindi, sono categorie che esulano dal
contesto del grande settore immobiliare, della grande distribuzione di unità abitative ed
entrano nel merito specifico; proprio per questo, a mio parere, la discussione con
l'Assessore Passoni è stata chiara.
Il parametro di riferimento e la technicality da adottare diventano fondamentali proprio
per evitare disparità di trattamento.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Alunno.

ALUNNO Guido Maria
In realtà, rispetto al progetto Lo.C.A.Re., che la Città di Torino ha messo in campo da
molti anni, la differenza è che, mentre il progetto Lo.C.A.Re. prevede l'incrocio tra
domanda e offerta con un contratto a canone concordato, l'intervento che prevede
questa legge interviene su affitti di natura normale esistenti, che vengono ricontrattati
per abbattere il costo, ed è una richiesta degli inquilini, che, in un momento storico di
particolare difficoltà economica, rendono possibile che quell'abbattimento del costo non
sia totalmente a carico del proprietario, ma in parte venga attutito da una riduzione
dell'IMU, quindi è un intervento di politica di fatto attiva a favore degli affittuari.
In realtà, però, non viene richiesta alcuna specifica sulla natura del locatario, è un atto
che si sviluppa direttamente su richiesta della proprietà.
Allora il problema è come riuscire a definire i confini di chi può e di quanto può, che
non è per nulla scontato.
Ciò detto, io credo che politicamente noi siamo assolutamente a favore di applicare una
Legge dello Stato, che può diventare uno dei tanti strumenti di sostegno alle politiche
antisfratto e di sostegno alla locazione, eccetera, è uno strumento in più. Non credo che
sarà facile e quindi non credo che si potrà applicare in tempi molto rapidi, perché la
norma è più complicata di quello che sembra. L'applicazione della norma è più
complessa di quello che sembra e ovviamente ha come conseguenza una riduzione
dell'IMU incassata dal Comune. Questo sta nelle cose, è una scelta politica, anche
quella di definire la misurazione del quantum attiene a riflessioni di natura economica
legate al Bilancio.
Diciamo che noi siamo a favore come spirito, poi l'applicazione sarà un po' più
complicata.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Io avevo già commentato favorevolmente la proposta in Commissione, nel senso che mi
sembra comunque positivo cercare di aiutare un meccanismo che favorisce
l'abbassamento degli affitti, in particolare per chi magari non riesce più a pagarli e
quindi magari ci evita anche costi superiori nel dover poi assistere le famiglie che
perdono casa.
L'unica cosa che raccomanderei, anche senza stare a modificare il testo, è però di fare
molta attenzione ai meccanismi applicativi, per evitare poi degli usi, se non proprio
fraudolenti, però contrari allo spirito, cioè magari proprietario e inquilino che si mettono
d'accordo, riducendo di 10 Euro al mese l'affitto, per avere il bonus e guadagnarci
magari 100 Euro al mese di taglio di tasse. Adesso non so neanche se nella Legge o in
sede nazionale siano previsti dei regolamenti attuativi con delle condizioni, però
valuterei di legare lo sconto dell'affitto allo sconto sulle tasse, ovvero di non concedere
lo sgravio fiscale se non c'è uno sconto almeno doppio da parte del padrone di casa, o
piuttosto legarlo al fatto che l'affitto venga abbassato al livello di quelli concordati o
comunque trovare una formula che ci garantisca contro un uso non nello spirito corretto
di questo provvedimento.
Per il resto siamo favorevoli e quindi voteremo a favore.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Intervengo soltanto per rassicurare, anche in modo tecnico, partendo dall'intervento del
Consigliere Altamura, e anche in termini più politici il Consigliere Alunno: la Legge
prevede che questo si possa applicare solo ed esclusivamente sui contratti quattro più
quattro commerciali e non i tre più due, che sono quelli a canone concordato, a cui
faceva riferimento il Consigliere Alunno. Primo dato.
Secondo dato. Evidentemente questa è una misura che ci permette di prevenire tutto il
tema e la spirale che, di fatto, nasce quando uno non può più pagare l'affitto e quindi i
costi dell'emergenza abitativa.
Terzo aspetto. Sarà necessario - e su questo ringrazio il Consigliere Bertola - che ci sia
una tempistica dopo la quale si può accedere a questa misura, perché è evidente che
siamo in un Paese che fa le Leggi e poi trova l'escamotage, quindi deve essere un
periodo certo quello entro il quale uno può chiedere la riduzione dell'IMU, perché non
si trovino delle condizioni per cui uno si mette d'accordo su una cifra, il giorno dopo se
la riduce utilizzando questo articolo della Legge italiana e utilizza altre forme per
pagare il contratto.
Oltre a quello che diceva il Consigliere Altamura, secondo me sarà importante su
questo, oltre all'ANCI, utilizzare anche molto bene l'assistenza delle organizzazioni
delle proprietà edilizie dei conduttori, che sono i soggetti a cui la Legge fa riferimento
per trovare patti sul territorio.
Ultimo aspetto, anche per chiosare, e per andare anche incontro a quello che diceva il
Consigliere Alunno: è evidente che lo strumento tecnico che si dovrebbe utilizzare in
maniera eccelsa è la proporzione, cioè, in base alla riduzione del canone di affitto, in
proporzione riduco l'IMU. Evidentemente questo comporterebbe un lavoro molto
oneroso per gli Uffici, come ci diceva l'Assessore in Commissione. Noi dovremmo -
come farà la Giunta - pensare a delle percentuali di riduzione, affinché queste
percentuali di riduzione non vadano a diventare il canone concordato.
Quindi, questa è una misura che di fatto trova la possibilità di un accordo solidale tra
proprietario e conduttore, ma, nello stesso tempo, bisogna dare una possibilità al
conduttore di poter chiedere questo tipo di riduzione, senza rientrare nel canone
concordato e, in un secondo tempo, di dare la possibilità al proprietario di averne un
vantaggio. Peraltro, questa è una misura che è stata chiesta anche con una petizione che
abbiamo discusso con il Diritto di Tribuna la settimana scorsa e che verrà poi discussa
in Commissione entro questa settimana.
Quindi, faccio mie tutte le preoccupazioni espresse sia dal Consigliere Bertola che dal
Consigliere Alunno.
Rendere attiva questa Legge anche per il nostro Comune sarebbe, secondo me, un atto
sensato, onde evitare i costi dell'emergenza abitativa. Io mi auguro che la Giunta faccia
tesoro di quello che abbiamo detto oggi in Aula, per tradurre questa proposta di
mozione in una technicality adeguata.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di mozione:
presenti 33, favorevoli 33.
La proposta di mozione è approvata.
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