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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Febbraio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 14
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2015-07322
RIFORMA DEL DECENTRAMENTO E DELLA PARTECIPAZIONE - MODIFICHE ALLO STATUTO DELLA CITT?.
Interventi
"Riforma del Decentramento e della Partecipazione - Modifiche allo Statuto della
Città"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc.
201507322/002, presentata dai Consiglieri Paolino, Troiano, Tronzano, Ricca,
Marrone, Liardo, Magliano, Berthier, Alunno, Carretta, D'Amico, Cervetti, Cassiani,
Ventura, Muzzarelli, La Ganga, Scanderebech, Genisio, Araldi, Ferraris, Viale,
Cuntrò, Greco Lucchina, Ambrogio, Carbonero, Porcino e Furnari in data 9 dicembre
2015, avente per oggetto:

"Riforma del Decentramento e della Partecipazione - Modifiche allo Statuto della
Città"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 22/01/2016 la Conferenza dei Capigruppo ha rimesso il
provvedimento in Aula.
Comunico, inoltre, al Consiglio Comunale che sono stati presentati due emendamenti
fuori termine, ma che ho ammesso.
Consiglieri, è necessaria l'illustrazione?
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Presidente, credo che invece l'illustrazione debba essere fatta, anche perché stiamo
parlando delle modifiche allo Statuto della Città di Torino. Non stiamo parlando di
un atto secondario rispetto alla vita di questa Città, ma di un percorso tortuoso che,
oggi, riporta lo Statuto della Città in questa Sala per quanto riguarda la parte delle
Circoscrizioni, perché non si è avuto il coraggio di procedere così come si era
proceduto…

PORCINO Giovanni (Presidente)
Le chiedo scusa, Consigliere, ma la devo interrompere perché non sentiamo nulla;
per favore, Colleghi, evitiamo di dibattere del tema in Aula fuori microfono.
Prego, Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Stavo dicendo che non si è avuto il coraggio - ad esempio, visto il commento fuori
microfono, uno di coloro che non ha avuto il coraggio è stato il Consigliere Alunno -
di procedere così come si era proceduto con le modifiche al Regolamento del
Decentramento; per le modifiche allo Statuto si è invece ritenuto di costruire in nuce,
ma solo su questo punto, una larvata e banale ipotesi di Partito della Nazione
all'interno della Sala Rossa. Questa è una battuta e non la voglio buttare in politica.
Mi interessa invece molto la discussione nel merito e chiederei ai fautori ed ai
sostenitori di queste ulteriori modifiche allo Statuto della Città di illustrare le stesse,
non perché io abbia dei dubbi sulla loro approfondita conoscenza della materia, ma
perché è bene che rimanga in modo preciso a verbale ciò che ci si appresta a votare.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Il Consigliere Trombotto mi ha fatto un'analoga richiesta in Conferenza dei
Capigruppo e gliel'ho già illustrata, ma comprendo le sue difficoltà e, quindi, la
necessità di risentire l'illustrazione. Questa proposta di deliberazione chiarisce nello
Statuto quanto già previsto nel Regolamento: quindi, il fatto che non sia previsto lo
speaker del Consiglio Circoscrizionale ed il fatto che, per quanto riguarda la
rilevanza esterna, ci sia un percorso da chiarire rispetto a quelle che sono le
competenze della Giunta, quelle che sono le competenze del Consiglio e la potestà
del Consiglio di esercitare il suo ruolo di controllo sulle deliberazioni di Giunta, che
può autonomamente assumere, ma che possono altresì essere in qualche modo
vagliate dal Consiglio per quanto riguarda la coerenza tra l'indirizzo dato e l'atto
gestionale assunto successivamente dalla Giunta.
In qualche modo, abbiamo già previsto nel Regolamento questi due punti, però era
necessario che lo Statuto fosse coerente con quanto anticipato in occasione
dell'approvazione del Regolamento. Questa proposta di deliberazione è frutto di un
accordo politico all'interno dell'Aula Consiliare, come è giusto che sia quando si
pone mano a Regolamenti ed a Statuti, ed ha consentito l'approvazione di una
Riforma del Decentramento che consideriamo un notevole passo avanti rispetto alla
partecipazione ed al maggiore potere degli Enti Circoscrizionali.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Prima sono intervenuto sull'ordine dei lavori, perché altrimenti, salvo che lo avesse
chiesto qualche altro Consigliere, saremmo arrivati al voto senza un'illustrazione o,
perlomeno, alla discussione senza un'illustrazione. Quindi, ringrazio il Capogruppo
del Partito Democratico per aver accolto la mia richiesta.
Fondamentalmente, i punti sono due: il primo è l'eliminazione del cosiddetto
speaker, cioè della previsione del Presidente non della Circoscrizione, ma del
Consiglio di Circoscrizione.
Credo che tutti gli astanti ricorderanno bene, soprattutto coloro che facevano parte
della Commissione Speciale per la Riforma del Decentramento, come si era
proceduto nella discussione su questo punto: risultava essere uno degli elementi di
innovazione che venivano introdotti all'interno dell'ordinamento delle Circoscrizioni
di questa Città ed era anche stato uno dei punti per i quali si era giunti a liberare la
proposta di Riforma del Decentramento da parte della Commissione.
Consigliere Paolino, voglio ricordare che quelle forze, con le quali lei ha chiuso un
accordo politico all'interno dell'Aula, o avevano votato contro la proposta di
Riforma del Decentramento in Commissione o non avevano affatto partecipato alla
votazione e, anzi, in taluni casi, avevano - alcuni, non tutti, bisogna darne atto -
brillato per le assenze continuative all'interno dei lavori della Commissione, salvo
poi scoprire, nel momento in cui si trattava di negoziare o di contrattare qualche
cosa, ad esempio anche il numero delle Circoscrizioni, che tutto sommato il piatto
risultava ricco e, come diceva il buon Pannella, "piatto ricco, mi ci ficco". Da qui,
quindi, questo grande accordo politico raggiunto da buona parte dei Gruppi
Consiliari di questo Consiglio Comunale.
Questo accordo ha fatto venire meno la figura del Presidente del Consiglio di
Circoscrizione, figura che era già stata depotenziata rispetto alla proposta originale in
seguito alla discussione che vi era stata all'interno della Commissione e, quindi,
dandole semplicemente un ruolo di tutore e di garante dell'ordine dell'Aula e non
molto altro.
Io debbo dire che quel tipo di ruolo avrebbe potuto, a nostro giudizio, essere utile nei
lavori dei Consigli di Circoscrizione, perché avrebbe sollevato il Presidente della
Circoscrizione dal dover anche occuparsi ed impegnarsi nel mantenimento dei lavori
dell'Aula e avrebbe garantito una maggiore neutralità rispetto a questa funzione,
perché non sempre non necessariamente colui o colei che ricopre temporaneamente
quel ruolo ha le capacità o la volontà di mantenere una distinzione tra l'appartenenza
ad una maggioranza o ad un singolo Gruppo Consiliare e l'essere, invece, in quel
momento, rappresentante dell'intero Consiglio di Circoscrizione.
Le do atto, Presidente, ad esempio, in un consesso evidentemente altro rispetto a
quello che è un Consiglio di Circoscrizione, di riuscire a garantire questo tipo di
funzione neutra, al di sopra delle parti, rispetto invece a quella che è la pratica e la
consuetudine del lavoro delle Circoscrizioni in questa Città, non necessariamente
questo risultato è sempre stato raggiunto. Stupisce, quindi, che proprio il
centrodestra, che - è un mio grande augurio - continuerà a svolgere un ruolo di
opposizione all'interno di questa Aula, ma anche all'interno degli otto Consigli di
Circoscrizione, abdichi alla possibilità di avere un ruolo ed una funzione di garanzia
che avrebbe determinato un esercizio di funzioni che potevano essere sicuramente e
soprattutto nel loro interesse. Ma questo è il grande accordo politico che è stato
raggiunto.
Vengo celermente al secondo punto, quello per il quale si elimina, de facto - e non
solo - ma anche normativamente, la rilevanza esterna delle Giunte Circoscrizionali,
che, senza nulla togliere alla figura dello speaker, era un altro elemento di
innovazione ancora più significativo ed importante rispetto all'organizzazione ed al
funzionamento dei Consigli di Circoscrizione, richiesta avanzata dagli stessi Consigli
di Circoscrizione e dagli stessi Presidenti non solo in questo mandato, ma, ormai, da
un certo numero di anni, e lo si sostituisce con una determinazione che a dir barocca
si offende il barocco, nel senso che è un meccanismo che solo un Consigliere come
Alunno poteva partorire, o soggetti consimili, ovvero quello per il quale alcune
proposte di deliberazione possono essere votate dalla Giunta Circoscrizionale, ma un
numero modestissimo di Consiglieri di Circoscrizione le può richiamare alla
discussione del Consiglio stesso e, quindi, di fatto, depotenziando e privando di
funzioni aggiuntive la Giunta Circoscrizionale rispetto a quelle che erano le richieste
legittime che venivano avanzate da parte dei Consigli di Circoscrizione.
Io questo lo risottolineo, perché, dato che poi gli stessi Consiglieri che hanno
partorito questa idea geniale andranno anche in campagna elettorale a magnificare le
sorti di questa Riforma del Decentramento, è bene invece che rimanga a verbale
anche una o più voci dissonanti rispetto al fatto che, di fatto, non si farà altro che
introdurre una possibilità di un meccanismo di paralisi di quella che sarà l'attività
consiliare delle Circoscrizioni, dove ad ogni atto deliberativo approvato dalla Giunta
Circoscrizionale uno sparuto numero di Consiglieri potrà bloccare quell'atto stesso,
richiamarlo alla discussione e alla votazione del Consiglio sulla base di un'ipotetica
democrazia, che non è poi ritenuta tale rispetto ad esempio all'organizzazione dei
lavori di un Consiglio Comunale, dove, dalla Legge 81/93 in avanti, vi è giustamente
una netta separazione tra le competenze in termini di materie della Giunta Comunale,
in quel caso, rispetto al Consiglio Comunale.
Quindi, complimenti, avete fondamentalmente depotenziato. Io non tratto altri punti,
perché li avevo già discussi con voi all'interno della cosiddetta Riforma del
Decentramento, mi fermo solamente a questi due richiamati - lo ringrazio ancora - da
parte del Capogruppo del Partito Democratico, capisco che un certo numero di
Consiglieri, soprattutto del Gruppo del Partito Democratico, abbiano dovuto
accettare una disciplina di gruppo e quindi condividere questa proposta, che non è
una riforma, non è una riformucchia, ma è - mi si consenta l'espressione un po'
gergale, ma che non vuole essere assolutamente offensiva - un po' una stupidaggine
partorita evidentemente da qualche mente che è un po' confusa.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola alla Consigliera Appendino.

APPENDINO Chiara
Io sarò molto breve, perché il dibattito sul decentramento ha visto tutti i Consiglieri
intervenire, esprimere le proprie posizioni e penso che sarebbe ripetitivo dire qui
quello che penso di questa proposta di deliberazione, perché evidentemente è
coerente con quello che pensavo quando abbiamo votato le prime due, quindi il
Regolamento e lo Statuto. Non condivido né la rimozione dello speaker né
l'indebolimento della Giunta con rilevanza esterna, perché li ritenevo due elementi
fondamentali della riforma che andavamo ad approvare, motivo per cui allora votai
contro e motivo per cui voglio mettere a verbale che oggi, allo stesso modo, voterò
contro anche questa modifica di Statuto, che, secondo me, rappresenta
simbolicamente il pasticcio, per dirlo in modo simpatico, che è stato fatto da
maggioranza ed opposizione per portare avanti una Riforma che è stata forzata e
stravolta. Votare ex post uno Statuto così, che toglie, comunque, due pilastri della
riforma, penso che lo dimostri da solo e quindi credo che non sia necessario
commentare ulteriormente. Quindi, il mio voto sarà contrario.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Alunno.

ALUNNO Guido Maria
Intervengo solo per dire che oggi si conclude il percorso avviato con il dibattito e,
poi, il voto del decentramento. Continua a farmi specie che, su un centinaio di
modifiche, tutte frutto di un lungo lavoro condiviso in Commissione, il fatto di aver
tolto lo speaker e aver regolamentato con maggiore attenzione il rapporto tra Giunta
e Consiglio rispetto all'autonomia deliberativa della Giunta fa stravolgere per
qualcuno un lavoro, che, invece, credo che vada sottolineato, rimane importante, anzi
quasi storico, pensando che sono 15 anni che ci si è provato e finalmente ci siamo
arrivati.
Per questo volevo anche ringraziare tutto il Consiglio.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Altamura.

ALTAMURA Alessandro
Io ringrazio il Consigliere Alunno per il lavoro che è stato fatto, insieme ai
Consiglieri di maggioranza e minoranza. Annuncio, in coerenza però con le posizioni
già esplicitate nel recente passato, che la mia sarà un'indicazione di astensione
rispetto al voto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'analisi degli emendamenti.
L'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Troiano, Marrone, Liardo, Paolino,
Tronzano e Ricca, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1:
Presenti 36, astenuti 6, favorevoli 30.
L'emendamento n. 1 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'emendamento n. 2, presentato dai Consiglieri Paolino, Tronzano e Marrone, recita:


PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Dove si chiarisce la rilevanza esterna e i rapporti tra Consiglio di Circoscrizione,
Giunta e Circoscrizione, c'è scritto "gli atti dei Consigli Circoscrizionali" e abbiamo
aggiunto "e delle Giunte Circoscrizionali", perché avremo anche delle deliberazioni
di Giunta, oltre che di Consiglio. La novità è che avremo le deliberazioni di Giunta e,
quindi, dobbiamo prevederle.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2:
presenti 34, astenuti 5, favorevoli 29.
L'emendamento n. 2 è approvato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Il voto del Gruppo Consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà, dopo che ci siamo
astenuti sui due emendamenti in quanto emendamenti tecnici, sarà un voto contrario.
Non è una novità, ovviamente. Io mi auguro, lo dico sinceramente, mi si può o meno
credere, che questa riforma funzioni per i prossimi cinque anni; ho e abbiamo dei
forti dubbi che possa funzionare. Siamo abbastanza certi che il prossimo Consiglio
Comunale, con una composizione diversa e mi auguro anche una maggioranza
diversa, dovrà mettere mano a questa riforma, andando a recuperare i danni che sono
stati fatti. Ovviamente, quindi il voto sarà contrario.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Arriviamo al punto di una deliberazione molto sofferta e molto dibattuta -
giustamente, molto dibattuta -, che, secondo me, arriva ad un punto finale dignitoso e
decoroso, che salvaguarda, secondo il mio giudizio, la democrazia rappresentativa,
ovvero i Consigli Circoscrizionali, evita che la Giunta Circoscrizionale possa fare il
bello e il cattivo tempo, soprattutto sulle deliberazioni di spesa, e consente ancora al
Consiglio Circoscrizionale di svolgere quel suo ruolo di indirizzo e controllo che
credo sia uno dei compiti precipui dati dalla Legge alle assemblee elettive, quindi
bene per la democrazia.
Siamo andati anche più avanti rispetto a quello che io avrei auspicato, perché, come
sapete tutti, Forza Italia era per mantenere le dieci Circoscrizioni, siamo purtroppo
arrivati a otto, ma nel 2021 addirittura arriveremo a cinque e questo credo possa e
debba soddisfare anche chi, come il Movimento Cinque Stelle, proponeva sin da
subito le cinque Circoscrizioni e, quindi, immagino che chi ha a cuore la democrazia,
ma, al tempo stesso, un impianto riformatore che vada avanti con i tempi giusti,
senza una cesura netta immediata con quello che era l'intendimento iniziale, credo
che debba essere soddisfatto. Quindi, io immagino e spero che tutto il Consiglio
Comunale possa votare a favore, perché abbiamo trovato la mediazione giusta a
favore di tutte le componenti presenti oggi in Consiglio Comunale.
Il nostro voto, quindi, Presidente, sarà favorevole.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Ricordo, Colleghi, che per l'approvazione è necessaria la maggioranza dei due terzi
dei Consiglieri.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così emendata:
presenti 37, astenuti 4, favorevoli 30, contrari 3.
La proposta di deliberazione è approvata.
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