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"Riforma del Decentramento e della Partecipazione - Modifiche allo Statuto della Città" PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di deliberazione n. mecc. 201507322/002, presentata dai Consiglieri Paolino, Troiano, Tronzano, Ricca, Marrone, Liardo, Magliano, Berthier, Alunno, Carretta, D'Amico, Cervetti, Cassiani, Ventura, Muzzarelli, La Ganga, Scanderebech, Genisio, Araldi, Ferraris, Viale, Cuntrò, Greco Lucchina, Ambrogio, Carbonero, Porcino e Furnari in data 9 dicembre 2015, avente per oggetto: "Riforma del Decentramento e della Partecipazione - Modifiche allo Statuto della Città" PORCINO Giovanni (Presidente) Comunico che in data 22/01/2016 la Conferenza dei Capigruppo ha rimesso il provvedimento in Aula. Comunico, inoltre, al Consiglio Comunale che sono stati presentati due emendamenti fuori termine, ma che ho ammesso. Consiglieri, è necessaria l'illustrazione? La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Presidente, credo che invece l'illustrazione debba essere fatta, anche perché stiamo parlando delle modifiche allo Statuto della Città di Torino. Non stiamo parlando di un atto secondario rispetto alla vita di questa Città, ma di un percorso tortuoso che, oggi, riporta lo Statuto della Città in questa Sala per quanto riguarda la parte delle Circoscrizioni, perché non si è avuto il coraggio di procedere così come si era proceduto… PORCINO Giovanni (Presidente) Le chiedo scusa, Consigliere, ma la devo interrompere perché non sentiamo nulla; per favore, Colleghi, evitiamo di dibattere del tema in Aula fuori microfono. Prego, Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Stavo dicendo che non si è avuto il coraggio - ad esempio, visto il commento fuori microfono, uno di coloro che non ha avuto il coraggio è stato il Consigliere Alunno - di procedere così come si era proceduto con le modifiche al Regolamento del Decentramento; per le modifiche allo Statuto si è invece ritenuto di costruire in nuce, ma solo su questo punto, una larvata e banale ipotesi di Partito della Nazione all'interno della Sala Rossa. Questa è una battuta e non la voglio buttare in politica. Mi interessa invece molto la discussione nel merito e chiederei ai fautori ed ai sostenitori di queste ulteriori modifiche allo Statuto della Città di illustrare le stesse, non perché io abbia dei dubbi sulla loro approfondita conoscenza della materia, ma perché è bene che rimanga in modo preciso a verbale ciò che ci si appresta a votare. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Il Consigliere Trombotto mi ha fatto un'analoga richiesta in Conferenza dei Capigruppo e gliel'ho già illustrata, ma comprendo le sue difficoltà e, quindi, la necessità di risentire l'illustrazione. Questa proposta di deliberazione chiarisce nello Statuto quanto già previsto nel Regolamento: quindi, il fatto che non sia previsto lo speaker del Consiglio Circoscrizionale ed il fatto che, per quanto riguarda la rilevanza esterna, ci sia un percorso da chiarire rispetto a quelle che sono le competenze della Giunta, quelle che sono le competenze del Consiglio e la potestà del Consiglio di esercitare il suo ruolo di controllo sulle deliberazioni di Giunta, che può autonomamente assumere, ma che possono altresì essere in qualche modo vagliate dal Consiglio per quanto riguarda la coerenza tra l'indirizzo dato e l'atto gestionale assunto successivamente dalla Giunta. In qualche modo, abbiamo già previsto nel Regolamento questi due punti, però era necessario che lo Statuto fosse coerente con quanto anticipato in occasione dell'approvazione del Regolamento. Questa proposta di deliberazione è frutto di un accordo politico all'interno dell'Aula Consiliare, come è giusto che sia quando si pone mano a Regolamenti ed a Statuti, ed ha consentito l'approvazione di una Riforma del Decentramento che consideriamo un notevole passo avanti rispetto alla partecipazione ed al maggiore potere degli Enti Circoscrizionali. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Prima sono intervenuto sull'ordine dei lavori, perché altrimenti, salvo che lo avesse chiesto qualche altro Consigliere, saremmo arrivati al voto senza un'illustrazione o, perlomeno, alla discussione senza un'illustrazione. Quindi, ringrazio il Capogruppo del Partito Democratico per aver accolto la mia richiesta. Fondamentalmente, i punti sono due: il primo è l'eliminazione del cosiddetto speaker, cioè della previsione del Presidente non della Circoscrizione, ma del Consiglio di Circoscrizione. Credo che tutti gli astanti ricorderanno bene, soprattutto coloro che facevano parte della Commissione Speciale per la Riforma del Decentramento, come si era proceduto nella discussione su questo punto: risultava essere uno degli elementi di innovazione che venivano introdotti all'interno dell'ordinamento delle Circoscrizioni di questa Città ed era anche stato uno dei punti per i quali si era giunti a liberare la proposta di Riforma del Decentramento da parte della Commissione. Consigliere Paolino, voglio ricordare che quelle forze, con le quali lei ha chiuso un accordo politico all'interno dell'Aula, o avevano votato contro la proposta di Riforma del Decentramento in Commissione o non avevano affatto partecipato alla votazione e, anzi, in taluni casi, avevano - alcuni, non tutti, bisogna darne atto - brillato per le assenze continuative all'interno dei lavori della Commissione, salvo poi scoprire, nel momento in cui si trattava di negoziare o di contrattare qualche cosa, ad esempio anche il numero delle Circoscrizioni, che tutto sommato il piatto risultava ricco e, come diceva il buon Pannella, "piatto ricco, mi ci ficco". Da qui, quindi, questo grande accordo politico raggiunto da buona parte dei Gruppi Consiliari di questo Consiglio Comunale. Questo accordo ha fatto venire meno la figura del Presidente del Consiglio di Circoscrizione, figura che era già stata depotenziata rispetto alla proposta originale in seguito alla discussione che vi era stata all'interno della Commissione e, quindi, dandole semplicemente un ruolo di tutore e di garante dell'ordine dell'Aula e non molto altro. Io debbo dire che quel tipo di ruolo avrebbe potuto, a nostro giudizio, essere utile nei lavori dei Consigli di Circoscrizione, perché avrebbe sollevato il Presidente della Circoscrizione dal dover anche occuparsi ed impegnarsi nel mantenimento dei lavori dell'Aula e avrebbe garantito una maggiore neutralità rispetto a questa funzione, perché non sempre non necessariamente colui o colei che ricopre temporaneamente quel ruolo ha le capacità o la volontà di mantenere una distinzione tra l'appartenenza ad una maggioranza o ad un singolo Gruppo Consiliare e l'essere, invece, in quel momento, rappresentante dell'intero Consiglio di Circoscrizione. Le do atto, Presidente, ad esempio, in un consesso evidentemente altro rispetto a quello che è un Consiglio di Circoscrizione, di riuscire a garantire questo tipo di funzione neutra, al di sopra delle parti, rispetto invece a quella che è la pratica e la consuetudine del lavoro delle Circoscrizioni in questa Città, non necessariamente questo risultato è sempre stato raggiunto. Stupisce, quindi, che proprio il centrodestra, che - è un mio grande augurio - continuerà a svolgere un ruolo di opposizione all'interno di questa Aula, ma anche all'interno degli otto Consigli di Circoscrizione, abdichi alla possibilità di avere un ruolo ed una funzione di garanzia che avrebbe determinato un esercizio di funzioni che potevano essere sicuramente e soprattutto nel loro interesse. Ma questo è il grande accordo politico che è stato raggiunto. Vengo celermente al secondo punto, quello per il quale si elimina, de facto - e non solo - ma anche normativamente, la rilevanza esterna delle Giunte Circoscrizionali, che, senza nulla togliere alla figura dello speaker, era un altro elemento di innovazione ancora più significativo ed importante rispetto all'organizzazione ed al funzionamento dei Consigli di Circoscrizione, richiesta avanzata dagli stessi Consigli di Circoscrizione e dagli stessi Presidenti non solo in questo mandato, ma, ormai, da un certo numero di anni, e lo si sostituisce con una determinazione che a dir barocca si offende il barocco, nel senso che è un meccanismo che solo un Consigliere come Alunno poteva partorire, o soggetti consimili, ovvero quello per il quale alcune proposte di deliberazione possono essere votate dalla Giunta Circoscrizionale, ma un numero modestissimo di Consiglieri di Circoscrizione le può richiamare alla discussione del Consiglio stesso e, quindi, di fatto, depotenziando e privando di funzioni aggiuntive la Giunta Circoscrizionale rispetto a quelle che erano le richieste legittime che venivano avanzate da parte dei Consigli di Circoscrizione. Io questo lo risottolineo, perché, dato che poi gli stessi Consiglieri che hanno partorito questa idea geniale andranno anche in campagna elettorale a magnificare le sorti di questa Riforma del Decentramento, è bene invece che rimanga a verbale anche una o più voci dissonanti rispetto al fatto che, di fatto, non si farà altro che introdurre una possibilità di un meccanismo di paralisi di quella che sarà l'attività consiliare delle Circoscrizioni, dove ad ogni atto deliberativo approvato dalla Giunta Circoscrizionale uno sparuto numero di Consiglieri potrà bloccare quell'atto stesso, richiamarlo alla discussione e alla votazione del Consiglio sulla base di un'ipotetica democrazia, che non è poi ritenuta tale rispetto ad esempio all'organizzazione dei lavori di un Consiglio Comunale, dove, dalla Legge 81/93 in avanti, vi è giustamente una netta separazione tra le competenze in termini di materie della Giunta Comunale, in quel caso, rispetto al Consiglio Comunale. Quindi, complimenti, avete fondamentalmente depotenziato. Io non tratto altri punti, perché li avevo già discussi con voi all'interno della cosiddetta Riforma del Decentramento, mi fermo solamente a questi due richiamati - lo ringrazio ancora - da parte del Capogruppo del Partito Democratico, capisco che un certo numero di Consiglieri, soprattutto del Gruppo del Partito Democratico, abbiano dovuto accettare una disciplina di gruppo e quindi condividere questa proposta, che non è una riforma, non è una riformucchia, ma è - mi si consenta l'espressione un po' gergale, ma che non vuole essere assolutamente offensiva - un po' una stupidaggine partorita evidentemente da qualche mente che è un po' confusa. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola alla Consigliera Appendino. APPENDINO Chiara Io sarò molto breve, perché il dibattito sul decentramento ha visto tutti i Consiglieri intervenire, esprimere le proprie posizioni e penso che sarebbe ripetitivo dire qui quello che penso di questa proposta di deliberazione, perché evidentemente è coerente con quello che pensavo quando abbiamo votato le prime due, quindi il Regolamento e lo Statuto. Non condivido né la rimozione dello speaker né l'indebolimento della Giunta con rilevanza esterna, perché li ritenevo due elementi fondamentali della riforma che andavamo ad approvare, motivo per cui allora votai contro e motivo per cui voglio mettere a verbale che oggi, allo stesso modo, voterò contro anche questa modifica di Statuto, che, secondo me, rappresenta simbolicamente il pasticcio, per dirlo in modo simpatico, che è stato fatto da maggioranza ed opposizione per portare avanti una Riforma che è stata forzata e stravolta. Votare ex post uno Statuto così, che toglie, comunque, due pilastri della riforma, penso che lo dimostri da solo e quindi credo che non sia necessario commentare ulteriormente. Quindi, il mio voto sarà contrario. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Alunno. ALUNNO Guido Maria Intervengo solo per dire che oggi si conclude il percorso avviato con il dibattito e, poi, il voto del decentramento. Continua a farmi specie che, su un centinaio di modifiche, tutte frutto di un lungo lavoro condiviso in Commissione, il fatto di aver tolto lo speaker e aver regolamentato con maggiore attenzione il rapporto tra Giunta e Consiglio rispetto all'autonomia deliberativa della Giunta fa stravolgere per qualcuno un lavoro, che, invece, credo che vada sottolineato, rimane importante, anzi quasi storico, pensando che sono 15 anni che ci si è provato e finalmente ci siamo arrivati. Per questo volevo anche ringraziare tutto il Consiglio. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Altamura. ALTAMURA Alessandro Io ringrazio il Consigliere Alunno per il lavoro che è stato fatto, insieme ai Consiglieri di maggioranza e minoranza. Annuncio, in coerenza però con le posizioni già esplicitate nel recente passato, che la mia sarà un'indicazione di astensione rispetto al voto. PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'analisi degli emendamenti. L'emendamento n. 1, presentato dai Consiglieri Troiano, Marrone, Liardo, Paolino, Tronzano e Ricca, recita: PORCINO Giovanni (Presidente) Non essendoci richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1: Presenti 36, astenuti 6, favorevoli 30. L'emendamento n. 1 è approvato. PORCINO Giovanni (Presidente) L'emendamento n. 2, presentato dai Consiglieri Paolino, Tronzano e Marrone, recita: PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Dove si chiarisce la rilevanza esterna e i rapporti tra Consiglio di Circoscrizione, Giunta e Circoscrizione, c'è scritto "gli atti dei Consigli Circoscrizionali" e abbiamo aggiunto "e delle Giunte Circoscrizionali", perché avremo anche delle deliberazioni di Giunta, oltre che di Consiglio. La novità è che avremo le deliberazioni di Giunta e, quindi, dobbiamo prevederle. PORCINO Giovanni (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 2: presenti 34, astenuti 5, favorevoli 29. L'emendamento n. 2 è approvato. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per dichiarazione di voto, al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Il voto del Gruppo Consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà, dopo che ci siamo astenuti sui due emendamenti in quanto emendamenti tecnici, sarà un voto contrario. Non è una novità, ovviamente. Io mi auguro, lo dico sinceramente, mi si può o meno credere, che questa riforma funzioni per i prossimi cinque anni; ho e abbiamo dei forti dubbi che possa funzionare. Siamo abbastanza certi che il prossimo Consiglio Comunale, con una composizione diversa e mi auguro anche una maggioranza diversa, dovrà mettere mano a questa riforma, andando a recuperare i danni che sono stati fatti. Ovviamente, quindi il voto sarà contrario. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Arriviamo al punto di una deliberazione molto sofferta e molto dibattuta - giustamente, molto dibattuta -, che, secondo me, arriva ad un punto finale dignitoso e decoroso, che salvaguarda, secondo il mio giudizio, la democrazia rappresentativa, ovvero i Consigli Circoscrizionali, evita che la Giunta Circoscrizionale possa fare il bello e il cattivo tempo, soprattutto sulle deliberazioni di spesa, e consente ancora al Consiglio Circoscrizionale di svolgere quel suo ruolo di indirizzo e controllo che credo sia uno dei compiti precipui dati dalla Legge alle assemblee elettive, quindi bene per la democrazia. Siamo andati anche più avanti rispetto a quello che io avrei auspicato, perché, come sapete tutti, Forza Italia era per mantenere le dieci Circoscrizioni, siamo purtroppo arrivati a otto, ma nel 2021 addirittura arriveremo a cinque e questo credo possa e debba soddisfare anche chi, come il Movimento Cinque Stelle, proponeva sin da subito le cinque Circoscrizioni e, quindi, immagino che chi ha a cuore la democrazia, ma, al tempo stesso, un impianto riformatore che vada avanti con i tempi giusti, senza una cesura netta immediata con quello che era l'intendimento iniziale, credo che debba essere soddisfatto. Quindi, io immagino e spero che tutto il Consiglio Comunale possa votare a favore, perché abbiamo trovato la mediazione giusta a favore di tutte le componenti presenti oggi in Consiglio Comunale. Il nostro voto, quindi, Presidente, sarà favorevole. PORCINO Giovanni (Presidente) Ricordo, Colleghi, che per l'approvazione è necessaria la maggioranza dei due terzi dei Consiglieri. Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così emendata: presenti 37, astenuti 4, favorevoli 30, contrari 3. La proposta di deliberazione è approvata. |