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Comunicazioni del Sindaco: - "Eventi per festeggiamenti decennale Olimpiadi Invernali". PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Sindaco. SINDACO Sappiamo tutti come le Olimpiadi di Torino sono state un evento particolarmente importante per la vita della nostra Città, si sono collocate alla metà di quel ventennio all'inizio degli Anni Novanta che è stato caratterizzato da una grande trasformazione della nostra Città. Le Olimpiadi del 2006 sono state, da un lato, il momento in cui si è reso visibile un cambiamento e una trasformazione che in realtà, iniziato negli Anni Novanta, era in incubazione, rendendolo visibile al massimo livello ed ha consentito poi di rilanciare ulteriormente quel cambiamento di Torino che tutti conosciamo. Le Olimpiadi sono state l'occasione per incoraggiare, spingere e accelerare grandi investimenti che hanno cambiato il profilo, la struttura e la qualità della vita della Città. Per tutti, ricordo la Metropolitana, ma non solo. È stata l'occasione per dotare la Città di impianti sportivi di nuova generazione particolarmente moderni, è stata l'occasione di investire in infrastrutture per la Città, a partire dalla Metropolitana, è stata l'occasione per una generale grande operazione di innalzamento della qualità della vita della Città, è stata un'occasione che ha coinvolto l'intera nostra comunità, che in quella vicenda si è sentita pienamente coinvolta, basterebbe pensare alle migliaia di volontari che hanno concorso alla realizzazione delle Olimpiadi e la Città ne ha tratto motivo, io credo, di legittimo orgoglio per il successo con cui quelle Olimpiadi sono state realizzate e per tutti gli effetti di ricaduta positiva che hanno dato. Effetti che sono arrivati fino a noi, perché da lì in poi è cresciuta sempre di più la capacità di Torino di proporre la propria immagine sul piano nazionale e internazionale come una città nuova, che si stava trasformando, che stava cambiando e i risultati particolarmente significativi che noi abbiamo avuto di crescita costante e continua di flussi turistici e di visitatori certamente hanno il loro punto di origine nelle Olimpiadi. Avvicinandosi il decennale delle Olimpiadi si è posto il problema di non vivere questo momento in modo burocratico, ma facendo invece rivivere nella Città quella vicenda così importante per la vita di Torino e che tutti i cittadini torinesi ricordano e hanno vissuto con particolare partecipazione ed entusiasmo. Tant'è vero che si moltiplicano iniziative da settimane, che saranno annunciate e programmate a partire dai prossimi giorni, una delle quali domani sera promossa dall'Unione Industriale. Si moltiplicano iniziative promosse da varie associazioni, enti, soggetti, tutte finalizzate a ricordare il decennale dell'Olimpiade e la Città io credo ha il dovere a maggior ragione di farlo. Noi abbiamo attivato un calendario di iniziative, di riflessione su cosa è stato, di dibattito e di confronto su cosa sono state le Olimpiadi, il loro impatto, le loro conseguenze sulla vita della Città, occasioni di mobilitazione più generale, come per esempio il coinvolgimento di tutti i volontari che hanno partecipato alla Olimpiade e della cittadinanza, insomma una celebrazione che associ il momento di riflessione, dibattito, confronto e anche momenti di celebrazione festosa di un evento così importante. Per realizzare tutto questo abbiamo assunto una deliberazione, con una quantificazione di impegno di spesa che non sarà interamente coperto solo con risorse pubbliche. Quello è l'impegno di spesa per realizzare le iniziative che abbiamo promosso, come stiamo facendo per tutte le iniziative, soprattutto quelle che hanno un contenuto culturale sportivo, stiamo lavorando per essere accompagnati da sponsor che contribuiscano finanziariamente all'onere complessivo e, grazie alla presenza di sponsorizzazioni, l'onere a carico del bilancio del Comune sarà molto inferiore. Questo è quanto. PORCINO Giovanni (Presidente) Ricordo che ogni Consigliere avrà cinque minuti per intervenire. La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Signor Sindaco, 350.000 Euro è la cifra che voi avete deliberato come Giunta di spendere come erario del Comune di Torino. È una cifra che avete inserito nella deliberazione di Giunta, mi spiace ricordarvelo, avete evidentemente cercato di non farne parlare, ma è così. È un impegno di spesa che copre una celebrazione che dura tre giorni, anzi tre mezze giornate, per 350.000 Euro più 10.000 Euro di oneri fiscali aggiuntivi, 360.000 Euro. Io lo so che voi, centrosinistra, avete sostanzialmente cavalcato legittimamente le Olimpiadi a fini elettorali, vi è anche ben riuscito. Quando però la storia si ripete rischia poi di diventare farsa, perché il problema è che utilizzare poi l'anniversario del decennale agli stessi fini comincia a diventare poco sostenibile. Lei, signor Sindaco, che ha proposto questa deliberazione insieme all'Assessore al Bilancio, che purtroppo non vedo presente a questo dibattito, ha lanciato questo festeggiamento, peraltro, con la solita fretta di aver deliberato con un programma già quasi delineato. È la prima volta che vedo il programma di una festa allegato ad una deliberazione di Giunta, però l'avete fatto in piena campagna elettorale, perché lei, Sindaco Fassino, è in campagna elettorale - ha annunciato la sua ricandidatura, è un dato di fatto -, quindi a pochi mesi dal voto e, soprattutto, in un momento di lacrime e sangue, che rimane, anche se volete cercare di non farlo pesare nell'amministrazione del Comune di Torino. Lo è sotto il profilo dei tagli al welfare, perché vorrei ricordare a tutti i Consiglieri che anche su questo si sono impegnati, in quanto il nostro Bilancio mantiene tagli milionari ai servizi, alle famiglie, ai disabili e agli indigenti e mantiene un livello di tariffe, tasse ed imposte comunali che non il Consigliere Marrone, ma le associazioni di categoria dei consumatori denunciano essere il 15% più alte della media nazionale ed è per questo motivo che abbiamo istituito una Commissione che cerchi di sostituire l'Agenzia per il monitoraggio dei Servizi Pubblici Locali. È la stessa Città che - lo vorrei sottolineare - a livello di Bilancio è condotta in regime di esercizio provvisorio. Vorrei ricordare quello che dice non la circolare del Ministero, ma il Testo Unico degli Enti Locali, che è Legge, sull'esercizio provvisorio ove non sia stato deliberato il Bilancio di Previsione (ed è la nostra situazione del 2016): "È consentita esclusivamente una gestione provvisoria nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell'ultimo Bilancio approvato (…)". La gestione provvisoria è limitata all'assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla Legge, al pagamento delle spese di personale, residui passivi, rate di mutuo, canoni, imposte e tasse e, in particolare, alle sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniale certi e gravi all'ente. Non mi risulta che tutto ciò possa annoverare la celebrazione del decennale dei Giochi Olimpici Invernali di Torino, vista la grave situazione economica che ho appena ricordato, perché nessuno nega che sia iniziata un'operazione di risanamento, ma vorrei anche rivestire lo sgradevole compito di ricordare che rimangono, grosso modo, tre miliardi di Euro di debito sulla testa dei nostri figli, perché è su tutti i cittadini e non solo sull'Ente da un punto di vista amministrativo, ed un simile festeggiamento, con un simile costo, viene ricordato così. Sarebbe troppo facile ricordare che, se parliamo di eredità olimpica, dobbiamo parlare non soltanto della cartolina del centro cittadino, ma anche del disastro del Villaggio Olimpico dell'ex MOI, nella situazione che tutti conosciamo, della vocazione universitaria che non decolla, perché, nonostante una Variante votata da tutti, ci ritroviamo la Regione che molla le residenze universitarie, portando ad un raddoppio certo, ad aprile, di quell'occupazione abusiva. Dobbiamo parlare delle periferie ignorate, degli impianti sportivi lasciati in uno stato di caos assoluto, con una lotta di potere… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lei è in campagna elettorale, noi no. Se posso continuare il mio intervento, Presidente, visto che abbiamo cinque minuti rispetto alle ore del Sindaco. Al netto di tutto ciò, per carità, festeggiate, non con i soldi di tutti i torinesi, non in campagna elettorale e, per favore, quando sento parlare il signor Sindaco di sponsor privati, mi viene un brivido nella schiena, perché non vorrei che si continuasse a considerare come sponsor privati IREN, GTT, AMIAT e SMAT, che, in certi casi, vengono ritenuti privati e, in altri casi, vengono ritenuti pubblici. Vorrei ricordare che privati non dovrebbero essere i soggetti formalmente, ma dovrebbero esserlo i quattrini e quelli non sono quattrini privati. Se lei, signor Sindaco, trova dei veri privati che mettono 350.000,00 Euro per ricordare (magari l'Unione Industriale, peraltro i rapporti sono eccezionali, per cui può trovare dei finanziatori volontari), a me va benissimo, altrimenti sarebbe meglio evitare con i quattrini pubblici, in campagna elettorale e nello stato economico di questa Città. Durante le Olimpiadi normalmente si parla di tregua olimpica, mentre noi di Fratelli d'Italia annunciamo un ostruzionismo olimpico che partirà oggi su tutte le proposte di deliberazione di Giunta e, a meno che non ci sia un passo indietro quantomeno sull'entità dei costi fuori norma di questa misura - ho ricordato che non è nemmeno compatibile con il regime di esercizio provvisorio deciso dal Testo Unico degli Enti Locali -, continuerà fino ad un eventuale passo indietro. Mi auguro che ci sia un ravvedimento o un ripensamento e che ci sia un contenimento dei costi, di cui sarebbe anche interessante, visto che il programma è già definito, capire qual è il dettaglio, perché girano voci di Brachetti inserito nel programma che avrebbe già dato forfait, girano voci di palchi da 200.000,00 Euro e di piste di ghiaccio da 100.000,00 Euro. Di sicuro, sarebbe opportuno capire meglio ed arrivare poi alla conclusione che non bisogna spendere questo spreco e bisogna di sicuro contenere le spese. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Cassiani. CASSIANI Luca Innanzitutto, mi rendo conto che il Consigliere Marrone deve fare il suo lavoro e quindi, anche in questa fase, riesce addirittura ad attaccare una vicenda che ha reso orgogliosa tutta la città, che ricordo all'epoca era governata dal centrosinistra, ma ricordo con grande importanza il periodo di governo del centrodestra regionale e la collaborazione istituzionale che vi fu. Quello fu un evento assolutamente bipartisan, per cui chiedo a tutti di fare una valutazione anche sul fatto che, quando si parla di Torino nel mondo, non si parla della Torino di centrodestra o di quella di centrosinistra, ma si parla di Torino, dell'orgoglio che questa città ha saputo prendere da quell'evento e di quello che è diventata nel mondo dopo il 2016. Vorrei dire due cose al Consigliere Marrone: o spostiamo l'anniversario di un anno, oppure spostiamo le elezioni; dobbiamo decidere che cosa fare. Spostiamo le elezioni, così almeno il Consigliere Marrone dice che non facciamo campagna elettorale, oppure facciamo i festeggiamenti l'undicesimo anno, così il Consigliere Marrone è contento. Ahimè, è capitato nel 2016, perché sono passati 10 anni. Questo evento non è soltanto di carattere celebrativo. Innanzitutto, voglio sottolineare due o tre cose: il fatto che, per esempio, tutti i volontari di questa città, che non hanno tessere di partito, che non sono del centrodestra o del centrosinistra, faranno una sfilata, ritrovandosi tutti insieme dopo 10 anni, per dire che sono orgogliosi di quello che hanno fatto in quel momento per la città. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi faccia finire, perché il comizio lo ha fatto lei, io sto parlando di un evento che non riguarda la politica ed i partiti e nessuno di noi andrà a chiedere a quei volontari per chi votano, sono affari loro e non ci interessa, così come non lo chiedemmo nemmeno nel 2006. Io c'ero in questa città e ricordo di aver partecipato con orgoglio a quelle iniziative. Questi soldi verranno spesi anche affinché i cittadini torinesi possano andare gratuitamente nei musei per la Notte Bianca della cultura, che è un'occasione straordinaria di diffusione del patrimonio artistico e culturale che tutti conosciamo. Se questa Città è diventata quella che è e, quindi, è nata la riqualificazione di Spina 2, di Spina 3, il raddoppio del Politecnico, la riqualificazione delle periferie ed il fatto che al PalaIsozaki si possono fare concerti con Madonna e gli U2, lo dobbiamo a quell'evento, Consigliere Marrone. Non saremmo quello che siamo se non avessimo avuto quel tipo di investimento e anche quel tipo di sguardo verso il futuro e l'orizzonte. Mi fa specie che lei, Consigliere Marrone, che ha vissuto quell'epoca da cittadino torinese e anche impegnato in politica, non possa rivendicare con orgoglio quello che questa Città è diventata nel mondo grazie a quell'evento e dobbiamo un po' anche a quello il fatto che oggi, a qualsiasi ora del giorno e della notte, uno faccia la coda per andare a vedere le mostre o per andare a vedere un evento culturale o il fatto che Torino sia l'unica città che ha ospitato determinati concerti e da tutta Europa vengono qui ed è considerata una meta turistica che, a Natale, ha superato Firenze e Venezia. L'investimento in immagine ed in orgoglio non vale 300.000,00 Euro, vale milioni di Euro di PIL, vale il fatto che questa Città ha fatto uno scatto in avanti, vale il fatto che abbiamo investito risorse enormi nella riqualificazione del territorio e vale il fatto che abbiamo una Metropolitana che ha fatto lavorare la città e che darà origine ad un prolungamento da una parte e alla Linea 2. Non dobbiamo stare qui a fare l'elenco di quanto fatto in questi anni. Ai cittadini torinesi, che votino centrodestra, Fratelli d'Italia o PD, non importerà assolutamente nulla quando andranno a festeggiare un evento straordinario che ha coinvolto tutta la cittadinanza. I volontari olimpici che faranno la sfilata saranno contenti e felici perché, dopo 10 anni, metteranno con orgoglio la divisa che hanno tenuto nascosta e pulita nell'armadio e saranno orgogliosi di fare parte di questa squadra e di questa Città. Non sono io e neanche il Sindaco che potremo smentire quello che lei sta dicendo, ma sarà la Città con questa grande manifestazione e glielo diranno le persone che vi parteciperanno che cosa pensano di quell'evento e del fatto che si celebri quella storia. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola alla Consigliera Appendino. APPENDINO Chiara Premetto che non penso che sia questa la sede per fare un processo sulle Olimpiadi e quindi sull'eredità delle Olimpiadi, su che cosa, nel bene e nel male, ha comportato o meno. Due settimane fa, durante l'ultimo Consiglio Comunale a cui ho partecipato, ricordo una discussione con l'Assessore al Bilancio, Passoni, sul tema che, in parte, richiamava anche il Consigliere Marrone, cioè sulla particolarità in cui siamo a fronte di un disavanzo che si è generato per un accertamento dei residui. Feci tre domande che continuo a ritenere fondamentali e a cui non ho ancora ricevuto risposta, perché penso che sia abbastanza significativo quando un Consiglio Comunale, anche se qui è un atto di Giunta, decide come andare ad allocare le risorse oppure no. Avevo chiesto se fosse possibile capire le tempistiche di un preconsuntivo in modo tale da comprendere effettivamente a quanto ammonta questo disavanzo; non è insignificante sapere a quanto ammonta un disavanzo, perché sappiamo tutti che, come prevede il TUEL e come prevedono la disciplina per l'armonizzazione ed il nuovo sistema contabile, dovremo accantonare ogni anno una parte di queste risorse. Di conseguenza, penso che sia fondamentale capire effettivamente dal preconsuntivo a quanto ammonta questo accertamento di residui e che impatto avrà sul 2016, ma è necessario saperlo adesso, perché, adesso, stiamo impegnando delle risorse, che, se ho capito bene, signor Sindaco, ammontano a circa 350.000,00 Euro e che, ad oggi - da quel che ho capito dal suo intervento, ma mi corregga se sbaglio -, non sono ancora coperte al 100% da sponsorizzazioni. La domanda che mi pongo è: se non sono coperte da sponsorizzazioni al 100%, cosa che, ad oggi - mi smentisca se sbaglio, ma io ho capito questo dalle sue parole -, non è e non stiamo in dodicesimi, perché, evidentemente, sono spese straordinarie, in quanto queste spese non c'erano l'anno scorso, io vorrei capire effettivamente da dove arriva la copertura e che cosa comporta. È giusto, dal mio punto di vista, prendere le decisioni e decidere di allocare delle risorse (ognuno si assume le sue responsabilità politiche su come le va ad allocare), però è altrettanto corretto che un Consiglio Comunale, che è in una situazione molto particolare (perché arriviamo da un cambiamento del sistema contabile che riguarda tutti gli Enti - non solo Torino - con residui molto alti che implicano un impatto enorme sul Bilancio 2016, che non sappiamo ancora quanto sarà), sappia effettivamente dove stiamo andando a prendere queste risorse. Infatti, ogni anno ci troviamo con grandi difficoltà di Bilancio, ogni anno ci troviamo con grandissime sofferenze su priorità che, dal mio punto di vista, sono più importanti (come, ad esempio, i temi della scuola e del welfare) ed oggi, nel momento in cui vedo impegnati 350.000,00 Euro, voglio avere certezze che, innanzitutto, questo non inciderà su tutti gli altri capitoli di spesa che sono fondamentali; in secondo luogo, voglio capire effettivamente a quanto ammontano le sponsorizzazioni e, in terzo luogo, vorrei capire che cosa si appresta a votare l'Aula in temi di Bilancio, se arriverà una proposta di deliberazione che chiederà una modifica dell'esercizio provvisorio dei dodicesimi oppure no, come è successo in tempi passati, quando arriverà il preconsuntivo e quando quest'Aula sarà consapevole effettivamente di che cosa comporterà questo riaccertamento dei residui sul Bilancio 2016, perché non è una cosa di poco conto. Avevo anche chiesto di poter avere il parere del MEF e poterlo leggere - ma mi risulta che, ad oggi, non sia ancora arrivato - in modo tale che tutti i Consiglieri potessero sapere; mi auguro che questa chiarezza arrivi, perché, secondo me, mette in difficoltà i Consiglieri sia di opposizione che di maggioranza nel decidere anche poche risorse (se così possono essere considerati 350.000,00 Euro) se sia opportuno o meno spenderle su questa priorità rispetto ad altre. Ribadisco la mia richiesta, già avanzata due settimane fa: vorrei avere chiarezza su qual è la situazione del Bilancio di chiusura 2015, come impatta sul 2016 e, soprattutto, quanto andremo a stanziare su questo fondo e se quest'Aula dovrà affrontare un tema di esercizio provvisorio, assumendosi l'Aula stessa la responsabilità evidentemente di decidere quali saranno le priorità di Bilancio nei prossimi mesi, finché non avremo il Bilancio Previsionale, votato invece dall'Aula, che è quello che votiamo ogni anno. PORCINO Giovanni (Presidente) Ho iscritti, nell'ordine, per l'intervento i Consiglieri Tronzano, Greco Lucchina e Liardo. La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Per fare una battuta al Consigliere Cassiani, ricordo che, durante le Olimpiadi, la sicurezza urbana a favore dei cittadini era meravigliosa, era sotto gli occhi di tutti; se vogliamo ricordare bene quella data, ricordiamola anche attraverso la sicurezza urbana, che invece mi pare che sia una delle tematiche più spinose per questa Amministrazione. Detto questo, vorrei capire (lo chiedo al Presidente Porcino e, conseguentemente, al Consigliere Ventura, Presidente della III Commissione) perché all'interno della proposta di deliberazione mi risulta che ci sia l'affidamento a Piemonte Ice attraverso la Federazione Italiana Pattinaggio e, successivamente, un subappalto a questa ditta che si chiama Birra d'Ecc, o qualcosa del genere, per il mercatino di piazza Solferino; fino a qui tutto bene, peccato che non c'è stato il bando di gara. Quindi, vorrei capire se è vero quello che dico ed il motivo per cui ciò è avvenuto, nel caso in cui fosse realmente avvenuto, perché credo che, insieme a quello che diceva il Capogruppo Marrone, queste situazioni, accumulandosi, creano un po' di perplessità. Se il Consigliere Ventura volesse approfondire in Commissione, se non ha oggi le risposte da parte del signor Sindaco, gliene saremmo grati, anche perché per altre manifestazioni sono avvenuti i bandi, come è giusto che sia. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Greco Lucchina. GRECO LUCCHINA Paolo Interverrò brevemente anche io, perché il Consigliere Marrone nel suo intervento ha toccato tutti i punti che credo fosse necessario toccare. La questione non è ricordare quello che sicuramente è stato un successo per la Città, che era evidentemente la celebrazione delle Olimpiadi, e, al di là di quella che è la polemica politica, non entro neanche nel merito di quella che è la questione del contributo ed eventualmente la copertura finanziaria dovuta, o se questo debba essere privato o pubblico, perché il problema è che, poi, sappiamo benissimo come funziona; non mi stupirei di trovare poi un contributo della Compagnia di San Paolo, piuttosto che di IREN. Il problema però è che nel suo intervento il Sindaco, pur facendo riferimento a quelli che erano i fasti delle Olimpiadi del 2006, ha fatto riferimento alle trasformazioni urbane, ha citato per ben tre volte l'unica vera opera fatta, che è stata la Metropolitana, e poi ha fatto riferimento ai siti olimpici. Signor Sindaco, lei sa meglio di me che per quanto riguarda il tema della Metropolitana, ci sono progetti che facevano riferimento alla fine degli anni Ottanta e all'inizio degli anni Novanta; relativamente ai siti olimpici, è già stato detto - non lo dico io - che il Villaggio Olimpico è in quello stato ed è occupato, non lo dico io che nelle arcate dell'ex MOI abbiamo fatto solo una volta Artissima e non lo dico solo io che, se facciamo un giro nella Spina 4 e passiamo da via Livorno, possiamo semplicemente constatare che ci sono dei caseggiati di dubbio valore architettonico e di scarso livello qualitativo. C'è qualcuno in questa Città che la pensa diversamente dal Consigliere Cassiani o da qualcuno di voi e, semplicemente, c'è qualcuno che in questa Città contesta che lo splendore di quei giorni sia ancora splendente. Al di là di quello che è un ragionamento fatto sulle manutenzioni e sull'opportunità di sfruttamento dei siti olimpici, eccetera, la contestazione non parte dal celebrare quello che è stato un successo per tutti, ma semplicemente dal constatare che, in questi 10 anni, quella che poteva essere un'opportunità creata da un grande successo non lo è stata. Questa è la valutazione che, secondo noi, ognuno di noi dovrebbe fare, anche alla luce di quelle che dovranno essere celebrazioni fastose. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Ormai è stato detto quasi tutto su questa vicenda ed aggiungo soltanto alcune considerazioni. Intanto, tutti continuano a parlare di successo, ma ho un'idea diversa, perché poi, signor Sindaco, pensavo che lei stesse fuori da questo avvenimento e forse per lei sarebbe stato meglio, mi creda. Si tratta di un avvenimento che comunque è stato molto enfatizzato, ma, alla fine, ho visto veramente pochi costi- benefici. Parlate con gli albergatori: oggi che si parla tanto di un turismo che ha avuto un incremento favoloso, della serie: "il panino mordi e fuggi", perché andate a vedere le attività e la ristorazione, che ha degli orari sempre molto ridotti, da città veramente di frontiera. È lì che si valuta veramente se questa Città ha avuto un'evoluzione a livello turistico. Poi sappiamo tutti, signor Sindaco, che cosa ci portiamo dietro in termini di debiti e che cosa sono state le Olimpiadi. Mi viene da dire una frase abbastanza scherzosa: a quel prezzo, vorrei vedere se le Olimpiadi, in qualche modo, non hanno avuto il loro successo. Ripeto - e concludo l'intervento - che per quanto riguarda i costi-benefici, purtroppo non c'è una quadratura di natura economica e di questo non sono convinto io, ma tutti i torinesi. Oggi come oggi, per emulare un avvenimento che è già stato, spendere 350.000,00 Euro è veramente uno scandalo. PORCINO Giovanni (Presidente) Non avendo altri Consiglieri iscritti a parlare, la parola, per la replica, al Sindaco. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Chiedo scusa, signor Sindaco. La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Mi perdoni, Sindaco, ho alzato la mano, ma credo che il Presidente non mi abbia visto. Ho ascoltato con attenzione gli interventi dei Consiglieri ed alcuni li condivido (anche se non sempre negli accenti); credo però che si debba partire da qui: è vero, siamo in campagna elettorale (probabilmente, di fatto, è già iniziata) ed è vero che, per questa ragione, la campagna elettorale ci porta a vedere le cose con maggiori divisioni, persino un evento importante come le Olimpiadi del 2006, che sicuramente ebbero un impatto di un certo tipo sulla nostra città. Oggi, che ho 35 anni, così le ricordo, non posso negarlo, come non posso negare che la città cambiò passo. Sindaco, proprio per questa ragione, credo che il decennale festeggiato in questo modo sia un errore. Le feste sono belle quando sono condivise, quando sono feste di tutti, quando sono collocate nel momento in cui tutti possono festeggiare. Capisco le strumentalità, probabilmente giudicherà anche alcune delle cose che io dirò come tali, però credo che, se una festa non è per tutti, non è una festa. Bisognerebbe sforzarsi di capire come si può rispettare le diversità di opinione ed il clima che attraversano la città. Chiedo a lei ed alla Giunta questa attenzione. Mi permetta di dirlo, ci vuole un po' di rispetto per le opinioni altrui, ancorché magari qualcuna possa essere strumentale. Se la Legge ci affida il compito del buon padre di famiglia nell'amministrazione di questa Città, 350.000,00 Euro non sono la fine del mondo per una Città che ha un miliardo di Euro di Bilancio, ma è anche vero, però, che (come lei ben sa, Sindaco) di questo miliardo di Euro, in realtà, la parte disponibile alle nostre scelte politiche è molto poca. Se penso alla fatica fatta da molti Colleghi in quest'Aula per approvare atti di indirizzo del valore infinitesimale rispetto a quei 350.000,00 Euro - e, spesso, peraltro inapplicati -, ci si rende conto che quei 350.000,00 Euro sono comunque molti soldi. Se richiamo l'idea del buon padre di famiglia, mi chiedo, da una parte, come un buon padre di famiglia si comporterebbe davanti ad una festa che non sarà la festa di tutti, anche per il momento in cui la faremo, e ritengo che si debba tenere conto, dall'altra parte, che siamo in una situazione economica molto complicata che ci costringe a valutare le priorità. Per quanto riguarda quanto richiamato dalla Consigliera Appendino (cioè, comprendere esattamente qual è la situazione dei nostri conti), devo dire che mi dispiace che, oggi, non sia presente l'Assessore Passoni, perché avrebbe potuto risponderle, permettendo di fare questo dibattito con un'altra serenità d'animo, che credo ci avrebbe aiutato. È vero che non possiamo rinviare, perché il decennale cade adesso e non possiamo fare finta che cada il 15 giugno. Di conseguenza, Sindaco, è particolarmente importante capire qual è l'onere; ovviamente, di quello economico ho già parlato, ma mi permetta di parlare anche di quello politico. Non voglio essere malpensante, per cui se c'è una volontà o una spinta vera da parte dei soggetti privati di questa città per celebrare quell'evento, credo che l'Amministrazione debba organizzare un momento di questo tipo. Se, invece, i privati che si rappresenteranno saranno, appunto, privati più di diritto che di fatto, mi riferisco alla Compagnia di San Paolo o a IREN, credo che l'onere complessivo, anche in termini politici, sarebbe eccessivo. Infatti, allora sarebbe inevitabile rendersi conto che dobbiamo festeggiare perché cade a gennaio 2016 il decennale del 2006, ma poi abbiamo dovuto anticipare le nomine in IREN, non ho capito perché, e poi abbiamo un Presidente della Fondazione di San Paolo che ci spiega che non è possibile andare in prorogatio e, soprattutto, che la Città di Torino vale come l'Accademia dei Lincei. Mi permetta ancora un ultimo passaggio su un elemento che riguarda profondamente la nostra generazione. Personalmente, ho vissuto con grande entusiasmo l'anno del 2006, avevo 26 anni, e guardavo per la prima volta la mia città nominata come una città europea. In quegli anni, chi viaggiava si rendeva conto che Torino, anno dopo anno, veniva richiamata come una delle capitali culturali d'Europa e sicuramente questa vocazione oggi sta cambiando il volto della città. Credo, però, che, dall'altra parte, non possiamo onestamente non accettare che ci siano diversità di opinioni sul rapporto costi/benefici di questa scelta. Credo che non possiamo negare che, per chi aveva 20 anni 10 anni fa e quindi per quella parte di volontari del 2006 che non erano i nonni olimpici, ma erano i giovani olimpici, oggi, a 10 anni di distanza da quell'evento, sarebbe interessante capire qual è la loro opinione: se ne è valsa la pena, che giudizio danno di questi 10 anni, delle opportunità che gli sono state offerte e della democrazia, appunto, delle opportunità. Poi, Sindaco, mi permetta un ultimo passaggio e con questo concludo il mio intervento; credo che non si possano celebrare le Olimpiadi senza interrogarsi sulla parte oscura delle Olimpiadi. Ogni grande evento ha un volto oscuro, possiamo dire che in questo caso non è stato particolarmente rilevante, qualcun altro potrà dire il contrario, però credo che due cose, se vogliamo celebrare le Olimpiadi a 10 anni di distanza, vadano chiarite. La prima è capire com'è possibile (questa cosa la ripeterò sempre e non vorrei che vi stancaste di ascoltarla) che una grande parte dei calcestruzzi olimpici siano stati costruiti da un 'ndranghetista di peso che era già sottoposto a misure di restrizione, D'Agostino; nessuno ha ancora risposto a questa domanda e non si possono celebrare quelle Olimpiadi senza considerare che l'esoscheletro delle sue opere le ha costruite un pezzo di 'Ndrangheta in questo territorio. La seconda è che sono passati dei mesi dalla vicenda di Set Up Live Nation; ci eravamo lasciati con l'interdittiva antimafia a Milano, con il ricorso per quell'interdittiva antimafia (ricorso che mi risulta sia stato ritirato) e, intanto, c'è stata un'importantissima indagine per il racket, l'operazione Big Bang, su questo territorio. Oggi abbiamo solo una consapevolezza, in mancanza di una discussione: un soggetto che lavora negli spazi pubblici di questa Città è stato, a dir bene, oggetto di taglieggiamento e di racket, perché i biglietti che gli venivano chiesti venivano utilizzati per sostenere il welfare mafioso dentro il carcere de Le Vallette. Credo che, in assenza di una discussione su questo argomento, ci resterà un dubbio che, fino ad oggi, non è mai stato chiarito. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Mi sento rappresentato e tutto il Gruppo si sente rappresentato da quanto detto dal Consigliere Cassiani, ma l'intervento del Consigliere Curto non può sottrarci da alcune riflessioni. Alcune delle sue sollecitazioni sono sicuramente da tenere in considerazione, ma altre sono assolutamente non condivisibili, perché capisco la necessità di distinguersi, di fare la punta alle matite, di chiedere che una festa si celebri se tutti si sentono rappresentati in quella festa e in quell'evento, ma immagino che questo possa valere anche per Natale o per il 25 aprile. A proposito del suo richiamo a ragionare come padri di famiglia, un padre di famiglia non può non rendersi conto che tutti i torinesi sono molto orgogliosi dell'evento olimpico. Tutti i torinesi ritengono che l'evento olimpico abbia rappresentato quel salto di qualità che la nostra Città non era riuscita a fare negli anni passati. Quell'evento olimpico ha generato una serie di percorsi virtuosi che, oggi, rendono la nostra Città più bella ed affermata sul piano internazionale. Ne siamo tutti consapevoli, sia quelli che fanno meno fatica, che quelli che fanno più fatica a vivere questi tempi e noi dobbiamo farci carico di tutti Se, oggi, la nostra Città raggiunge i risultati straordinari che ha raggiunto nelle festività natalizie come presenza di turisti, se è citata dal New York Times come una delle mete da raggiungere nel corso del 2016, se è citata da The Guardian e da Lonely Planet, questo lo si deve all'organizzazione delle Olimpiadi e a come abbiamo organizzato le Olimpiadi. Il fatto di essere una delle Città Olimpiche ci riempie di orgoglio e ne siamo davvero fieri, per cui merita di essere festeggiato e merita che nessuno si senta escluso da questa festa. Si scatenano le polemiche, ma poi non ci dobbiamo lamentare se gli sponsor si allontanano. Se questa Amministrazione riesce ad essere unita su un evento che appartiene a tutti, sarà molto più semplice poi trovare le risorse per realizzarlo. Credo che alimentare le polemiche soltanto per distinguersi sia assolutamente sbagliato. Questa è una Città - poi ce lo diremo in campagna elettorale - che è stata ed è in grado di affrontare anche i temi della giustizia sociale e di non tenere indietro nessuno o di fare di tutto perché nessuno rimanga indietro. È attraverso quel momento lì che abbiamo saputo creare il salto di qualità rispetto al passato. Oggi, Torino è una Città vivace e viva, perché si è svolto quell'evento e si è svolto in quel modo, con regole trasparenti (poi le indagini e la Magistratura fanno il loro corso). Si è svolto coinvolgendo tutta la città e mi fa piacere che nei festeggiamenti la centralità sia sui volontari ed i volontari erano i torinesi che hanno dedicato il loro tempo per rendere più bello, più interessante, più funzionale e più sicuro l'appuntamento olimpico. Sono stati loro i veri protagonisti di quel momento ed è a loro che va il nostro grazie. Per questo motivo, cerchiamo di tenere la nostra verve dialettica per i comizi fuori dalla Sala Rossa, ma qui proviamo a ragionare sul bene della Città e a capire quanto l'evento olimpico abbia fatto bene a questa Città, quanto questa Città sia cresciuta in questi 10 anni e quanto abbia saputo affermarsi. Di tutto questo orgoglio è giusto e doveroso che, anche in tempi di risorse minori, la Città sappia farne occasione di festa, perché è quella la festa di Torino, non solo delle Olimpiadi di Torino, ma è la festa della Città. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la replica, al Sindaco. SINDACO Dico solo una cosa: siamo di fronte alla situazione in cui il bue dà del cornuto all'asino. Si accusa la Giunta, per celebrare i 10 anni, di fare campagna elettorale e, basta sentire il dibattito, per capire chi è che fa la campagna elettorale; quindi, per quello che mi riguarda, mi limito a questo. Richiamo quello che ho detto però, che, naturalmente, in un dibattito di tipo elettorale è stato del tutto pretermesso: intendiamo coprire nella misura più alta possibile quel preventivo di spesa con sponsorizzazioni che non saranno di aziende in proprietà della Città, perché, allo stato attuale, non è previsto; l'onere a carico del Bilancio della Città sarà inferiore al costo globale che è previsto e, quindi, alla deliberazione che prevede lo stanziamento seguirà poi una deliberazione che determinerà l'effettiva spesa che sarà a carico della Città e che, ricorrendo a sponsorizzazioni, cercheremo di ridurre il più possibile. Quanto poi al fatto che, a 10 anni dalla celebrazione delle Olimpiadi, ci siano dei Consiglieri Comunali che, in prossimità di un appuntamento elettorale, pensano di spiegare ai torinesi che è stato tutto un colossale errore e che sarebbe stato meglio se non le avessimo fatte, invito questi Consiglieri a fare la campagna elettorale in questo modo e vedremo che cosa raccoglieranno. A proposito dei debiti, voglio segnalare quello che ha detto l'Assessore Passoni qui (e può tornare a ribadirlo): l'attuale indebitamento della Città è pari all'indebitamento che la Città aveva nel 2003, cioè in questi anni abbiamo azzerato il picco di indebitamento delle Olimpiadi. PORCINO Giovanni (Presidente) Dichiaro concluse le comunicazioni del Sindaco. |