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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2015-05410
"PEDONI COME BERSAGLI SULLE STRADE TORINESI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 5 NOVEMBRE 2015.
Interventi
"Pedoni come bersagli sulle strade torinesi"

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201505410/002, presentata in data
5 novembre 2015, avente per oggetto:

"Pedoni come bersagli sulle strade torinesi"

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Dall'inizio del mandato, continuando una tradizione della Città di Torino, abbiamo
affrontato il tema della sicurezza stradale con grande attenzione, in particolare della
convivenza tra i vari soggetti che impegnano le nostre strade. Abbiamo cercato delle
soluzioni che salvaguardassero i vari soggetti della strada, in particolare gli utenti
deboli, rispetto a una modifica culturale (in corso in questa città, come in tutte le grandi
città) della risposta che viene data alla domanda di mobilità, che sta crescendo e - come
dicevo - stanno radicalmente cambiando le modalità con le quali viene risposto a questo
aumento di domanda di mobilità.
Il tema dei pedoni riguarda quella fascia di utenza debole all'interno della mobilità di
una grande città. Con gli Uffici dell'Assessorato della Viabilità e dei Trasporti, in
collaborazione con l'Assessore alla Polizia Municipale, in particolare con il Corpo della
Polizia Municipale, è stato fatto un grande lavoro di analisi delle criticità, delle
pericolosità più evidenti sul nostro territorio.
A questo elenco è stata data una priorità: si è individuato ogni singolo passaggio
pedonale nella nostra città che aveva alcune caratteristiche che potevano renderlo
pericoloso, e per ogni singolo passaggio pedonale è stato fatto un progetto di
sistemazione.
L'elenco dei 50 passaggi pedonali che abbiamo individuato come quelli sui quali
intervenire in prima istanza è un elenco che avrete già avuto modo di vedere, lo
abbiamo visto in Commissione, abbiamo raccolto le segnalazioni della Circoscrizione e
dei Consiglieri, e su quell'elenco si è lavorato in questi cinque anni.
Buona parte di questi interventi sono andati già a buon fine, con varie fonti di
finanziamento. Abbiamo avuto ovviamente l'accortezza di inserire all'interno della
manutenzione straordinaria delle nostre strade anche l'utilizzo di alcune risorse per la
sistemazione definitiva di questi passaggi pedonali. Altri sono stati finanziati con il 50%
delle sanzioni amministrative del Codice della Strada; norma che a livello nazionale ha
aiutato le Città a individuare risorse aggiuntive per la sicurezza stradale. Altri ancora
con specifici progetti finanziati dal Ministero dei Trasporti, che (tramite la Regione
Piemonte, che emanava i relativi bandi) metteva a disposizione delle risorse per attuare
gli interventi che via via venivano individuati come risolutivi.
Non posso dare un elemento unico ed uniforme per tutti gli interventi, perché è evidente
che ogni singola area, ogni singola via ha visto una progettazione specifica; quindi, in
alcune situazioni si è intervenuto con un attraversamento pedonale luminoso; in altri
con l'installazione di un dosso in avvicinamento al passaggio pedonale; in altri ancora si
è intervenuti aumentando la visibilità dello stesso passaggio pedonale con la segnaletica
orizzontale e verticale.
Ci sono alcune statistiche per monitorare gli incidenti mortali, gli incidenti con feriti e il
numero totale dei sinistri. Abbiamo per fortuna un trend positivo, nel senso che
diminuisce il numero dei morti sulle nostre strade, in particolare riguardo ai pedoni, non
dico soltanto ma sicuramente anche grazie a questa azione costante di monitoraggio e di
attenzione rispetto agli strumenti messi a disposizione della pedonalità.
Ovviamente dobbiamo continuare su questa strada, perché ancora le cronache di questi
giorni denotano come in caso di incidente a veder la peggio è spesso l'utente debole
della strada: il ciclista, piuttosto che il pedone.
Ultima annotazione è la volontà della Città a continuare nella direzione indicata dal
Piano della sicurezza stradale, intendendo concludere entro la fine del mandato tutti gli
interventi che erano previsti su questi 50 passaggi pedonali. Alcuni di questi sono stati
eliminati, perché figli di una storia che negli anni era andata a modificarsi, quindi la
stessa esigenza del passaggio pedonale era venuta meno; oppure era nata la possibilità
per i pedoni di attraversare in maniera più sicura a pochi metri di distanza, quindi si è
ritenuto di arrivare alla cancellazione del passaggio pedonale.
Il combinato disposto di tutti questi interventi ci ha portato ad oggi ad avere circa una
quarantina di interventi nel complesso realizzati; gli ultimi sono in programmazione
proprio nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, con l'obiettivo entro fine mandato
di chiudere questo ciclo di Piano di sicurezza stradale.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Io ho seguito questo tema sin da quando sono in Consiglio Comunale, tant'è vero che
proprio nei primi mesi del mandato fu approvata una mia mozione che impegnava
l'Amministrazione a fare questo piano di interventi, in particolare sugli attraversamenti
semaforizzati posizionati sui viali di scorrimento, a due o più corsie, che sono quelli più
pericolosi, perché le velocità sono più alte.
Per questo a fine mandato avrei piacere di chiudere la vicenda con una verifica, che per
certi versi è positiva, nel senso che effettivamente molti interventi sono stati fatti in
questi anni; per altri, però, basta l'osservazione per capire che c'è ancora molto da fare.
In merito ai dati sugli incidenti, forse i trend non sono enormi, però è vero che per le
vittime (che per quanto si contano sulle dita di due o tre mani, ogni anno, sono
comunque tante) è più difficile costruire serie statisticamente significative. Sul numero
dei feriti, in realtà, il trend è in aumento: erano 550 nel 2012, siamo arrivati a 650 nel
2014; il 2015 è appena finito, quindi vedremo il numero definitivo. Ma in realtà c'è un
problema di aumento generale degli incidenti, come dimostra il numero dei feriti, che è
più significativo dal punto di vista statistico. Quindi, qualcosa bisogna comunque fare.
È vero che mancano una decina di attraversamenti rispetto ai 50 originari, ma secondo
me quelli pericolosi in città sono anche di più; per cui, bisognerebbe rifare forse il
censimento, prendendo in esame oltre ai viali con due, tre o quattro corsie, anche le
strade dove comunque c'è una velocità elevate, anche se magari sono più strette,
facendo progressivamente un piano per sistemarli tutti; che poi sia il dosso, il semaforo,
eccetera, si può vedere in base alla situazione.
La cosa che però raccomanderei alla futura Amministrazione e al futuro Consiglio
Comunale è di affrontare questi problemi in modo sistematico, cioè non intervenendo
solo quando c'è la segnalazione o l'incidente grave, ma avendo un'attività di
monitoraggio, per cui sappiamo quali sono gli attraversamenti considerati pericolosi e
negli anni, compatibilmente con i soldi disponibili, andiamo a sistemarli.
C'era anche però una seconda parte dell'interpellanza a cui non ho avuto risposta (non
so se rimandarla in Commissione per l'Assessora Tedesco), che era quella relativa agli
interventi della Polizia Municipale. Diciamo che un po' di attività di educazione, con le
buone o con le cattive, degli automobilisti torinesi sul fatto di rispettare le strisce
pedonali, andrebbe fatta. Perché poi il problema nasce quando ci sono gli automobilisti
che non si fermano quando ci sono le strisce pedonali o addirittura sorpassano quelli
davanti a loro che si fermano.
Mi avrebbe fatto piacere sapere (era una delle domande dell'interpellanza) quante multe
ha fatto nel 2015 la Polizia Municipale agli automobilisti che non si sono fermati alle
strisce pedonali. Quello che non so e che mi piacerebbe capire è se ci sia un'attenzione
specifica e un'attività per cui almeno ogni tanto qualche vigile va negli attraversamenti
notoriamente pericolosi, guarda chi si ferma e chi non si ferma, e multa quelli che non si
fermano.
Probabilmente basterebbe anche un po' di attività educativa di questo genere per
calmare un po' il fenomeno, cominciando a individuare gli automobilisti abituati a
fregarsene delle strisce pedonali, multandoli in maniera possibilmente salata. Magari si
può cominciare a diffondere un'educazione, per evitare di scaricare la colpa solo sulle
infrastrutture stradali (per cui si dice che è colpa della strada se c'è l'incidente), quando
invece il primo colpevole è l'automobilista che compie la manovra pericolosa.
Quello che chiedo è se possiamo avere questi dati dall'Assessora Tedesco,
eventualmente rimandando in Commissione l'interpellanza per capire come fare a far
intervenire anche la Polizia Municipale a difesa dei pedoni.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
L'interpellanza è discussa per l'Aula. La parte relativa agli interventi della Polizia
Municipale sarà approfondita in Commissione.
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