Interventi |
"Adesione al 'Family Day'" CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201600189/002, presentata in data 21 gennaio 2016, avente per oggetto: "Adesione al 'Family Day'" CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Questa proposta di mozione arriva in Aula ex articolo 93 del Regolamento del Consiglio Comunale. La parola al Consigliere D'Amico. D'AMICO Angelo Sarò molto meno prolisso del Consigliere Viale nell'esporre questa proposta di mozione. Come tutti voi sapete, sabato scorso c'è stata una manifestazione nazionale all'interno delle piazze delle città a favore dei diritti civili, delle unioni civili, in merito anche al decreto Cirinnà che prevede anche il fatto che queste coppie possano adottare dei bambini. In questa circostanza c'è stata la presenza del nostro Sindaco che ha deciso di partecipare legittimamente a questa manifestazione per quanto riguarda la Città di Torino. Nello stesso tempo, sabato prossimo, ossia il giorno 30, ci sarà a Roma una manifestazione che va in controtendenza a quella che si è tenuta sabato nelle piazze italiane, ossia ci sarà la manifestazione in merito al "Family Day". Questa mozione chiede che la Città di Torino aderisca a questa manifestazione con la presenza di una delegazione del Consiglio Comunale e della Giunta. Chiedo quindi che venga messo al voto, anche solo per par condicio, che la Città di Torino possa essere presente ad ambedue le manifestazioni. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Riconosco al Consigliere D'Amico la pacatezza con la quale ha voluto illustrare la proposta di mozione e quindi, per quanto ci riguarda, cercherò di rispondere con analoga pacatezza, nel rispetto dell'opinione altrui e della diversità delle opinioni. Lo scorso sabato non solo qui a Torino, ma in molte piazze d'Italia, si è tenuta una manifestazione importante, sotto il nome di "Svegliati Italia" con una piattaforma articolata che ha visto la presenza di molteplici persone non necessariamente con la stessa opinione. Vi hanno partecipato coloro che sostengono il disegno di legge cosiddetto Cirinnà, che è la prima firmataria, e coloro che ritengono che il contenuto di questo disegno di legge non risulti essere sufficiente ed adeguato. In ogni caso si è di fronte ad un passo in avanti, un passo importante in una visione progressista e riformista, rispetto ad un riconoscimento dei diritti di tutte e di tutti nel poter costruire una famiglia, rispetto alla complessità e alla varietà delle accezioni che può avere questo termine. La mia stessa famiglia - non essendo io sposato, ma avendo avuto la possibilità di avere una figlia, qualora ancora convivessi, ma come è noto non è tale la situazione con la madre con la quale ho avuto questa figlia - non ha oggi la possibilità di essere riconosciuta come tale e credo che sia un errore di civiltà, di diritto e di democrazia. Faccio l'esempio su me stesso perché non sarebbe corretto parlare di altre o di altri, indipendentemente dagli orientamenti sessuali di ciascuno. Credo che il nostro Paese debba essere all'avanguardia, credo che debba essere un Paese tollerante, un Paese libero, un Paese democratico, un Paese che rispetta le scelte di ciascuna e di ciascuno, sulla base dell'affermazione del principio che la libertà di ciascuno di noi si ferma laddove rischia di ledere o lede la libertà altrui, ma fino a che questo non avviene è giusto riconoscere la libertà in uno spirito di tolleranza e di uguaglianza reciproca. È per questo che abbiamo partecipato come Gruppo consiliare, come militanti, come iscritti alle manifestazioni che si sono tenute in giro per l'Italia ed è per questo motivo che mi ha fatto piacere vedere sul palco, sentire ed ascoltare l'intervento che il Sindaco Piero Fassino ha ritenuto di fare lo scorso sabato pomeriggio in piazza Carignano. Volevo però ricordare ai proponenti della proposta di mozione, che quest'oggi viene qui discussa e votata, che la presenza del Sindaco era la presenza del Sindaco Piero Fassino, ossia non vi erano stati atti analoghi a quelli per i quali oggi i proponenti ci chiamano a discutere e a votare. Era una scelta quindi importante, per la quale non si può disgiungere il ruolo istituzionale e politico dalla persona fisica, ma era in primo luogo una scelta personale che sostengo, approvo e condivido e che noi sosteniamo, approviamo e condividiamo. Chiedere al Sindaco o chiedere a questa Città di essere presente a un'iniziativa che potrà essere anche condivisa da molte e da molti indubbiamente, probabilmente, ma che è un'iniziativa di una parte di questa società, sarebbe sbagliato e lesivo dell'autonomia che le singole Istituzioni debbono avere nel far rispettare e nel rispettare la libertà e i diritti di tutte e di tutti. Con queste motivazioni noi voteremo contro la proposta di mozione. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Per evitare di imbarcarci in argomenti che non riguardano la mozione, noi stiamo solo chiedendo l'adesione al "Family Day". Non stiamo parlando di Cirinnà o di altro, solo per evitare che poi si entri in argomenti che non riguardano la mozione. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Mi permetto, Sindaco, di rivolgermi a lei in quanto Sindaco di tutti i torinesi e, in quanto tale, i torinesi devono essere rappresentati in maniera uguale, ovvero sia chi la pensa in un modo e sia chi la pensa in un altro. Porto il caso della Regione Lombardia, tanto criticata in questi giorni per la scritta "Family Day" - la stessa che ha dato il patrocinio al "Gay Pride", Consigliere Trombotto se lo ricordi -, perché ha ritenuto opportuno fare una scelta di questo tipo. Io in una scelta di questo tipo vedo, si può condividere o meno, una visione a 360 gradi verso i propri cittadini. Sindaco, dopo la sua presenza alla manifestazione di sabato, dove lei ha rappresentato una parte maggioritaria o minoritaria della Città di cui è Sindaco, questo a me non è dato saperlo (non ho fatto un sondaggio per capire chi la vede in un modo e chi la vede in un altro), sarebbe importante dare la delega: se non vuole andare lei manderà qualche Consigliere, come spesso accade, al "Family Day", perché così possiamo rappresentare nella sua totalità la Città. Ha rappresentato lei quelli che la vedono in un modo, se non ha piacere di farlo lei lo farà qualcun altro, per chi la vede nell'altro modo. Ritengo quindi una cosa di buonsenso votare a favore, anche perché andrebbe a dileguare qualsiasi tipo di dubbio su come vede la società un Sindaco o comunque come un'Amministrazione vorrebbe che fosse. L'Amministrazione deve pensare ad amministrare e fare in modo che tutti i cittadini si sentano rappresentati. Credo che questa sia la chiusura perfetta di un cerchio così da andare a stemperare delle polemiche. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Vedo che c'è una continuità tra la discussione precedente e quella attuale. Se dovesse essere approvata una mozione per mandare una delegazione al "Family Day" io mi offro volontario, sono disponibile, vado con il Gonfalone e i Vigili, così rappresentiamo tutti in questo modo, come dice il Consigliere Ricca. Voterò contro, lo dico personalmente, e penso di poterlo dire anche come Vicecapogruppo del PD, se non vengo smentito da altri Colleghi, per un semplice ragionamento: questa Legge sulle unioni civili, contro cui il "Family Day" si batte, è una fotocopia in bianco e nero di quello che è il matrimonio, nel senso che da una serie di situazioni crea un doppio binario e crea comunque una persistente disparità tra i due istituti. In Europa, nella cattolicissima Spagna e nella cattolicissima Irlanda c'è il matrimonio egualitario, nel Regno Unito, protestante e quindi non meno bigotto per quanto riguarda questi aspetti, c'è il matrimonio egualitario. Se noi siamo coerenti e pensiamo che l'Europa è quella e dobbiamo dare pari opportunità e pari dignità a tutti i cittadini, dobbiamo pensare a qualcosa di uguale, non a qualcosa di diverso. Poi ognuno di noi farà le proprie scelte, quelle private e quelle pubbliche (per personaggi pubblici, come noi, quelle private diventano anche pubbliche molto spesso e quindi ognuno poi le racconta e le giustifica come meglio crede), però credo che questo Consiglio Comunale debba respingere questa proposta proprio perché va contro i principi e anche i discorsi che ho sentito da tutti poco fa, altrimenti siamo abbastanza ipocriti. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Consigliere Viale, scusi se apro una parentesi veloce, lei in apertura del suo intervento ha detto che se la mozione viene approvata è disponibile a rappresentare la mozione però nello stesso tempo vota contro con delle motivazioni. VIALE Silvio Ha interpretato male, non a rappresentare la mozione ma a rappresentare il Consiglio Comunale che va al "Family Day". CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Certo. Deciderà la Conferenza dei Capigruppo nell'eventualità. La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Volevo soltanto dire che il mio voto sulla mozione sarà contrario; personalmente, sono favorevole al matrimonio tra omosessuali, ai diritti LGBTQ e anche favorevole alla stepchild adoption e quindi non potrei avere posizioni più contrarie rispetto a quelle dei proponenti della mozione. Devo dire però che rispetto il punto di vista, nel senso che ciò che più mi ha colpito del dibattito pubblico di questi giorni è l'estrema intolleranza da tutte le parti, purtroppo non solo da parte di chi cerca di impedire i diritti troppo spesso discriminati della comunità LGBT ma anche da parte di chi invece li sostiene e non riconosce nemmeno il diritto di dire di essere contrari. Io quindi il diritto di essere contrario agli esponenti del centrodestra lo riconosco. Se posso dare un suggerimento, trovo che tendano a mettersi in un angolo da soli con delle esibizioni che li rendono ridicoli, perché la vicenda della scritta sul Pirellone ha fatto ridere tutta l'Italia, ha fatto ridere tutta la rete e forse non è stato il modo migliore di propagandare le proprie idee. Riconosco però legittimo il fatto che loro propongano l'adesione a questa manifestazione. Credo però che sia opportuno che la Città si schieri dalla parte dei diritti, come sempre ha fatto, e quindi in questo caso trovo opportuno che non aderisca a questa manifestazione, mentre trovo opportuno che invece aderisca alle altre. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Ringrazio anche il Capogruppo Bertola, che ci consente di manifestare il nostro dissenso in piazza, meno male. Il giorno che lo vedremo venire vestito da generale, forse ci dovremo preoccupare, visto che dobbiamo anche sottolineare che in questo Paese ci sia ancora il diritto ad organizzare delle manifestazioni pubbliche di opposizione. Dico "di opposizione" perché questo è uno dei tanti temi che ha visto peraltro il Movimento 5 Stelle - da cui adesso il Capogruppo Bertola interviene in modo defilato, ma ne rimane il Capogruppo e vorrei ricordare che quattro anni e mezzo fa era il suo candidato Sindaco - aver compiuto una saldatura totale con il partito di governo del Partito Democratico. Questo è un terreno in cui abbiamo visto questa saldatura anche qui a Torino. Ultimamente anche sui giornali si è sentito dire che in realtà le Amministrazioni comunali non hanno nulla a che vedere con questi temi. Non è vero. Vorrei ricordare che il Sindaco è andato, con fascia tricolore, per primo nella storia di Torino, al Gay Pride, che chiedeva le adozioni per le unioni omosessuali, l'ha fatto a nome di tutta la Città, secondo me mancando di rispetto, visto che è un tema controverso, a tutti quei torinesi che non la pensano come lui, però è una scelta politica che ha fatto o quantomeno ha avuto il coraggio di rivendicarla, a differenza di tanti che invece nicchiano su questi temi. Vorrei ricordare anche che, da Sindaco di questa Città, ha trascritto di fatto il riconoscimento della genitorialità di un bambino rispetto a una coppia lesbica, l'ha fatto d'accordo con tanti altri Sindaci PD; è stato un atto amministrativo portato avanti, peraltro, in assenza di una normativa nazionale, e anche questo è stato fatto. Quindi, non diciamo che le Amministrazioni comunali non hanno un protagonismo in questi temi, perché ce l'hanno come presa di posizione e ce l'hanno addirittura come atti amministrativi. Questo è il motivo per cui una proposta di mozione come questa - e io ringrazio i Colleghi di Forza Italia e annuncio la volontà di aggiungere la mia firma - serve veramente allo scopo di far emergere la realtà e lo schieramento nelle posizioni, perché c'è un cosiddetto "Partito della Nazione", che con troppa facilità tiene insieme il diavolo e l'acqua santa, quando invece bisogna fare chiarezza, perché, quando si dice che la stepchild adoption è in realtà un riconoscimento di diritti, si compie la bestialità di andare a dare legittimazione giuridica a quello che è l'utero in affitto, che è la mercificazione dell'essere umano e della sessualità della donna, perché - la storia purtroppo ci darà ragione e lo fa già nei Paesi dove questo è già legge - si tratta di sfruttamento del corpo di donne in povertà, che vendono il proprio corpo, non in chiave sessuale, ma in chiave di capacità procreativa, ma con un'abiezione che è ancora forse peggiore della prostituzione, per un semplice motivo: perché non incide solo sulla sua persona, ma anche sul nascituro. Io vorrei ricordare a tutti noi che nel Regolamento degli animali noi vietiamo e sanzioniamo la separazione del cucciolo dai genitori per i primi 60 giorni di vita e voi adesso, barbari, vorreste trasformare in Legge dello Stato l'idea di strappare un bambino alla madre che l'ha generato e assegnarlo a una coppia di omosessuali, è questo quello che volete fare, perché con l'utero in affitto è esattamente quello che succede e voi volete legalizzarlo nel nostro Paese. Questa è barbarie che vede unite - ed è il caso di ripeterlo - sinistra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle; grazie al cielo, vede comunque gran parte della popolazione (anche se magari si mobilita di meno, ma avremo modo di vederlo il prossimo weekend a Roma) una grande parte d'Italia contraria a questa barbarie. Voi ritenete che sia l'orologio della storia a darvi ragione. Concludo, Presidente. Guardate, mi aiuta il Consigliere Viale quando ricorda - visto che è lui che ha voluto collegare i dibattiti - il crocifisso, il Conte Verde che sconfigge i Saraceni, il Principe Eugenio, tutto ciò non è solo nel nostro DNA, è nella pietra del nostro Palazzo, è nella nostra quotidianità e lo vediamo tutti i giorni entrando. Io mi sento di dire che quando in questo Palazzo non ci saremo più io, lei e tutti voi, la famiglia naturale insieme a tutti questi simboli ci sarà ancora, grazie al cielo, voi, a livello non fisico, ma in termini ideologici, penso proprio di no. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Come ci ricordava il Consigliere Tronzano, stiamo sempre discutendo la proposta di mozione di adesione al Family Day. La parola alla Consigliera Centillo. CENTILLO Maria Lucia Io partirei proprio da questo, Presidente, perché il Consigliere Tronzano, che è uno dei presentatori, è intervenuto dicendo che il contenuto della proposta di mozione non aveva niente a che fare con le cose appena richiamate dal Consigliere Marrone. Nel merito della proposta di mozione io, anche a nome del Gruppo, so che noi voteremo "no", perché non si aderisce a una manifestazione con quelle caratteristiche, con caratteristiche di parte, peraltro mentre c'è una discussione in Parlamento sull'argomento. Tutti leggiamo i giornali e quindi sappiamo benissimo che ci sono delle posizioni diverse anche nell'ambito del Partito Democratico. C'è una discussione in Parlamento e io auspico che si possa trovare una soluzione, che non venga meno rispetto alla questione. Qui però stiamo parlando di un'adesione alla manifestazione e mi risulta che nel Gruppo sull'argomento si sia tutti d'accordo a non aderire. Invece, a titolo personale, rispetto alle cose che ha detto il Consigliere Marrone io sono davvero allibita e mi richiamo ovviamente ad alcuni contenuti della stessa proposta di mozione, che in almeno due punti porta due questioni che sono false: la prima è dove si dice "ricordato che il Codice Civile tutela e riconosce i diritti civili legati alla persona che sceglie di vivere con altra persona", non è vero, perché se no non ci sarebbe bisogno del dibattito che c'è in questi giorni, noi sappiamo benissimo che non è così; due persone che vivono insieme per vincolo affettivo non sono in grado di essere tutelate e noi nella Città di Torino da tempo abbiamo il registro, abbiamo fatto una serie di azioni, i nostri Regolamenti sono tutti coerenti, ma il problema sussiste e siamo il fanalino della Unione Europea. Qui quindi c'è una menzogna. La seconda menzogna è dire che il DDL Cirinnà parla di legalizzazione dell'utero in affitto, perché non è così. La nostra Legge è ferma su questo. Per le coppie etero e per le coppie omosessuali nessuno, all'interno del nostro Paese, può vedere legalizzato l'utero in affitto. Io anche per questo avrei votato contro. Mi fa piacere sapere invece che sulla posizione generale comunque tutto il Gruppo su questo dirà di no. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Volevo semplicemente dire che il anche il Gruppo NCD sottoscriverà il documento. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La proposta di mozione che è stata presentata. È a verbale. Grazie, Consigliere Liardo. La parola alla Consigliera Onofri. ONOFRI Laura Io, più che sulla proposta di mozione, intervengo sulle dichiarazioni del Consigliere Marrone. Visto che il Consigliere Marrone è un giurista e quindi dovrebbe saperlo, voglio ricordare che "i Giudici di Strasburgo con la sentenza del 21 luglio 2015 hanno condannato l'Italia per inottemperanza all'obbligo positivo di dare attuazione ai diritti fondamentali alla vita privata e alla vita familiare delle coppie dello stesso sesso. Il Parlamento Italiano è quindi chiamato ad approvare, con la massima sollecitudine, una disciplina di carattere generale che tuteli le unioni omosessuali. Le Corti Europee richiedono che la normativa da emanare sia conforme al principio di non discriminazione e assicuri un trattamento giuridico omogeneo a quello delle coppie coniugate, giacché ogni disparità esporrebbe la Legge a nuovo vaglio di legittimità". Quindi, il dibattito adesso si blocca sul tema della genitorialità e agita questioni estranee al dibattito sulle unioni civili, come fa il Consigliere Marrone, perché tutto quello che concerne la gravidanza per altri non c'entra assolutamente niente con questo dibattito. "Il riconoscimento giuridico della relazione anche nei confronti del genitore sociale assicura solo al bambino i diritti di cura, di mantenimento, ereditari ed evita conseguenze drammatiche in caso di separazione o intervenuta incapacità o morte del genitore biologico, salvaguardando la continuità della responsabilità genitoriale nell'esclusivo interesse del minore". Che piaccia o no a tante persone, questi bambini esistono e vanno tutelati. Questo è quello che interessa ed è quello a cui il nostro Paese è stato chiamato dall'Unione Europea a legiferare. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di mozione: presenti 35, astenuti nessuno, favorevoli 13, contrari 22. La proposta di mozione è respinta. CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente) La parola, sull'ordine dei lavori, alla Consigliera Levi-Montalcini. LEVI-MONTALCINI Piera Volevo soltanto correggere il mio voto precedente sul Family Day: era un "no" e non un "sì". Grazie. |