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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2016 ore 10,00
Paragrafo n. 24
MOZIONE 2016-00189
"ADESIONE AL 'FAMILY DAY'" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI D'AMICO E TRONZANO IN DATA 21 GENNAIO 2016. [Levi-Montalcini: voto contrario]
Interventi
"Adesione al 'Family Day'"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201600189/002,
presentata in data 21 gennaio 2016, avente per oggetto:

"Adesione al 'Family Day'"

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Questa proposta di mozione arriva in Aula ex articolo 93 del Regolamento del Consiglio
Comunale.
La parola al Consigliere D'Amico.

D'AMICO Angelo
Sarò molto meno prolisso del Consigliere Viale nell'esporre questa proposta di
mozione.
Come tutti voi sapete, sabato scorso c'è stata una manifestazione nazionale all'interno
delle piazze delle città a favore dei diritti civili, delle unioni civili, in merito anche al
decreto Cirinnà che prevede anche il fatto che queste coppie possano adottare dei
bambini.
In questa circostanza c'è stata la presenza del nostro Sindaco che ha deciso di
partecipare legittimamente a questa manifestazione per quanto riguarda la Città di
Torino. Nello stesso tempo, sabato prossimo, ossia il giorno 30, ci sarà a Roma una
manifestazione che va in controtendenza a quella che si è tenuta sabato nelle piazze
italiane, ossia ci sarà la manifestazione in merito al "Family Day".
Questa mozione chiede che la Città di Torino aderisca a questa manifestazione con la
presenza di una delegazione del Consiglio Comunale e della Giunta.
Chiedo quindi che venga messo al voto, anche solo per par condicio, che la Città di
Torino possa essere presente ad ambedue le manifestazioni.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Riconosco al Consigliere D'Amico la pacatezza con la quale ha voluto illustrare la
proposta di mozione e quindi, per quanto ci riguarda, cercherò di rispondere con
analoga pacatezza, nel rispetto dell'opinione altrui e della diversità delle opinioni.
Lo scorso sabato non solo qui a Torino, ma in molte piazze d'Italia, si è tenuta una
manifestazione importante, sotto il nome di "Svegliati Italia" con una piattaforma
articolata che ha visto la presenza di molteplici persone non necessariamente con la
stessa opinione. Vi hanno partecipato coloro che sostengono il disegno di legge
cosiddetto Cirinnà, che è la prima firmataria, e coloro che ritengono che il contenuto di
questo disegno di legge non risulti essere sufficiente ed adeguato.
In ogni caso si è di fronte ad un passo in avanti, un passo importante in una visione
progressista e riformista, rispetto ad un riconoscimento dei diritti di tutte e di tutti nel
poter costruire una famiglia, rispetto alla complessità e alla varietà delle accezioni che
può avere questo termine.
La mia stessa famiglia - non essendo io sposato, ma avendo avuto la possibilità di avere
una figlia, qualora ancora convivessi, ma come è noto non è tale la situazione con la
madre con la quale ho avuto questa figlia - non ha oggi la possibilità di essere
riconosciuta come tale e credo che sia un errore di civiltà, di diritto e di democrazia.
Faccio l'esempio su me stesso perché non sarebbe corretto parlare di altre o di altri,
indipendentemente dagli orientamenti sessuali di ciascuno.
Credo che il nostro Paese debba essere all'avanguardia, credo che debba essere un Paese
tollerante, un Paese libero, un Paese democratico, un Paese che rispetta le scelte di
ciascuna e di ciascuno, sulla base dell'affermazione del principio che la libertà di
ciascuno di noi si ferma laddove rischia di ledere o lede la libertà altrui, ma fino a che
questo non avviene è giusto riconoscere la libertà in uno spirito di tolleranza e di
uguaglianza reciproca.
È per questo che abbiamo partecipato come Gruppo consiliare, come militanti, come
iscritti alle manifestazioni che si sono tenute in giro per l'Italia ed è per questo motivo
che mi ha fatto piacere vedere sul palco, sentire ed ascoltare l'intervento che il Sindaco
Piero Fassino ha ritenuto di fare lo scorso sabato pomeriggio in piazza Carignano.
Volevo però ricordare ai proponenti della proposta di mozione, che quest'oggi viene qui
discussa e votata, che la presenza del Sindaco era la presenza del Sindaco Piero Fassino,
ossia non vi erano stati atti analoghi a quelli per i quali oggi i proponenti ci chiamano a
discutere e a votare. Era una scelta quindi importante, per la quale non si può
disgiungere il ruolo istituzionale e politico dalla persona fisica, ma era in primo luogo
una scelta personale che sostengo, approvo e condivido e che noi sosteniamo,
approviamo e condividiamo.
Chiedere al Sindaco o chiedere a questa Città di essere presente a un'iniziativa che potrà
essere anche condivisa da molte e da molti indubbiamente, probabilmente, ma che è
un'iniziativa di una parte di questa società, sarebbe sbagliato e lesivo dell'autonomia
che le singole Istituzioni debbono avere nel far rispettare e nel rispettare la libertà e i
diritti di tutte e di tutti.
Con queste motivazioni noi voteremo contro la proposta di mozione.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Per evitare di imbarcarci in argomenti che non riguardano la mozione, noi stiamo solo
chiedendo l'adesione al "Family Day". Non stiamo parlando di Cirinnà o di altro, solo
per evitare che poi si entri in argomenti che non riguardano la mozione.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Mi permetto, Sindaco, di rivolgermi a lei in quanto Sindaco di tutti i torinesi e, in
quanto tale, i torinesi devono essere rappresentati in maniera uguale, ovvero sia chi la
pensa in un modo e sia chi la pensa in un altro.
Porto il caso della Regione Lombardia, tanto criticata in questi giorni per la scritta
"Family Day" - la stessa che ha dato il patrocinio al "Gay Pride", Consigliere
Trombotto se lo ricordi -, perché ha ritenuto opportuno fare una scelta di questo tipo. Io
in una scelta di questo tipo vedo, si può condividere o meno, una visione a 360 gradi
verso i propri cittadini.
Sindaco, dopo la sua presenza alla manifestazione di sabato, dove lei ha rappresentato
una parte maggioritaria o minoritaria della Città di cui è Sindaco, questo a me non è
dato saperlo (non ho fatto un sondaggio per capire chi la vede in un modo e chi la vede
in un altro), sarebbe importante dare la delega: se non vuole andare lei manderà qualche
Consigliere, come spesso accade, al "Family Day", perché così possiamo rappresentare
nella sua totalità la Città. Ha rappresentato lei quelli che la vedono in un modo, se non
ha piacere di farlo lei lo farà qualcun altro, per chi la vede nell'altro modo.
Ritengo quindi una cosa di buonsenso votare a favore, anche perché andrebbe a
dileguare qualsiasi tipo di dubbio su come vede la società un Sindaco o comunque come
un'Amministrazione vorrebbe che fosse. L'Amministrazione deve pensare ad
amministrare e fare in modo che tutti i cittadini si sentano rappresentati. Credo che
questa sia la chiusura perfetta di un cerchio così da andare a stemperare delle
polemiche.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Vedo che c'è una continuità tra la discussione precedente e quella attuale. Se dovesse
essere approvata una mozione per mandare una delegazione al "Family Day" io mi offro
volontario, sono disponibile, vado con il Gonfalone e i Vigili, così rappresentiamo tutti
in questo modo, come dice il Consigliere Ricca.
Voterò contro, lo dico personalmente, e penso di poterlo dire anche come
Vicecapogruppo del PD, se non vengo smentito da altri Colleghi, per un semplice
ragionamento: questa Legge sulle unioni civili, contro cui il "Family Day" si batte, è
una fotocopia in bianco e nero di quello che è il matrimonio, nel senso che da una serie
di situazioni crea un doppio binario e crea comunque una persistente disparità tra i due
istituti.
In Europa, nella cattolicissima Spagna e nella cattolicissima Irlanda c'è il matrimonio
egualitario, nel Regno Unito, protestante e quindi non meno bigotto per quanto riguarda
questi aspetti, c'è il matrimonio egualitario. Se noi siamo coerenti e pensiamo che
l'Europa è quella e dobbiamo dare pari opportunità e pari dignità a tutti i cittadini,
dobbiamo pensare a qualcosa di uguale, non a qualcosa di diverso. Poi ognuno di noi
farà le proprie scelte, quelle private e quelle pubbliche (per personaggi pubblici, come
noi, quelle private diventano anche pubbliche molto spesso e quindi ognuno poi le
racconta e le giustifica come meglio crede), però credo che questo Consiglio Comunale
debba respingere questa proposta proprio perché va contro i principi e anche i discorsi
che ho sentito da tutti poco fa, altrimenti siamo abbastanza ipocriti.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Consigliere Viale, scusi se apro una parentesi veloce, lei in apertura del suo intervento
ha detto che se la mozione viene approvata è disponibile a rappresentare la mozione
però nello stesso tempo vota contro con delle motivazioni.

VIALE Silvio
Ha interpretato male, non a rappresentare la mozione ma a rappresentare il Consiglio
Comunale che va al "Family Day".

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Certo. Deciderà la Conferenza dei Capigruppo nell'eventualità.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Volevo soltanto dire che il mio voto sulla mozione sarà contrario; personalmente, sono
favorevole al matrimonio tra omosessuali, ai diritti LGBTQ e anche favorevole alla
stepchild adoption e quindi non potrei avere posizioni più contrarie rispetto a quelle dei
proponenti della mozione.
Devo dire però che rispetto il punto di vista, nel senso che ciò che più mi ha colpito del
dibattito pubblico di questi giorni è l'estrema intolleranza da tutte le parti, purtroppo
non solo da parte di chi cerca di impedire i diritti troppo spesso discriminati della
comunità LGBT ma anche da parte di chi invece li sostiene e non riconosce nemmeno il
diritto di dire di essere contrari. Io quindi il diritto di essere contrario agli esponenti del
centrodestra lo riconosco. Se posso dare un suggerimento, trovo che tendano a mettersi
in un angolo da soli con delle esibizioni che li rendono ridicoli, perché la vicenda della
scritta sul Pirellone ha fatto ridere tutta l'Italia, ha fatto ridere tutta la rete e forse non è
stato il modo migliore di propagandare le proprie idee. Riconosco però legittimo il fatto
che loro propongano l'adesione a questa manifestazione.
Credo però che sia opportuno che la Città si schieri dalla parte dei diritti, come sempre
ha fatto, e quindi in questo caso trovo opportuno che non aderisca a questa
manifestazione, mentre trovo opportuno che invece aderisca alle altre.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Ringrazio anche il Capogruppo Bertola, che ci consente di manifestare il nostro
dissenso in piazza, meno male. Il giorno che lo vedremo venire vestito da generale,
forse ci dovremo preoccupare, visto che dobbiamo anche sottolineare che in questo
Paese ci sia ancora il diritto ad organizzare delle manifestazioni pubbliche di
opposizione. Dico "di opposizione" perché questo è uno dei tanti temi che ha visto
peraltro il Movimento 5 Stelle - da cui adesso il Capogruppo Bertola interviene in modo
defilato, ma ne rimane il Capogruppo e vorrei ricordare che quattro anni e mezzo fa era
il suo candidato Sindaco - aver compiuto una saldatura totale con il partito di governo
del Partito Democratico. Questo è un terreno in cui abbiamo visto questa saldatura
anche qui a Torino. Ultimamente anche sui giornali si è sentito dire che in realtà le
Amministrazioni comunali non hanno nulla a che vedere con questi temi. Non è vero.
Vorrei ricordare che il Sindaco è andato, con fascia tricolore, per primo nella storia di
Torino, al Gay Pride, che chiedeva le adozioni per le unioni omosessuali, l'ha fatto a
nome di tutta la Città, secondo me mancando di rispetto, visto che è un tema
controverso, a tutti quei torinesi che non la pensano come lui, però è una scelta politica
che ha fatto o quantomeno ha avuto il coraggio di rivendicarla, a differenza di tanti che
invece nicchiano su questi temi. Vorrei ricordare anche che, da Sindaco di questa Città,
ha trascritto di fatto il riconoscimento della genitorialità di un bambino rispetto a una
coppia lesbica, l'ha fatto d'accordo con tanti altri Sindaci PD; è stato un atto
amministrativo portato avanti, peraltro, in assenza di una normativa nazionale, e anche
questo è stato fatto. Quindi, non diciamo che le Amministrazioni comunali non hanno
un protagonismo in questi temi, perché ce l'hanno come presa di posizione e ce l'hanno
addirittura come atti amministrativi.
Questo è il motivo per cui una proposta di mozione come questa - e io ringrazio i
Colleghi di Forza Italia e annuncio la volontà di aggiungere la mia firma - serve
veramente allo scopo di far emergere la realtà e lo schieramento nelle posizioni, perché
c'è un cosiddetto "Partito della Nazione", che con troppa facilità tiene insieme il diavolo
e l'acqua santa, quando invece bisogna fare chiarezza, perché, quando si dice che la
stepchild adoption è in realtà un riconoscimento di diritti, si compie la bestialità di
andare a dare legittimazione giuridica a quello che è l'utero in affitto, che è la
mercificazione dell'essere umano e della sessualità della donna, perché - la storia
purtroppo ci darà ragione e lo fa già nei Paesi dove questo è già legge - si tratta di
sfruttamento del corpo di donne in povertà, che vendono il proprio corpo, non in chiave
sessuale, ma in chiave di capacità procreativa, ma con un'abiezione che è ancora forse
peggiore della prostituzione, per un semplice motivo: perché non incide solo sulla sua
persona, ma anche sul nascituro.
Io vorrei ricordare a tutti noi che nel Regolamento degli animali noi vietiamo e
sanzioniamo la separazione del cucciolo dai genitori per i primi 60 giorni di vita e voi
adesso, barbari, vorreste trasformare in Legge dello Stato l'idea di strappare un bambino
alla madre che l'ha generato e assegnarlo a una coppia di omosessuali, è questo quello
che volete fare, perché con l'utero in affitto è esattamente quello che succede e voi
volete legalizzarlo nel nostro Paese.
Questa è barbarie che vede unite - ed è il caso di ripeterlo - sinistra, centrosinistra e
Movimento 5 Stelle; grazie al cielo, vede comunque gran parte della popolazione (anche
se magari si mobilita di meno, ma avremo modo di vederlo il prossimo weekend a
Roma) una grande parte d'Italia contraria a questa barbarie. Voi ritenete che sia
l'orologio della storia a darvi ragione.
Concludo, Presidente. Guardate, mi aiuta il Consigliere Viale quando ricorda - visto che
è lui che ha voluto collegare i dibattiti - il crocifisso, il Conte Verde che sconfigge i
Saraceni, il Principe Eugenio, tutto ciò non è solo nel nostro DNA, è nella pietra del
nostro Palazzo, è nella nostra quotidianità e lo vediamo tutti i giorni entrando. Io mi
sento di dire che quando in questo Palazzo non ci saremo più io, lei e tutti voi, la
famiglia naturale insieme a tutti questi simboli ci sarà ancora, grazie al cielo, voi, a
livello non fisico, ma in termini ideologici, penso proprio di no.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Come ci ricordava il Consigliere Tronzano, stiamo sempre discutendo la proposta di
mozione di adesione al Family Day.
La parola alla Consigliera Centillo.

CENTILLO Maria Lucia
Io partirei proprio da questo, Presidente, perché il Consigliere Tronzano, che è uno dei
presentatori, è intervenuto dicendo che il contenuto della proposta di mozione non
aveva niente a che fare con le cose appena richiamate dal Consigliere Marrone. Nel
merito della proposta di mozione io, anche a nome del Gruppo, so che noi voteremo
"no", perché non si aderisce a una manifestazione con quelle caratteristiche, con
caratteristiche di parte, peraltro mentre c'è una discussione in Parlamento
sull'argomento. Tutti leggiamo i giornali e quindi sappiamo benissimo che ci sono delle
posizioni diverse anche nell'ambito del Partito Democratico. C'è una discussione in
Parlamento e io auspico che si possa trovare una soluzione, che non venga meno
rispetto alla questione.
Qui però stiamo parlando di un'adesione alla manifestazione e mi risulta che nel
Gruppo sull'argomento si sia tutti d'accordo a non aderire.
Invece, a titolo personale, rispetto alle cose che ha detto il Consigliere Marrone io sono
davvero allibita e mi richiamo ovviamente ad alcuni contenuti della stessa proposta di
mozione, che in almeno due punti porta due questioni che sono false: la prima è dove si
dice "ricordato che il Codice Civile tutela e riconosce i diritti civili legati alla persona
che sceglie di vivere con altra persona", non è vero, perché se no non ci sarebbe bisogno
del dibattito che c'è in questi giorni, noi sappiamo benissimo che non è così; due
persone che vivono insieme per vincolo affettivo non sono in grado di essere tutelate e
noi nella Città di Torino da tempo abbiamo il registro, abbiamo fatto una serie di azioni,
i nostri Regolamenti sono tutti coerenti, ma il problema sussiste e siamo il fanalino della
Unione Europea. Qui quindi c'è una menzogna.
La seconda menzogna è dire che il DDL Cirinnà parla di legalizzazione dell'utero in
affitto, perché non è così. La nostra Legge è ferma su questo. Per le coppie etero e per le
coppie omosessuali nessuno, all'interno del nostro Paese, può vedere legalizzato l'utero
in affitto.
Io anche per questo avrei votato contro. Mi fa piacere sapere invece che sulla posizione
generale comunque tutto il Gruppo su questo dirà di no.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Volevo semplicemente dire che il anche il Gruppo NCD sottoscriverà il documento.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La proposta di mozione che è stata presentata. È a verbale. Grazie, Consigliere Liardo.
La parola alla Consigliera Onofri.

ONOFRI Laura
Io, più che sulla proposta di mozione, intervengo sulle dichiarazioni del Consigliere
Marrone. Visto che il Consigliere Marrone è un giurista e quindi dovrebbe saperlo,
voglio ricordare che "i Giudici di Strasburgo con la sentenza del 21 luglio 2015 hanno
condannato l'Italia per inottemperanza all'obbligo positivo di dare attuazione ai diritti
fondamentali alla vita privata e alla vita familiare delle coppie dello stesso sesso. Il
Parlamento Italiano è quindi chiamato ad approvare, con la massima sollecitudine, una
disciplina di carattere generale che tuteli le unioni omosessuali. Le Corti Europee
richiedono che la normativa da emanare sia conforme al principio di non
discriminazione e assicuri un trattamento giuridico omogeneo a quello delle coppie
coniugate, giacché ogni disparità esporrebbe la Legge a nuovo vaglio di legittimità".
Quindi, il dibattito adesso si blocca sul tema della genitorialità e agita questioni estranee
al dibattito sulle unioni civili, come fa il Consigliere Marrone, perché tutto quello che
concerne la gravidanza per altri non c'entra assolutamente niente con questo dibattito.
"Il riconoscimento giuridico della relazione anche nei confronti del genitore sociale
assicura solo al bambino i diritti di cura, di mantenimento, ereditari ed evita
conseguenze drammatiche in caso di separazione o intervenuta incapacità o morte del
genitore biologico, salvaguardando la continuità della responsabilità genitoriale
nell'esclusivo interesse del minore". Che piaccia o no a tante persone, questi bambini
esistono e vanno tutelati. Questo è quello che interessa ed è quello a cui il nostro Paese
è stato chiamato dall'Unione Europea a legiferare.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione la proposta di mozione:
presenti 35, astenuti nessuno, favorevoli 13, contrari 22.
La proposta di mozione è respinta.

CUNTRÒ Gioacchino (Vicepresidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, alla Consigliera Levi-Montalcini.

LEVI-MONTALCINI Piera
Volevo soltanto correggere il mio voto precedente sul Family Day: era un "no" e non un
"sì". Grazie.
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